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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2010
 
   
  CONSEGUENZE DELLA TREMONTI PER LA TOSCANA ROSSI: «NIENTE NUOVE TASSE PER FARE FRONTE AI TAGLI» «ATTENZIONE ALLE MISURE RECESSIVE, DOVE A PAGARE SONO SEMPRE I SOLITI»

 
   
  Firenze, 15 settembre 2010 - «In questo momento, in uno scenario di estrema difficoltà, voglio dire che il governo regionale non intende aumentare le tasse regionali. E questo vale sia per l´Irpef che l´Irap, che pure sono le più basse in Italia. Non può essere questa la strada per fare fronte ai tagli della Tremonti». È questo l´impegno annunciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi nel briefing di ieri, occasione per illustrare la strada con cui la Regione Toscana intende affrontare le conseguenze prodotte dalle misure introdotte con la manovra nazionale. «Misure che colpiscono drammaticamente Regione ed enti locali ed entrano nel corpo vivo della società, senza che ci si possa davvero immaginare di recuperare le risorse tagliate con una razionalizzazione della spesa e con il contenimento dei cosiddetti sprechi – ha spiegato il presidente – Su tutto questo no i stiamo lavorando con estremo rigore, ma non è in questo modo che possiamo sperare di arrivare ai 350 milioni che ci vengono meno. In realtà la Tremonti è particolarmente subdola, perché non impone nuove tasse, ma di fatto costringe le Regioni a imporle. È una trappola in cui non vogliamo cadere. Basterebbe aumentare l´addizionale Irpef dello 0,5% per recuperare 150 milioni, ma alla fine a pagare sarebbero sempre i soliti» Per Enrico Rossi è stata anche l´occasione per sottolineare gli effetti recessivi di provvedimenti quali gli aumenti delle tasse, ma anche di certe misure di contenimento della spesa. «Nei giorni scorsi abbiamo cancellato spese per oltre 5 milioni di euro in convegni della sanità – ha ricordato il presidente – E certo questa è una misura che è stata accolta con favore. Però gli studi dimostrano che per ogni euro investito in convegnistica ne ritornano sei in un indotto,legato per esempio alle attività alberghiere e commerciali. Visto da questo punto di vista, in realtà questi sono 30 milioni di euro che non arriveranno all´economia toscana». Resta comunque tutta la difficoltà nel sostenere il “buco” in bilancio. «Tagliare le indennità per i membri dei vari consigli di amministrazione, introducendo al loro posto un gettone di presenza di 30 euro, è una scelta opportuna, che risponde anche a un bisogno di rinnovato spirito di servizio civile – ha spiegato Rossi – E una misura del genere ci consentirà di recuperare anche un 10% dei tagli previsti dalla Tremonti, così come si prevede per le amministrazioni che introducono effettive misure di risparmio. Un´altra trentina di milioni li potremo risparmiare attraverso provvedimenti nazionali che nessuno può negare che siano pesanti e dolorosi, quali quelli sul turn over, sui lavoratori a tempo determinato e sul blocco degli stipendi pubblici. E anche tutto questo avrà sicuramente effetti recessivi. Ma con tutto questo siamo lontani ancora anni luce dalle risorse che sarebbe necessario reperire». Pur in questo quadro, il presidente ha confermato l´intenzione di non prevedere nuove tasse nella finanziaria regionale che sarà presentata ai primi di novembre: «La speranza è che per quella data succeda qualcosa anche a livello nazionale e si prenda finalmente atto dell´insostenibilità della manovra così com´è».  
   
 

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