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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Settembre 2010
 
   
  ALLARME PRIMA COLAZIONE: POCA ATTENZIONE DA PARTE DEI GENITORI, IL 64% DEGLI SCOLARI LA SALTA DEL TUTTO O QUASI

 
   
  La proposta dei nutrizionisti: introdurre un secondo intervallo a scuola in mattinata per aiutare gli alunni a mantenere un grado di concentrazione più elevato ed a imparare le corrette abitudini alimentari . L’inizio dell’anno scolastico è alle porte per oltre 6 milioni di bambini italiani i quali, pur avendo bisogno di essere in piena forma psicofisica per poter iniziare l’anno al meglio, saltano in gran parte la prima colazione. Nonostante i nutrizionisti ribadiscano l’importanza fondamentale del primo pasto mattutino che, per ridurre l’obesità e iniziare al meglio la giornata, dovrebbe rappresentare circa il 20% delle calorie ripartite nell’arco delle 24 ore, il 64% dei giovani dai 6 ai 16 anni per cattive abitudini dei genitori o mancanza di tempo salta del tutto o quasi la prima colazione. E’ quanto emerge da una ricerca commissionata da Buondì, la storica merenda che accompagna da sempre la prima colazione degli italiani, effettuata su 180 famiglie per monitorare come sta cambiando tra gli italiani l’approccio alla prima colazione. Nutrizionisti e pediatri concordano nel consigliare, in particolare ai più giovani, il cui organismo in crescita necessita di un rifornimento energetico più articolato nel tempo, di ripartire le calorie da assumere durante l’intero arco della giornata dedicandone alla prima colazione circa il 20%, il 30% al pranzo ed alla cena e il 10% ai due intervalli di metà mattina e metà pomeriggio. Ma se in passato era normale ritrovarsi appena svegli, tutti insieme a tavola davanti ad una tazza di latte e biscotti, oggigiorno, complice la frenesia dei ritmi di vita moderni, il modello prevalente sembra tendere invece, ad esclusione di vacanze e giorni festivi, a saltare del tutto o quasi la prima colazione, effettuando al massimo uno spuntino in tarda mattinata. Solo il 22% degli scolari viene infatti abituato dai propri genitori a fare abitualmente un’abbondante colazione prima di uscire di casa, accompagnando, a una tazza di latte o yougurt, fette biscottate, merendine o frutta, mentre il restante 14% lo fa solo saltuariamente o non assimilando le giuste calorie necessarie ad iniziare al meglio la giornata. La soluzione? Secondo alcuni esperti nutrizionisti potrebbe arrivare dalla scuola, con l’introduzione di un secondo intervallo in mattinata, almeno per gli alunni della primaria, per sopperire alla scarsa attenzione riservata dai genitori, distratti e frettolosi, alla prima colazione e per insegnare così ai più giovani una corretta educazione alimentare. “Concedere agli studenti due pause in mattinata li aiuterebbe a mantenere costante il livello di attenzione ed il tono dell’umore, migliorando le prestazioni scolastiche” spiega il Prof. Pietro Antonio Migliaccio, Presidente della S.i.s.a (Società Italiana di Scienza dell´Alimentazione) “e ad arrivare meno affamati a pranzo evitando così le “abbuffate”; gestendo con maggiore controllo ciò che si mangia durante i pasti principali, si ottiene anche una significativa riduzione dei rischi obesità.” La merendina da forno confezionata può rappresentare una buona soluzione per mettere d’accordo mamme e ragazzi, perché unisce praticità, specialmente per chi ha poco tempo per preparare una merenda con le proprie mani, e gusto. L’importante è che i genitori scelgano un prodotto di qualità, senza conservanti, con i corretti valori nutrizionali, soprattutto in termini di pochi grassi saturi, e dall’apporto calorico corretto ed equilibrato. Poichè anche stare seduti sui banchi di scuola comporta un certo dispendio energetico, soprattutto quando bisogna studiare, è fondamentale immagazzinare le risorse energetiche e nutrizionali necessarie per potersi concentrare; ecco perché una corretta alimentazione suddivisa in due pause, a distanza di due ore l’una dall’altra, può aiutare a migliorare l’apprendimento e la memorizzazione, e consentire di tornare sui libri più concentrati ed efficienti. “Cambiano le abitudini degli italiani – afferma Lucia Viale, Direttore Marketing del Gruppo Buondì Bistefani – ma Buondì, con la sua bontà e leggerezza, con il 45% di grassi in meno rispetto alla media dei croissant classici, si conferma il compagno ideale per la prima colazione e la merenda”.  
   
 

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