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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Settembre 2010
 
   
  MANTOVA, DIVERSAMENTE ABILI SENZA SOSTEGNO SCOLASTICO: LE FAMIGLIE PRONTE A RICORRERE AL TAR

 
   
  Mantova, 8 settembre 2010 - Si sono detti pronti a ricorrere al Tar per vedere riconosciuti i diritti dei propri figli. Su indicazione delle associazioni che li rappresentano, Anffas in primis, i famigliari dei ragazzi diversamente abili ai quali sarebbe stato negato l´insegnante di sostegno per il prossimo anno scolastico a causa del ritardo nella consegna delle certificazioni alle scuole, ricorreranno al tribunale amministrativo chiedendo l´applicazione della legge che prevede, a fronte di disabilità accertate, un sostegno scolastico. Lo scenario più probabile, qualora il Tar riconoscesse le ragioni dei ragazzi, sarebbe il reintegro degli stessi nel gruppo degli aventi diritto, con relativa redistribuzione delle ore di sostegno già previste, senza che altri insegnanti vengano aggiunti ai 530 previsti. "Non intendiamo togliere risorse ad altri -ha commentato la rappresentante dei genitori e membro del Glip Emanuela Cazzarolli- vogliamo unicamente che siano riconosciuti i diritti di tutti". "Il problema reale -ha proseguito- è la scarsità delle risorse: se un ragazzo con disabilità molto gravi viene seguito da un insegnante solo per poche ore al giorno, è come se fosse, in qualche modo, "parcheggiato" a scuola e non inserito, tantomeno "incluso", come si usa dire oggi". La vicenda di questi trenta ragazzi diversamente abili è venuta a galla grazie all´azione dell´organismo di vigilanza riunitosi il 2 agosto scorso, che vede coinvolti Provincia, Prefettura, Azienda Ospedaliera "Carlo Poma", Asl, Ufficio Scolastico Provinciale, Conferenza dei Sindaci e Glip (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale). Avendo richiesto in ritardo la certificazione all´Asl rispetto ai tempi previsti dall´Ufficio Scolastico, per responsabilità tutte da accertare, le famiglie rischiano al momento, di essere escluse dal sostegno. "Intendo ringraziare L´asl - ha spiegato l´assessore Fausto Banzi, che presiede l´organismo di vigilanza- per aver contattato le famiglie dei ragazzi certificati nella giornata del 29 luglio, sollecitandole a mettersi in contatto urgentemente con la scuola d´iscrizione. Il nostro obiettivo è fare in modo che tutti i ragazzi certificati possano usufruire di un insegnante di sostegno, anche se siamo coscienti delle difficoltà esistenti: sul territorio mantovano mancano almeno un centinaio di insegnanti rispetto alle reali necessità".  
   
 

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