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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Settembre 2010
 
   
  ACQUA, SI VOLTA PAGINA PIANIFICARE INTERVENTI SOSTENIBILI COMUNI SULLE RISORSE IDRICHE AFFERENTI LŽAPPENNINO MERIDIONALE: LŽINIZIATIVA, VOLUTA DAL PRESIDENTE IORIO, COINVOLGE SETTE REGIONI CENTRO-MERIDIONALI. IERI A ROMA LA PREDISPOSIZIONE DI UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA I RISPETTIVI GOVERNI REGIONALI

 
   
  Roma, 9 settembre 2010 - Gettare le basi per una forma di federalismo solidale e cominciare anche a pensare a criteri e metodi comuni per un uso razionale e sostenibile delle risorse idriche. Da queste premesse è nato lŽincontro di ieri, tenuto a Roma presso la Sede istituzionale della Regione Molise, promosso dal Presidente della Regione Molise Michele Iorio, e che ha visto riuniti intorno al tavolo gli Assessori e i Responsabili dei Bacini idrici di Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Calabria, Campania e Puglia. Gli obiettivi da raggiungere sono, da un lato, lŽelaborazione di una strategia di governo delle risorse idriche del bacino meridionale per usi potabile, irriguo, industriale, idroelettrico, garantendo il buon funzionamento degli ecosistemi, dallŽaltro, la creazione di un piano che riconduca a sistema le varie politiche del territorio: acqua, ambiente, pesca, agricoltura, industria, turismo. LŽiniziativa, tra lŽaltro, si inserisce nellŽambito di un progetto più generale teso a dare attuazione al trasferimento di risorse idriche che dovrà essere inquadrato nel Piano di Gestione Acque del Distretto dellŽAppennino Meridionale attraverso processi di sostenibilità idrologica e idrogeologica, ambientale, sociale ed economica. LŽincontro ha fatto registrare già un risultato concreto. EŽ stato, infatti, messo a punto un documento che verrà firmato nei prossimi giorni dai Presidenti delle sette regioni interessate e che costituirà il punto di partenza per la realizzazione di interventi sostenibili sulle risorse idriche afferenti lŽAppennino meridionale. In sintesi, i Governi regionali, con la firma del documento, si impegnano a pianificare lŽutilizzo della risorsa idrica esistente e dei trasferimenti al fine di assicurare il superamento del deficit di approvvigionamento come pure a costruire uno strumento tecnico informatizzato comune per la conoscenza della circolazione idrica sotterranea, delle funzioni degli invasi, delle portate superficiali disponibili, dei flussi finanziari dei servizi idrici, irrigui ed industriali, della copertura dei costi e delle previsioni di spesa nel breve, medio e lungo termine. Dovranno, inoltre, procedere ad analizzare e valutare, non solo gli aspetti economici, ma, attraverso una metodologia multicriteriale, le alternative di pianificazione, e a fornire un indirizzo programmatorio per sopperire al deficit idrico. Un percorso virtuoso che dovrà portare ad Accordo di Programma unico per la regolamentazione dei trasferimenti idrici al fine di avere un dispositivo istituzionale di grande forza innovatrice che ponga a base della "politica idrica" dellŽItalia meridionale la concertazione e lŽunitarietà tra le sette Regioni.  
   
 

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