LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA LA MORATORIA SULL’EOLICO IN PUGLIA: I COMMENTI DI APER L’ASSOCIAZIONE SALUTA LA DECISIONE DELLA CORTE, SOTTOLINEANDO LE PESANTI RIPERCUSSIONI CHE AZIONI COME LE MORATORIE COMPORTANO NELLO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI.
Milano, 20 novembre 2006 – La Corte Costituzionale ha deliberato: con una sentenza pubblica ha definitivamente accolto il ricorso presentato dal Governo italiano contro la moratoria sull’eolico introdotta in Puglia poiché in contrasto con i criteri dell’autorizzazione unica presenti nel D. Lgs 387/2003. “Se il decreto – afferma Roberto Longo, presidente di Aper - si muove infatti in un’ottica di semplificazione e snellimento delle procedure che costituiscono l’iter autorizzativo, le moratorie rappresentano senza ombra di dubbio la chiara antitesi di questa logica”. “La moratoria quindi è uno strumento inammissibile in quanto in contrasto con il decreto 387; ci aspettiamo infatti che questa sentenza provocherà importanti ricadute sulle moratorie attualmente in vigore, come quelle vigenti in Sardegna, in Basilicata e in Molise, che sottolineano in maniera estremamente forte il dualismo tra Stato e Regioni di cui soffre anche il settore delle rinnovabili. A tale proposito – conclude Longo – l’Associazione segnala che sta già predisponendo l’invio di una lettera indirizzata ai presidenti di quelle Regioni in cui vigono moratorie per chiederne la cessazione”. . .