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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2010
 
   
  ADUC: PIANO BANDA LARGA. SIAMO ALL´IMMOBILISMO CRONICO, GRAZIE AL GOVERNO E AGCOM. SUBITO LO SCORPORO DELLA RETE DA TELECOM ITALIA

 
   
  Firenze, 16 settembre 2010 - Alla politica degli annunci ha fatto seguito la tattica del ri-annuncio. Ora siamo oltre, all´immobilismo cronico animato da comunicati stampa, studi, rapporti, superconsulenti, mega presidenti, riunioni tecniche o d´alto bordo. Secondo l’ Aduc , tutto fumo negli occhi, visto che il nodo principale della soap opera del piano per cablare in fibra ottica non viene sciolto. Il nodo è il ruolo ´conservativo dello status quo´ di Telecom Italia, gestore che rimane centrale nel nostro sistema, grazie all´inerzia di Autorita´ di Garanzia nelle Comunicazioni e ministero dello Sviluppo economico e nello specifico del vice ministro alle Comunicazioni Paolo Romani, evidentemente più interessato alle proprie competenze ´televisive´. L´ultima notizia della soap opera degli annunci, prosegue nel suo comunicato l’Aduc, è che il comitato Ngn (Rete di nuova generazione), costituito dall´Agcom circa un anno e mezzo fa a cui partecipavano tutti i gestori telefonici (con l´obiettivo di ´trovare la quadra´ da suggerire all´Autorità), di fatto non serve più, dopo la fuoriuscita degli operatori alternativi, Telecom Italia è rimasta sola. Oggi o domani o dopodomani, il Governo annuncerà nuovi provvedimenti e tavoli e sicuramente non mancheranno suggerimenti e delibere del presidente dell´Agcom Corrado Calabrò. Così come avviene da tre anni ed oltre. L’ Aduc dubita che sarà annunciato l´unico provvedimento risolutivo: Telecom Italia in modo coattivo dovrà far confluire la propria rete in un nuovo soggetto giuridico di cui non detenga più il controllo. Il chiavistello giuridico c´è: basterebbe imporre al gestore del servizio universale (Telecom Italia) l´obbligo di fornire la banda larga a tutti e dappertutto .  
   
 

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