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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  NIDI, VOUCHER PER AIUTARE LE FAMIGLIE IN LISTA DI ATTESA LA REGIONE TOSCANA HA STANZIATO 3 MILIONI DI EURO. RIMBORSI FINO A TREMILA EURO

 
   
  Firenze, 8 settembre 2010 - I posti nei nidi in questi anni sono cresciuti. In Toscana gli asili e i centri per l´infanzia sono in grado di accogliere un bambino su tre tra tutti quelli che hanno meno di tre anni: una percentuale altissima, l´anno scorso la migliore tra le regioni italiane, più alta della media europea e quasi tre volte tanto quella italiana. Ma proprio perché le liste di attesa non finiscono mai, la Regione ha deciso, come fa da quattro anni, di intervenire finanziando voucher che i Comuni distribuiscono alle famiglie. Finora a potere beneficiare degli assegni era solo chi aveva fatto domanda per un nido comunale e lì non aveva trovato posto. “Da quest´anno - annuncia la vice presidente della giunta regionale toscana, Stella Targetti - dei fondi potranno usufruire anche i Comuni, e quindi le famiglie, che non hanno nidi comunali sul loro territorio ma solo nidi privati accreditati. Si tratta di un ulteriore aiuto per le coppie e le donne che devono conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia e necessari ad accudire i figli”. La Regione ha stanziato 3 milioni di euro: in parte fondi europei e in parte fondi statali. L´anno scorso con 1 milione e 650 mila euro furono assegnati oltre 1500 voucher ad altrettante famiglie residenti in 74 comuni toscani. A chi rivolgersi - L´assegno dovrà essere richiesto dalle famiglie al Comune, che poi ha tempo fino all´11 ottobre per trasmettere tutta la documentazione alla Regione. Requisiti - Del voucher potrà beneficiare chi ha un bambino o una bambina, nati tra il 1 gennaio 2008 e il 31 gennaio 2010, che frequenta un nido dell´infanzia privato accreditato, un centro gioco educativo privato accreditato, un nido aziendale privato accreditato, un nido domiciliare privato autorizzato oppure anche da chi ricorre alla baby sitter, purché q uesta sia iscritta nell´apposito elenco comunale. Fino a 3.000 euro in un anno - L´assegno copre il 50 per cento delle rette per la frequenza del nido e i pasti consumati, fino ad un massimo di 3.000 euro a famiglia per l´intero anno scolastico. Tutte le spese dovranno naturalmente essere documentate. Non ci sono limiti di redditi per poter usufruire dell´aiuto: gli assegni disponibili saranno comunque erogati seguendo l´ordine della lista di attesa di ogni singolo Comune o, se nel Comune non ci sono servizi comunali per l´infanzia, seguendo l´ordine della graduatoria comunale presentata alla Regione ai fini di questo bando.  
   
 

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