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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Settembre 2010
 
   
  BASILICATA: EDILIZIA RESIDENZIALE, EDILIZIA SOCIALE, EDILIZIA UNIVERSITARI, RECUPERO DELL’EDILIZIA NEI CENTRI STORICI, RESIDENZE SOCIO-ASSISTENZIALI: OCCORRE UNA NUOVA STRATEGIA. PERCHE’ NON COSTITUIRE UNA ATER REGIONALIZZATA?

 
   
   Potenza, 14 settembre 2010 - “Le recenti dichiarazioni del presidente della Regione, Vito De Filippo, in merito alla presunta stagione di riforma della Pubblica amministrazione – afferma Navazio (Ial)  - fermatasi, per la verità, alla riduzione delle Asl ed alla sola previsione delle Comunità locali, hanno posto la necessaria attenzione circa le ulteriori riforme che potrebbero essere messe in campo. Un esempio per tutti: l’attuale configurazione normativa delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale di Potenza e Matera. Date le dimensioni della regione risulterebbe coerente la scelta di avere un’unica struttura d’indirizzo a composizione articolata, la conservazione di due bracci operativi. E, soprattutto, affidarle una nuova mission. Nella nostra regione – continua il consigliere di Io amo la Lucania - è molto disarticolato l’intervento nel campo dell’edilizia sociale, dell’edilizia universitaria, dell’edilizia socio-assistenziale. Per non parlare dei centri storici dei nostri paesi. Pur riconoscendo alle attuali Ater provinciali la corretta attuazione delle politiche regionali in materia di edilizia residenziale pubblica, la capacità di gestire le risorse ed il patrimonio, nonché la capacità di cogliere tutte le opportunità offerte dalla programmazione regionale, occorre, tuttavia, un’unica struttura di indirizzo e coordinamento che funga da braccio operativo delle politiche regionali”. “Vi è la necessità – sostiene Navazio - di un intervento legislativo capace di delineare in maniera sistematica ed esaustiva le strategie regionali in materia di edilizia residenziale, sociale, universitaria ridefinendone obiettivi, regole e strumenti di programmazione. Ben venga, quindi, una Ater regionalizzata che diventi un soggetto pubblico economico che valorizzi e capitalizzi il suo patrimonio, svolga quel ruolo guida per la valorizzazione dei centri storici, oggi affidato alle intraprendenze di singoli soggetti, e per gli interventi sociali per il loro ripopolamento, realizzi quella edilizia sociale adeguata alle nuove esigenze dei tempi, affrontando l’azione pubblica delle politiche abitative sul versante dell’aumento dell’offerta di alloggi anche se non di edilizia residenziale pubblica, a canone più basso del mercato e della politica fiscale della casa (fondo sociale, sgravi, incentivi/penalizzazioni fiscali). E ancora, si occupi anche dell’edilizia universitaria che permetta, con flessibilità, di dare una risposta alla classica richiesta di residenza degli studenti ma anche alle nuove richieste derivanti dai nuovi bisogni giovanili. Non va sottaciuto, ovviamente, il risparmio economico derivante dalla auspicata semplificazione amministrativa, riducendo revisori dei conti, direttori generali ed amministratore unici. L´attuale situazione socio-economica, le manovre messe in atto dal Governo per il superamento della crisi, la sensibile riduzione delle risorse disponibili richiedono di accelerare, anche per la nostra Regione, una attenta riflessione sull´organizzazione della macchina pubblica, sulle possibilità di semplificare l´azione politico-amministrativa e, non ultimo, sugli strumenti per ridurre la spesa derivante dall´attuale impianto. Occorre ridurre gli sprechi, razionalizzare le spese ed introdurre economie di scala nel bilancio regionale”. “Occorre, inoltre – aggiunge Navazio - un salto di qualità che permetta di riempire un solco, quello tra mercato privato ed edilizia residenziale pubblica ovvero superare l´idea che ci sia niente altro che il mercato privato per tutti e, l´edilizia residenziale pubblica per le fasce più deboli della società: un mercato privato sempre più inaccessibile per la gran parte del lavoro dipendente ed i pensionati a causa del livello degli affitti di mercato e una realtà dell´edilizia residenziale pubblica insufficiente. Nei prossimi giorni – annuncia il presidente del gruppo consiliare Ial - ci faremo carico di una proposta di legge che affronti il riordino degli enti territoriali per l’edilizia residenziale. Offriremo alla maggioranza di governo una base di discussione che permetterà di misurarne l’approccio reale e convinto rispetto ai processi di governance ed alle politiche strategiche che si vogliono attuare nella nostra regione”.  
   
 

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