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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2010
 
   
  RIGASSIFICATORE: LA GIUNTA TOSCANA RISPETTA IL DPEF E IL PROGRAMMA DI GOVERNO MA EDISON DEVE DARE GARANZIE SULLE SUE INTENZIONI, SU SICUREZZA E RICADUTE

 
   
  Firenze, 16 settembre 2010 - «La posizione della giunta regionale sul progetto del rigassificatore di Rosignano nell´area Solvay è contenuta già nel Dpef e nel Programma di governo: in entrambi i documenti si manifesta la volontà di una riapertura del dibattito sul tema in modo coerente all´evoluzione di una vicenda da contestualizzare rispetto ai mutati scenari economici e sociali». Lo ha detto l´assessore all´ambiente e energia Anna Rita Bramerini rispondendo ieri in Consiglio regionale all´interrogazione con cui i consiglieri Magnolfi, Taradash, Fuscagni, Marcheschi e Agresti (Pdl) chiedevano le intenzioni della giunta sulla realizzazione del rigassificatore a Rosignano. La posizione illustrata da Bramerini apre, come lei ha avuto modo di sottolineare, rispetto alla decisione assunta dalla precedente giunta Martini che, nel rispetto del Pier ( Piano Energetico Regionale), diceva no alla realizzazione dell´impianto. Ma la riapertura è il risultato di un´evoluzione che va contestualizzata, che «giustamente fa discutere – ha precisato l´assessore - come fanno discutere le grandi opere e i grandi interventi che hanno un impatto sul territorio. E che crea posizioni diverse all´interno della maggioranza e dell´opposizione, come la divergenza che hanno sull´argomento Pdl e Lega». L´ipotesi di riconsiderare il progetto, ha ricordato l´assessore, fu manifestata durante la campagna elettorale dall´allora candidato Rossi, e poi si è concretizzata nel programma elettorale del Presidente e dalla stessa maggioranza. «Partiamo comunque dal fatto che il procedimento di Via (Valutazione Impatto Ambientale), da parte del Ministero all´Ambiente non è chiuso – ha poi precisato - e questo è elemento imprescindibile per dare avvio ad un nuovo percorso. Dopodiché, se ci saranno tutte le garanzie dal punto di vista di sicurezza ambientale e di ricad uta economica e sociale non solo per il territorio ma per l´intera Toscana, siamo pronti a ridiscutere e rivedere il Pier che è stato licenziato ormai a metà del 2008 in un quadro generale diverso dall´attuale dal punto di vista del fabbisogno energetico, e del contesto economico e sociale, che vede anche la Toscana toccata pesantemente dalla crisi». «Tornare sul Pier non sarà banale – ha proseguito - e quindi abbiamo chiesto innanzitutto a Edison, con cui è aperto il confronto, e alle parti economiche e sociali, ulteriori elementi di valutazione e garanzie dettagliate sugli effetti e le ricadute sul piano economico, occupazionale, sociale e ambientale e anche garanzie sugli impegni. Ricordo che in tutto questo c´è un convitato di pietra – ha concluso Bramerini - il Governo che ad oggi non ha ancora prodotto un piano nazionale con le previsioni del fabbisogno energetico del Paese e con quelle delle varie infrastrutture da distribuire sul territorio necessarie a rispondervi».  
   
 

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