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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Settembre 2010
 
   
  LATTE:REGIONE LOMBARDIA HA RUOLO ISTITUZIONALE

 
   
  Milano - L´assessore regionale all´Agricoltura, Giulio De Capitani, è intervenuto, il 16 settembre, sulla vicenda del prezzo del latte. "Ringrazio il consigliere provinciale di Milano Cova (Pd) per il prezioso suggerimento - ha detto De Capitani - purtroppo la sua visione ingenua e semplicistica è ben distante dalla realtà del mercato. Se tutto fosse così semplice, questa tormentata trattativa sarebbe già risolta da tempo. Evidentemente al consigliere Cova mancano alcune informazioni. Infatti, i parametri dei costi delle materie prime e dei prodotti, da Cova proposti come criterio generale applicato a molti settori, hanno fallito proprio nel settore del latte, dove un´unica materia prima (il latte) ha differenti destinazioni produttive, con caratteristiche molto diverse tra loro (formaggi freschi, yogurt, prodotti Dop, latte fresco, latte Uht, ecc). La difficoltà - ha proseguito il responsabile dell´Agricoltura - è proprio quella di mettere insieme tutte queste anime. Quanto al mio presunto letargo, appare strano che il consigliere Cova, così attento e ´sveglio´, non si sia accorto degli importanti provvedimenti attivati da Regione Lombardia a sostegno dei ´produttori di latte´: 50 milioni di euro erogati a luglio attraverso l´anticipo del 70% della Pac 2010, preceduti da un contributo straordinario di altri 9 milioni di euro a maggio. Liquidità che è stata affiancata dalle agevolazioni per favorire l´accesso al credito per le aziende oggi in difficoltà. Stiamo inoltre lavorando per attivare un ulteriore contributo, che sarà disponibile da questo inverno e per i prossimi 5 anni, destinato a premiare la qualità del latte e le aziende che hanno fatto della qualità un mezzo per guadagnare competitività. Sul prezzo del latte va precisato che Regione Lombardia non si è sottratta e non si sottrae al ruolo istituzionale che le compete. La disponibilità a creare e a favorire un momento di incontro tra gli attori di questa vicenda (produttori e industriali) c´è e viene esercitata". "Ma non si può dimenticare - ha concluso De Capitani - che gli attori sono altri e che il mercato, molto più instabile e volatile ora che dieci anni fa, ci pone di fronte ad una riflessione che, se si vuole affrontare seriamente il problema e non limitarsi a dei proclami, non possiamo non fare e cioè se oggi possa ancora valer e il principio di un prezzo unico e indistinto per tutti o se forse non si debba lavorare su più fronti proprio per premiare le differenze e valorizzare la qualità".  
   
 

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