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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Settembre 2010
 
   
  APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE CHE PROROGA IL PACCHETTO ANTICRISI REGIONALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE

 
   
   Trento, 22 settembre 2010 - Su proposta dell’assessora regionale Martha Stocker il Consiglio regionale ha approvato ieri la proroga delle misure anticrisi attivate dalla Regione a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché una serie di adeguamenti di carattere tecnico al pacchetto famiglia. I contributi del “pacchetto anti-crisi” approvato nel 2009 sono stati prorogati per ulteriori sei mesi, permettendo così a chi ha perso il posto di lavoro o si trova in cassa integrazione a causa della crisi economica di accedere per ulteriori 6 mesi ai contributi finanziari concessi dalla Regione. Le lavoratrici e i lavoratori che hanno già beneficiato del contributo negli anni 2008 e 2009 e che risultano disoccupati anche nel 2010 potranno quindi godere del sostegno economico per un ulteriore semestre. Anche nel settore della previdenza la legge ha introdotto alcune modifiche e adeguamenti tecnici. Essa stabilisce, ad esempio, che il contributo per la prosecuzione dei versamenti in un fondo pensionistico complementare in periodi di crisi possa essere compatibile con il contributo previsto dalla Regione come intervento sociale tramite il progetto di previdenza integrativa Pensplan. Inoltre la legge prevede che ora anche la categoria dei liberi professionisti possa usufruire del contributo regionale per i periodi dedicati alla cura dei figli e all’assistenza di familiari non autosufficienti. La copertura previdenziale per periodi di assistenza ai figli e a familiari non autosufficienti era stata introdotta con il pacchetto famiglia del 2005. Fino ad ora i liberi professionisti erano esclusi da tale provvedimento. Alcuni adeguamenti tecnici riguardano infine coloro che sono già iscritti alla pensione regionale per le persone casalinghe. La pensione regionale alle persone casalinghe sarà ora compatibile con il contributo per la prosecuzione volontaria dei versamenti previdenziali per la costituzione di una pensione diretta, se ciò risulterà più vantaggioso per la Regione. La nuova norma stabilisce inoltre che la pensione alle persone casalinghe non sia compatibile con i contributi regionali per i periodi di cura e di assistenza. Se una donna è iscritta alla pensione per le persone casalinghe è assai improbabile che possa continuare nei versamenti dei numerosi anni contributivi ancora mancanti. I contributi concessi per i periodi di cura e assistenza costituivano perciò un inutile onere finanziario per l´ente pubblico e non portavano di fatto nessun vantaggio alle cittadine e ai cittadini. La legge entrerà in vigore subito dopo la sua pubblicazione. Per informazioni più dettagliate sui singoli interventi i cittadini interessati possono rivolgersi in provincia di Bolzano all’Ufficio Previdenza e assicurazioni sociali dell’amministrazione provinciale e in provincia di Trento all’Agenzia del lavoro.  
   
 

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