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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Settembre 2010
 
   
  INAUGURATA NUOVA SEDE IPSIA A VENOSA

 
   
  Potenza, 14 settembre 2010 - “L’italia sarà ciò che la scuola è. Ciò che oggi non si fa per la scuola porterà domani ad avere un´Italia con meno opportunità di lavoro, in particolare per i giovani e soprattutto nel Mezzogiorno e in Basilicata. Con l’inaugurazione del nuovo Istituto professionale di Venosa noi proviamo a costruire un’Italia migliore”. Lo ha affermato ieri mattina il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, inaugurando il nuovo edificio, realizzato dall’Ente per un investimento di 1.497.725,00 euro. Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Rosaria Vicino, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino, il consigliere provinciale Tommaso Gammone e il sindaco Bruno Tamburriello. “La realizzazione di due scuole (il moderno edificio scolastico realizzato per il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” sarà inaugurato ufficialmente il 27 settembre ma le lezioni al suo interno sono regolarmente iniziate oggi) nella cittadina di Orazio, emblema della cultura, devono anche rappresentare – ha aggiunto Lacorazza - un punto fermo per rilanciare un ampio confronto sul futuro dell´istruzione nel nuovo quadro del federalismo fiscale. La cultura, il sapere, la conoscenza, la ricerca scientifica rappresentano le leve fondamentali per far ritornare a crescere il Paese, per credere ancora che davanti a noi ci sia un futuro migliore. Proprio per questo, pur consapevoli della necessità di una sfida dell’efficienza e dell’efficacia in tutti i campi, è inaccettabile una visione aziendalistica della scuola che metta in discussione diritti uguali ed esigibili da parte di tutti i cittadini”. La nuova struttura che ospita l’Ipsia è disposta su due livelli di circa 1000 mq l’uno e consentirà un risparmio di circa 116 mila euro annui, spesi finora per il pagamento dei fitti. “Realizzazione di edifici, al passo con i tempi, e adeguamento e riqualificazione delle strutture già esistenti – ha aggiunto l’assessore Vicino – hanno costituito, assieme al sostegno agli studenti disabili, l’impegno prioritario in questo primo anno di amministrazione. Gli obiettivi della sicurezza e la sostenibilità delle strutture sono infatti i due elementi cardine del progetto “scuole ecologica”, progetto di circa 15 milioni di euro (buona parte finanziato con i Pois) che sarà realizzato nei prossimi anni, per restituire alla scuola, vera e propria cattedrale civile, quel protagonismo e quella centralità minati dalla politica dei tagli e necessari per uscire dalla crisi e recuperare competitività”. Ed a proposito di scuola ecologica, un primo passo concreto è proprio la nuova sede del Liceo Classico di Venosa, la cui inaugurazione è prevista per le prossime settimane, con un’iniziativa incentrata sul bene “acqua”, dato che si tratta del primo istituto con la vasca per la raccolta dell’acqua piovana per il riuso nei bagni. I due piani su cui si snoda invece l’edificio dell’Ipsia, realizzato con particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e nel rispetto delle recenti norme sismiche, con sistemi e tecnologie innovative, sono dedicati rispettivamente ai laboratori (meccanica, saldatura, macchine a controllo numerico e pneumatica) e alle aule di informatica, di disegno e a 10 classi per le attività didattiche di base. L’istituto è inoltre dotato di una biblioteca, di un’aula multifunzionale oltre che di adeguati spazi connettivi e per l’attività amministrativa ed ha una forma regolare e compatta, volutamente realizzata per contenere al massimo le dispersioni termiche e quindi con abbattimento dei consumi. “La strategica localizzazione dell’opera, vicina all’Istituto Tecnico ed alla Scuola comunale per l’infanzia, consente - ha sottolineato Gammone - il potenziamento della zona in chiave di infrastrutture sociali e la lettura dell’area quale “campus” scolastico nel quale spazi liberi e volumi costruiti si alternano per consentire allo studente lo svolgimento di attività non esclusivamente didattiche”.  
   
 

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