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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Settembre 2010
 
   
  NESSUNA EMERGENZA RIFIUTI IN PUGLIA

 
   
  Bari, 22 settembre 2010 - L’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Non c’è nessuna emergenza rifiuti in Puglia, né a Conversano, né altrove. Se l’obiettivo è quello di convincere i pugliesi che la gestione dei rifiuti stia per esplodere - modello Campania – si commette un gravissimo errore e si falsa deliberatamente e scientemente la realtà dei fatti”. “La Regione – prosegue - attraverso la gestione commissariale prima e poi quella ordinaria, ha messo in campo ogni azione possibile per raggiungere gli obiettivi di piano, nonché ingenti risorse destinate alle province per incentivare le raccolte differenziate, risorse, che molto spesso, sono rimaste nelle rispettive casse piuttosto che essere distribuite agli Ato – Ambiti territoriali ottimali - per l’attuazione di piani e programmi dedicati”. Secondo l’assessore “Garantire la chiusura del ciclo, il potenziamento delle raccolte differenziate, il completamento dell’impiantistica con impianti di compostaggio, sono tutti obiettivi che non richiedono la presenza di poteri speciali commissariali, perché sono obiettivi che si perseguono attraverso la ricerca di concertazioni ed intese tra la provincia, regione e Ato. Cosa che, sino a ieri, è avvenuta in piena sintonia tra tutte le amministrazioni interessate”. Per Nicastro “Occorre ribadire che, l’ipotesi paventata da Ventola e Schittulli di chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza non garantisce assolutamente il passaggio dal purgatorio al paradiso. Come dimostra, eloquentemente, quanto accaduto in Puglia sino alla primavera del 2005”. Ricorda il titolare dell’Ambiente che “Rispetto alla questione specifica “Conversano”, come già dichiarato più volte, la parziale entrata in esercizio dell’impianto trattamento rifiuti, deriva da una sentenza del consiglio di stato, per ottemperare alla quale, la regione si è da subito impegnata per gli adempimenti e l’adozione di tutti gli atti successivi, volti all’individuazione della soluzione più rapida, che consenta l’entrata in esercizio di tutto l’impianto”. “Questo è noto a tutti – conclude - Quello che però va sottolineato è invece che, non vi è traccia, ad oggi, degli impegni di provincia e Ato, pure assunti nelle varie riunioni e nei tavoli tecnici che fino ad oggi si sono svolti, finalizzati, non solo a compiti specifici di monitoraggio e controllo, ma anche relativi alle iniziative per il potenziamento delle raccolte differenziate, iniziative di mitigazione ambientale nonché di ristoro ambientale. L’unica emergenza, quindi, è quella dell’uso politico, del “rifiuto”. Ma gridare alla luna, come è noto, non aiuta a risolvere i problemi”.  
   
 

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