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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Settembre 2010
 
   
  APPLAUSI A VENEZIA PER "GRIDAMI" DEL REGISTA AFGANO RAZI MOHEBI PRESENTATO SABATO ALLA 67° MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA IL FILM PRODOTTO DAL CINFORMI

 
   
  Trento, 15 settembre 2010 - “In questo film abbiamo potuto esprimere la nostra arte perché abbiamo lavorato in piena libertà intellettuale”. Con queste parole Soheila Mohebi, moglie e assistente del regista afghano Razi Mohebi, ha chiuso la presentazione del film “Gridami”, prodotto dal Centro informativo per l’immigrazione dell’assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento e proiettato sabato 11 settembre a Venezia nell’ambito della 67° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. In particolare il film, incentrato sul delicato rapporto fra immigrazione e mondo del lavoro, è stato proposto nella sessione di proiezioni del Premio “Città di Venezia” della Mostra. Nel pomeriggio “Gridami” è stato presentato anche al Teatro del Centro culturale Candiani di Mestre. Il regista afghano Razi Mohebi attualmente si trova, con la moglie e il figlio, nella condizione di rifugiato in Italia, accolto nel progetto per i richiedenti asilo della Provincia autonoma di Trento. Il Centro informativo per l´immigrazione ha voluto valorizzare il suo talento con l´opera presentata oggi al Lido. “L´uomo è migrante per sua stessa natura – ha detto Razi Mohebi a Venezia – e quando si sposta porta con sé una grande ricchezza culturale. Il rischio è quello di perdere, nelle difficoltà che accompagnano il percorso migratorio, la propria identità. Io spero, attraverso i miei film, di stimolare una riflessione su questo tema e in particolare sul disagio che spesso accompagna chi entra a far parte di una nuova comunità.” Con “Gridami”, la seconda opera di Mohebi prodotta dal Cinformi, si è ampliato il progetto di comunicazione del Centro informativo per l’immigrazione, uno dei cardini del Piano Convivenza approvato in Trentino dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza. Il regista Razi Mohebi - Dopo aver lungamente vissuto da rifugiato in Pakistan e in Iran, il regista afghano Razi Mohebi ha partecipato da protagonista alla stagione di rinascita culturale vissuta dall’Afghanistan dopo la caduta del regime talebano nel 2001. Ha contribuito alla fondazione della “Kabul film” e collaborato con le maggiori produzioni internazionali: coregista del film “Osama”, ha partecipato anche come attore alla realizzazione della pellicola “Alle cinque della sera”, premio della giuria al Festival di Cannes del 2003. Pur vittima di violenze e minacce, il regista non ha voluto rinunciare alla propria attività e ha fondato la “Razi Film House”, per la quale ha diretto documentari e cortometraggi come “Kite”, condannato dai Talebani e selezionato per i festival di Locarno e Berlino. Già ospite dell’edizione 2007 di Religion Today Filmfestival, oggi Razi vive a Trento con la famiglia nella condizione di rifugiato politico. È coprotagonista del cortometraggio “Solo Silenzio” realizzato nell’ambito del workshop “Make! Your story” promosso da Cooperativa Kinè in collaborazione con Zelig Scuola di Documentario di Bolzano e Format Centro Audiovisivi della Provincia autonoma di Trento. Nel 2009 Razi ha diretto il mediometraggio “Reame del nulla”, incentrato sul problema della ricerca della casa da parte dei cittadini stranieri e prodotto dal Centro informativo per l´immigrazione dell´assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento.  
   
 

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