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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Settembre 2010
 
   
  LE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 16 SETTEMBRE

 
   
   2010 Bruxelles, 16 settembre 2010 - Il Consiglio europeo ha discusso su come imprimere nuovo slancio alle relazioni esterne dell´Unione, avvalendosi appieno delle opportunità offerte dal trattato di Lisbona. Ha convenuto della necessità che l´Europa promuova i suoi interessi e i suoi valori in maniera più assertiva e in uno spirito di reciprocità e mutuo vantaggio. In primo luogo, ha stabilito orientamenti generali in vista di alcuni importanti eventi che si svolgeranno nelle settimane e nei mesi a venire. Ha altresì deciso una serie di misure concrete intese ad accrescere più in generale l´efficacia della politica esterna dell´Unione. Il Consiglio europeo ha passato in rassegna i progressi compiuti nell´ambito della task force sulla governance economica. I. Relazioni Con I Partner Strategici - Un mondo che cambia: una sfida per l´Ue 1. L´europa è confrontata a numerose sfide in un mondo in rapida evoluzione, che richiedono tutte una risposta internazionale concertata. La recente crisi economica e finanziaria ha dimostrato in modo drammatico in quale misura il benessere, la sicurezza e la qualità di vita degli europei dipendano da sviluppi esterni. L´emergere di nuovi attori, con la propria visione del mondo e i propri interessi, rappresenta inoltre un importante elemento nuovo nel contesto internazionale. 2. L´unione europea deve essere un attore globale efficace, pronto a condividere la responsabilità della sicurezza globale e ad assumere un ruolo guida nella definizione di risposte congiunte alle sfide comuni. Un´economia forte e la coesione interna rafforzeranno la capacità dell´Unione di proiettare la sua influenza a livello mondiale. L´unione potrà basarsi sulla sua fiducia profondamente radicata nel multilateralismo efficace, in particolare nel ruolo dell´Onu, nei valori universali, in un´economia mondiale aperta nonché sulla sua gamma unica di strumenti. Rimane il principale donatore ai paesi che necessitano di aiuto, è la prima potenza commerciale del mondo e ha sviluppato una politica di sicurezza e di difesa comune sostenuta da strumenti per la gestione delle crisi che andrebbero ulteriormente rafforzati. Svolge altresì un importante ruolo stabilizzatore nei paesi limitrofi. L´unione ha garantito la stabilità nei Balcani occidentali, in particolare attraverso la prospettiva europea offerta a tale regione; il Consiglio europeo ritornerà su tale argomento in una delle prossime riunioni. 3. Conformemente al trattato di Lisbona e conformemente alla strategia europea in materia di sicurezza, l´Unione europea e i suoi Stati membri agiranno in maniera più strategica, di modo che il peso reale dell´Europa possa esplicarsi a livello internazionale. Ciò richiede una chiara individuazione dei suoi interessi ed obiettivi strategici in un determinato momento e una riflessione mirata sugli strumenti per perseguirli in maniera più assertiva. Il Consiglio europeo invita a migliorare le sinergie tra il livello dell´Unione europea e quello nazionale, conformemente alle disposizioni dei trattati, a rafforzare il coordinamento tra gli attori istituzionali, ad integrare meglio tutti gli strumenti e le politiche pertinenti e ad utilizzare più efficacemente le riunioni al vertice con i paesi terzi, come indicato più in dettaglio nell´allegato I. 4. I partenariati strategici dell´Unione europea con i principali attori a livello mondiale offrono un utile strumento per perseguire gli obiettivi e gli interessi europei. L´esito sarà positivo solo se si tratterà di percorsi a due sensi, basati sui reciproci interessi e vantaggi e sul riconoscimento del fatto che tutti gli attori hanno diritti e doveri. La piena partecipazione delle economie emergenti al sistema internazionale dovrebbe consentire la diffusione equilibrata dei relativi benefici e l´equa ripartizione delle relative responsabilità. In tale contesto, rafforzare gli scambi con i partner strategici rappresenta un obiettivo cruciale, che contribuisce alla ripresa economica e alla creazione di posti di lavoro. Dobbiamo intraprendere iniziative concrete per garantire accordi di libero scambio ambiziosi, assicurare un maggiore accesso al mercato per le imprese europee e approfondire la cooperazione normativa con i principali partner commerciali. Orientamenti per i prossimi eventi 5. L´unione europea terrà alcune importanti riunioni internazionali nelle prossime settimane. Oggi il Consiglio europeo definisce orientamenti iniziali in vista di tali riunioni. In futuro discuterà periodicamente di relazioni esterne per stabilire orientamenti strategici in anticipo rispetto ad eventi di particolare rilievo, segnatamente allo scopo di definire messaggi chiave sui nostri obiettivi e sugli strumenti per conseguirli. Ciò richiede chiari orientamenti strategici del Consiglio europeo sulla base di un´efficace preparazione da parte dell´alto rappresentante e del Consiglio. 6. In ottobre si svolgeranno i vertici con la Cina e la Repubblica di Corea e la riunione Asia-europa (Asem), seguita nel prosieguo dell´anno da un vertice con l´India. Tali consessi offriranno una buona opportunità di dialogare con importanti partner di un´area molto dinamica del mondo. Questioni quali i rispettivi ruoli nel conseguimento di una ripresa sostenibile dalla crisi economica e nella ricerca di soluzioni globali alle sfide universali figureranno all´ordine del giorno. Si dovrebbero adottare iniziative concrete nei settori prioritari di cooperazione tra l´Europa e l´Asia quali: la cooperazione sui cambiamenti climatici, e anche sulla promozione di riduzioni effettive e verificabili delle emissioni nonché sulle energie rinnovabili e l´efficienza energetica, le questioni urgenti in materia di sicurezza quali la proliferazione, il terrorismo, la cibersicurezza e la pirateria, la cooperazione su questioni regionali quali l´Iran e la Corea del Nord e questioni globali quali la migrazione, l´energia e l´accesso alle materie prime, la collaborazione sulle politiche di sviluppo, la promozione del buon governo, delle norme del lavoro e dei diritti umani e lo sviluppo delle relazioni interpersonali. In considerazione specialmente del vertice Ue-cina, l´Unione europea dovrebbe attivamente perseguire i propri interessi strategici, anche per quanto riguarda la promozione degli scambi commerciali bilaterali, l´accesso al mercato di beni e servizi e le condizioni di investimento, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e l´apertura dei mercati degli appalti pubblici, una più forte disciplina nel settore delle sovvenzioni alle esportazioni e il dialogo sulle politiche dei tassi di cambio. 7. Nei prossimi mesi il Consiglio europeo dovrà affrontare varie altre questioni di rilievo nel settore delle relazioni esterne. A. Il vertice del G20 a Seoul permetterà di riesaminare la ripresa economica mondiale e gli impegni assunti dai membri del G20. In particolare, consentirà all´Unione di sottolineare l´importanza di proseguire a ritmo sostenuto nel settore della riforma finanziaria; a questo proposito, il recente accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul pacchetto di vigilanza finanziaria e il completamento della riforma del quadro normativo entro la fine del 2011 rafforzano la posizione dell´Unione. Il vertice del G20 dovrebbe servire anche ad inviare un chiaro segnale sulla necessità di concludere i negoziati Omc-dda e di attuare il quadro per una crescita forte, sostenibile ed equilibrata. Il Consiglio europeo discuterà nei dettagli la preparazione del vertice di Seoul nella riunione di ottobre 2010 e definirà la posizione dell´Unione. Il G8 e il G20 continueranno ad essere sedi importanti per la definizione di risposte globali a molte delle sfide attuali, cui l´Ue deve contribuire attivamente attraverso posizioni coordinate. Il Consiglio europeo accoglie pertanto con favore l´obiettivo ambizioso dell´imminente presidenza francese nel 2011 di avvalersi al massimo del G8 e del G20 a tal fine. B. La relazione transatlantica è basata sui valori comuni e costituisce un elemento centrale del sistema internazionale. La situazione attuale richiede che si imprima un nuovo slancio a questa relazione e alla rinnovata riflessione su come sviluppare un partenariato reale basato sulle nostre rispettive forze e specificità. Il vertice di novembre 2010 con il presidente Obama costituirà un´opportunità concreta al riguardo e richiederà una preparazione accurata. Il Consiglio europeo di ottobre 2010 approverà i messaggi politici fondamentali che i rappresentanti dell´Unione europea porteranno a questo importante vertice. Basandosi su una buona comprensione degli interessi reciproci e dei rispettivi contributi, il partenariato transatlantico dovrebbe mirare a ottimizzare i potenziali vantaggi delle nostre relazioni economiche, a lavorare in più stretta collaborazione sulle principali questioni internazionali e ad affrontare congiuntamente e in modo concertato le sfide mondiali sul fronte economico e della sicurezza. Al riguardo si invita l´alto rappresentante a sviluppare idee su come rafforzare ulteriormente la cooperazione Ue-nato nella gestione delle crisi, conformemente alla Carta delle Nazioni Unite e alle pertinenti relazioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ciò dovrebbe essere effettuato in uno spirito di reciproco rafforzamento e nel rispetto dell´autonomia decisionale, facendo seguito alle raccomandazioni di misure concrete trasmesse dall´Ue alla Nato nel febbraio 2010. C. Il Consiglio europeo farà il punto sui preparativi della conferenza di Cancún sui cambiamenti climatici nella riunione di ottobre e approverà la posizione dell´Ue. Cancún dovrebbe rappresentare un punto di partenza nei negoziati internazionali sul clima, in occasione del quale concordare obiettivi concreti per tutti i partecipanti al fine di imprimere slancio e proseguire verso il raggiungimento di un ambizioso accordo finale. D. L´imminente riflessione sull´attuazione della politica europea di vicinato offrirà l´opportunità di approfondire le relazioni con gli Stati limitrofi orientali dell´Unione attraverso il partenariato orientale nonché con gli Stati limitrofi meridionali. L´agevole attuazione dei progetti varati nel contesto del partenariato orientale costituisce un elemento di divulgazione dei valori dell´Ue e promuove il ravvicinamento giuridico, economico e sociale dei paesi in questione all´Ue. Il secondo vertice dell´Unione per il Mediterraneo offrirà una tempestiva occasione per rafforzare la cooperazione euromediterranea e sostenere la ripresa dei negoziati diretti tra le parti del processo di pace in Medio Oriente. E. Le relazioni Ue-africa hanno assunto una nuova dinamica negli ultimi anni. Il vertice Ue-sud Africa del 28 settembre 2010 e il vertice Ue-africa del 29-30 novembre 2010 dovrebbero contribuire ad approfondire ulteriormente le relazioni. L´ue, in partenariato con i paesi africani, continuerà a perseguire gli obiettivi dello sviluppo economico, del buon governo, della trasparenza e della responsabilità nel contesto della strategia comune Ue-africa. F. La riunione plenaria ad alto livello delle Nazioni Unite del 20-22 settembre sugli obiettivi di sviluppo del Millennio si terrà a New York. L´unione europea è fermamente impegnata a sostenere il conseguimento di tali obiettivi globalmente entro il 2015, insieme ai partner della comunità internazionale. G. I prossimi vertici, con l´Ucraina in novembre, con la Russia in dicembre, dovrebbero fornire l´occasione di approfondire la cooperazione nei settori di comune interesse, al fine di apportare maggiore stabilità e prevedibilità a queste due importanti relazioni, nonché promuovere i diritti umani. In particolare, il vertice con l´Ucraina dovrebbe far avanzare i negoziati sull´accordo di associazione, incluso l´accordo di libero scambio globale e approfondito, ed evidenziare il ruolo dell´Ue nelle riforme economiche e democratiche di questo importante vicino. Il vertice con la Russia fornirà l´occasione di rafforzare la cooperazione con questo paese e di discutere in particolare l´agenda relativa alla sua modernizzazione. Si dovrebbe intensificare la cooperazione sulle questioni economiche come l´energia, gli investimenti e l´innovazione, le questioni relative alla sicurezza, compresi i conflitti congelati, la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, nonché le questioni ambientali, compresi i cambiamenti climatici. Il Consiglio europeo di ottobre ritornerà sui messaggi chiave formulati dall´Unione europea in occasione di tali vertici in modo da assicurare un esito positivo. H. Sulla base del successo del vertice tenuto quest´anno con i partner dell´America latina e dei Caraibi, l´Ue si impegna a continuare a cooperare strettamente con i paesi della regione in risposta alle sfide globali che ci fronteggiano. 8. Lo sviluppo e la stabilità del Pakistan rivestono un´importanza strategica per l´Unione europea. Alle inondazioni che hanno devastato il paese, l´Unione europea e gli Stati membri hanno risposto con un aumento dell´aiuto umanitario bilaterale e multilaterale. Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione sul Pakistan (allegato Ii). 9. L´unione europea continuerà ad impegnarsi e ad adoperarsi attivamente, anche attraverso il "quartetto", per favorire e assicurare il successo dei negoziati tra Israele e l´Autorità Palestinese. Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione sul processo di pace in Medio Oriente (allegato Iii). Ii. Task Force Sulla Governance Economica 10. Sulla scorta della relazione interinale elaborata dal presidente della task force sulla governance economica, il Consiglio europeo si compiace degli importanti progressi compiuti, in particolare per quanto riguarda il semestre europeo, lo sviluppo di un nuovo quadro di sorveglianza macroeconomica destinato a controllare e a correggere tempestivamente le divergenze e gli squilibri insostenibili in materia di competitività, e il rafforzamento dei quadri di bilancio nazionali. 11. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità di mantenere lo slancio sulla riforma della governance economica europea e attende con interesse di ricevere per la riunione di ottobre 2010 la relazione finale della task force che contempli tutti gli aspetti del mandato conferito dal Consiglio europeo del marzo 2010 e contenga un pacchetto globale di misure destinate a orientare l´attività legislativa. Accordi Interni Per Migliorare La Politica Esterna Dell´unione Europea a) Considerando le misure concrete per migliorare più in generale il funzionamento della politica esterna dell´Unione europea, il Consiglio europeo invita ad un approccio più integrato che assicuri la piena e coerente mobilitazione di tutti gli strumenti e politiche pertinenti dell´Ue e degli Stati membri, conformemente alle disposizioni dei trattati, a sostegno degli interessi strategici dell´Unione europea. Nel preparare vertici ed eventi internazionali occorre tenere pienamente conto dell´importanza di questioni quali i cambiamenti climatici, la politica energetica, gli scambi commerciali, lo sviluppo o le questioni attinenti al settore della giustizia e degli affari interni, compresa la migrazione e la politica dei visti nei rapporti con i partner e a livello multilaterale. A tale riguardo l´Unione europea dovrebbe rafforzare ulteriormente la coerenza e la complementarietà tra le sue politiche interna ed esterna. La prassi di procedere a dibattiti di orientamento in largo anticipo rispetto ai vertici dovrebbe essere ulteriormente sviluppata dando particolare risalto alla definizione di priorità e incarichi concreti. B) Si devono sviluppare sinergie tra le relazioni esterne dell´Unione europea e le relazioni bilaterali degli Stati membri con paesi terzi cosicché, ove opportuno, ciò che viene fatto a livello di Unione europea integri e rafforzi ciò che viene fatto a livello di Stati membri e viceversa. Occorre una più attiva e regolare condivisione di informazioni e consultazione sugli sviluppi ai rispettivi livelli, sulla base di un calendario corrente dei vertici dell´Unione e degli Stati membri con i principali partner strategici. C) È necessario uno stretto e regolare coordinamento tra tutti i diversi soggetti istituzionali che intervengono nella definizione e attuazione delle relazioni esterne dell´Unione europea per assicurare che i rappresentanti dell´Ue possano difendere posizioni coerenti rispetto all´intera gamma di interessi e obiettivi strategici dell´Unione. D) Sono stati realizzati notevoli progressi nella preparazione, a livello di Unione europea, dei vertici multilaterali, in particolare attraverso le modalità pratiche concordate tra il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione riguardo alla rappresentanza dell´Ue nelle strutture del G8 e del G20. Il Consiglio europeo li invita a proseguire i lavori per migliorare il modo in cui l´Unione europea proietta le proprie opinioni in tali sedi. E) L´unione europea ha bisogno di avere un quadro chiaro delle particolari questioni derivanti dalle relazioni con i singoli Stati partner. Deve sviluppare una pianificazione a medio termine che definisca gli obiettivi da raggiungere nel tempo, incentrando ciascun vertice su due o tre temi principali. Il Consiglio europeo chiede pertanto all´alto rappresentante di valutare, in coordinamento con la Commissione e con il Consiglio "Affari esteri", le prospettive delle relazioni con tutti i partner strategici indicando in particolare i nostri interessi e i possibili mezzi per realizzarli. L´alto rappresentante è invitato a presentare una prima relazione sullo stato di avanzamento dei lavori al Consiglio europeo di dicembre 2010. A questo proposito si dovrebbe riflettere sulla frequenza, il formato e i risultati dei vertici, che occorre orientare maggiormente al raggiungimento degli obiettivi dell´Unione. Il Consiglio europeo invita il presidente, in collaborazione con il presidente della Commissione e l´alto rappresentante, a prendere tutte le iniziative necessarie per migliorare il processo. F) Il servizio europeo per l´azione esterna costituirà uno strumento essenziale a sostegno degli sforzi per potenziare la politica esterna dell´Unione europea. A livello di servizio, sotto l´autorità dell´alto rappresentante, fornirà assistenza al Consiglio europeo, al Consiglio e alla Commissione nel controllo e nel coordinamento strategici necessari per garantire la coerenza dell´azione esterna dell´Unione europea nel suo insieme. Dichiarazione sul Pakistan - 1. Il Consiglio europeo è sconvolto per il devastante impatto delle inondazioni in Pakistan, che continuano a distruggere i mezzi di sussistenza e le comunità in tutto il paese. L´entità del disastro non ha precedenti nella storia del Pakistan. I costi in termini di esigenze umanitarie e per la fragile economia del paese sono immensi. La gravità della crisi esige una risposta immediata e sostanziale, che tenga conto anche dell´importanza strategica che lo sviluppo, la sicurezza e la stabilità del Pakistan hanno nella regione. A seguito del secondo vertice Ue-pakistan tenutosi lo scorso giugno, il Consiglio europeo ribadisce l´intenzione di rafforzare la cooperazione sulle questioni politiche. Un Pakistan stabile, democratico e prospero è fondamentale per affrontare questioni globali quali la lotta al terrorismo, la non proliferazione o la lotta alla droga. Anche il buon governo sarà un elemento fondamentale per garantire la rapida ricostruzione del paese. 2. Il Consiglio europeo rammenta gli sforzi recentemente compiuti dall´Ue (Stati membri e Commissione) in risposta alla crisi, in particolare la fornitura di ingenti aiuti umanitari. Riconosce l´importanza di continuare a sostenere il Pakistan per portargli immediato soccorso e un´assistenza a più lungo termine per la ripresa e la ricostruzione. 3. A tal fine il Consiglio europeo decide di dare ai ministri l´incarico di approvare con urgenza un pacchetto globale di misure a breve, medio e più lungo termine che contribuiranno a sostenere la ripresa e il futuro sviluppo del Pakistan. Dette misure dovrebbero includere un´ulteriore e significativa assistenza umanitaria e allo sviluppo nonché ambiziose misure commerciali che sono fondamentali per la ripresa e la crescita economiche. A tale riguardo il Consiglio europeo sottolinea il suo fermo impegno a concedere esclusivamente al Pakistan un maggiore accesso al mercato dell´Ue attraverso la riduzione immediata e limitata nel tempo dei dazi sulle importazioni principali dal Pakistan in conformità con le norme dell´ Omc, da attuare al più presto, e ad adoperarsi per assicurare l´ammissibilità del Pakistan all´Spg+ per il 2014 a condizione che soddisfi i necessari criteri. Si invita la Commissione ad esplorare possibili opzioni con i partner dell´Omc e a presentare la sua proposta definitiva in ottobre tenendo conto delle sensibilità industriali dell´Ue. Dichiarazione sul processo di pace in Medio Oriente - L´unione europea si compiace vivamente per l´avvio di negoziati diretti tra Israele e l´Autorità Palestinese, annunciato a Washington il 2 settembre 2010, ed elogia gli israeliani, i palestinesi e gli Stati Uniti nonché il "quartetto" e i partner arabi per i loro sforzi. La decisione delle parti di intraprendere discussioni concrete rappresenta un passo importante sulla via verso una pace giusta, duratura e globale nella regione. Rammentando le conclusioni del Consiglio del dicembre 2009 sul processo di pace in Medio Oriente, l´Unione europea sottolinea che tali negoziati su tutte le questioni riguardanti lo status definitivo dovrebbero condurre ad una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati, lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina indipendente, democratico, contiguo e vitale, i quali vivano fianco a fianco in condizioni di pace e sicurezza. In tale contesto, l´Unione europea ritiene indispensabile che entrambe le parti diano prova di calma e di moderazione e si astengano da azioni che potrebbero avere effetti negativi sul progresso dei negoziati. Invita entrambe le parti a rispettare gli impegni precedentemente assunti e ad adoperarsi per creare un contesto propizio ad un esito positivo. L´unione europea ricorda che gli insediamenti sono illegali secondo il diritto internazionale e chiede una proroga della moratoria decisa da Israele. Continua a chiedere la completa cessazione di ogni atto di violenza, in particolare per quanto riguarda i lanci di razzi e gli attentati terroristici. L´unione europea si prodigherà, insieme ai partner del "quartetto" e ai partner arabi, per sostenere gli sforzi compiuti sotto la guida degli Stati Uniti affinché i negoziati siano coronati da successo e conducano entro un anno ad un accordo quadro, nell´interesse degli israeliani e dei palestinesi, dei popoli della regione e della comunità internazionale. L´unione europea è il principale donatore nei confronti dei palestinesi ed un partner politico ed economico cruciale di entrambe le parti nonché dei paesi limitrofi. Al riguardo, sottolinea che l´Unione europea continuerà ad essere attivamente impegnata e coinvolta, anche attraverso il "quartetto", per favorire ed assicurare il successo dei negoziati, ed invita l´alto rappresentante a continuare ad associare pienamente l´Unione europea agli sforzi attualmente esplicati. L´unione europea sottolinea la necessità che il "quartetto" continui a svolgere un ruolo essenziale nel processo di pace e pone inoltre in rilevo la fondamentale importanza di proseguire il processo di costruzione dello Stato palestinese, che l´Unione europea continuerà a sostenere attivamente, anche per quanto riguarda l´attuazione del piano di Fayyad. Rammentando le conclusioni del Consiglio del giugno 2010 su Gaza, l´Unione europea sottolinea altresì che, perché la pace sia sostenibile, occorre trovare una soluzione duratura per Gaza. Si compiace delle recenti misure annunciate dal governo israeliano, considerandole un importante passo avanti. Chiede la piena attuazione di tali misure e l´adozione di misure complementari al fine di conseguire un cambiamento fondamentale di linea politica che consenta la ricostruzione e la ripresa economica di Gaza. L´ue ha offerto la sua assistenza per il raggiungimento di tale obiettivo. L´unione europea chiede una soluzione che tenga conto delle legittime preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza. L´unione europea rammenta che la pace in Medio Oriente dovrebbe avere carattere globale e ribadisce l´importanza dei negoziati sui capitoli Israele-siria e Israele-libano.  
   
 

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