EDILIZIA LIGURE: "NUOVI CRITERI PER LŽASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, ELEVATO IL REDDITO ANNUO PER USUFRUIRNE"
Genova, 20 novembre 2006 - Ridefiniti i criteri per lŽassegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per favorire il turn over degli assegnatari e andare incontro alle esigenze di un maggior numero di famiglie. La proposta, presentata dallŽassessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti e approvata dalla Giunta prevede lŽaumento del reddito annuo per beneficiarne, da 21. 000 euro a 24. 500 e un percorso di accompagnamento della durata di tre anni per il cittadino assegnatario di un alloggio pubblico che perde il diritto di esserlo, a seguito del superamento del reddito. "Fino ad oggi il meccanismo era rigido - spiega lŽassessore Berrruti - o dentro o fuori; con i nuovi criteri introdotti dalla Giunta si delinea prima di tutto una fase transitoria di tre anni nella quale il limite di decadenza viene elevato: nei primi due anni a 24. 500 euro e nel successivo terzo anno a 22. 500; inoltre abbiamo stabilito che la perdita del diritto di assegnazione si ha solo dopo due anni del superamento della soglia del reddito, dato che un solo anno non può essere significativo di una condizione economica migliorata in modo permanente". I nuovi criteri introdotti dalla Giunta prevedono inoltre la possibilità per le famiglie che hanno perso il diritto allŽalloggio di edilizia residenziale pubblica, di abitare sempre nella stessa casa, ma con un adeguamento del canone di affitto sulla base del cosiddetto "canone moderato" che corrisponde circa al 60% di un affitto a libero mercato. "Il nuovo provvedimento - continua Maria Bianca Berruti - affronta il problema dellŽefficace utilizzo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica che deve dimostrare la capacità di iniziare lŽazione di sostegno quando in una famiglia iniziano a manifestarsi condizioni di debolezza abitativa e cessare non appena queste condizioni vengono superate". In pratica il meccanismo di "sgancio non deve generare tensioni sociali e parallelamente consentire ad altre famiglie più bisognose di accedere agli alloggi pubblici". Sono 1800 le famiglie che aspettano di accedere per la prima volta ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica che in tutta la regione ammontano a 23. 114. .