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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Settembre 2010
 
   
  IL PRESIDENTE COTA E L´ASSESSORE CIRIO HANNO INAUGURATO AD ARMENO L´ANNO SCOLASTICO COTA: GRAZIE ALLE RISORSE REGIONALI ASSUNTE 350 PERSONE IN PIU´ PER LA SCUOLA PIEMONTESE. CIRIO: RISOLTE LE CRITICITA´ PRINCIPALI.

 
   
   Torino, 14 settembre 2010 - Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e l’assessore all’Istruzione, Alberto Cirio, accompagnati dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Francesco de Sanctis, hanno inaugurato ieri mattina ad Armeno, nel Novarese, l’apertura dell’anno scolastico 2010/2011. Ad accoglierli in festa gli oltre cento piccolissimi studenti della scuola primaria di Armeno, insieme al sindaco, Pietro Fortis, al presidente della Provincia, Sozzani, e al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Giuseppe Bordonaro, con tutti gli insegnanti e il personale scolastico. L’inaugurazione è stata, anche, l’occasione per spiegare come sono stati utilizzati i fondi regionali a sostegno della scuola piemontese. “Abbiamo scelto di inaugurare l’anno in questa piccola scuola di montagna – ha dichiarato il presidente Cota - perché crediamo sia importante sottolineare che il Piemonte è fatto di territori diversi e non ne ce n’è uno che meriti più attenzione di un altro. Le scuole di montagna, così come quelle dei piccoli comuni, sono una risorsa preziosa per la nostra comunità e la Regione si è impegnata, con risorse proprie, a tutelarle. Con i 10 milioni di euro investiti assumeremo trecentocinquanta persone in più, a supporto del nostro sistema scolastico. Inoltre, ci tengo a sottolineare che ogni due bambini portatori di handicap avranno un insegnante di sostegno dedicato, con un rapporto di uno a due che ci rende una delle regioni più virtuose non solo in Italia, ma anche in Europa”. Con 8, 2 milioni di euro dei 10 milioni di euro stanziati dalla Regione, nell´ambito del Piano Straordinario per l´Occupazione, prenderanno servizio nei prossimi giorni fino a giugno : · 100 docenti generici · 73 collaboratori scolastici (i bidelli) · 30 tra assistenti amministrativi e tecnici · 94 insegnanti di sostegno A questi numeri si aggiunge un margine di almeno altre 47 assunzioni, per affrontare eventuali nuove criticità durante l’anno, con un totale di 350 persone che permetteranno di garantire il tempo scuola, sdoppiare le classi troppo numerose e sostenere l’handicap. Altri 800mila euro verranno investiti su iniziative sperimentali volte, come previsto dall’art. 9 della riforma Gelmini, al superamento dell’insuccesso scolastico dovuto a particolari situazioni di disagio. Infine, un milione di euro sarà destinato al sostegno delle cooperative sociali di tipo B operanti in ambito scolastico, a cui si aggiungeranno 500 mila euro stanziati dal Consiglio Regionale con l’approvazione dell’assestamento di Bilancio e 1.250.000 euro individuati nel fondo sociale europeo dall’Assessorato regionale all’Istruzione. Per un totale di 2.750.000 euro che serviranno a scongiurare il pericolo disoccupazione in un settore che dà lavoro a moltissime persone in Piemonte e, soprattutto, di fascia sociale debole. “Questo intervento è frutto di un lavoro in sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale e i sindacati – ha commentato l’assessore Cirio - Possiamo ritenerci soddisfatti perché, pur nelle difficoltà di una riforma che impone un complessivo ridimensionamento, siamo riusciti a trovare soluzione ai casi più critici segnalati dal territorio nell’arco delle scorse settimane e a garantire l’apertura di tutte le scuole. La scuola è una priorità nei nostri programmi e lo abbiamo dimostrato nei fatti. Voglio sottolineare anche, che ci siamo riservati un margine finanziario per poter intervenire ancora durante l’anno scolastico con altre assunzioni, qualora si presentassero nuove grandi emergenze. Inoltre, non dimentichiamo che questa misura era finalizzata, anche, ad affrontare il problema del precariato nel mondo della scuola e con il nostro intervento trecentocinquanta persone, che fino a ieri erano senza lavoro, supereranno almeno per quest’anno lo spettro della disoccupazione.”  
   
 

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