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Notiziario Marketpress di
Venerdì 24 Settembre 2010 |
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WELFARE: UMBRIA RIPARTE DA FAMIGLIA
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Perugia - “Le attuali trasformazioni sociali impongono mutamenti anche al nostro sistema regionale di welfare che dovrà essere rimodulato in base alle nuove necessità emergenti e in prima battuta attorno alle famiglie”. Lo ha detto l’assessore alle politiche sociali della Regione Umbria, Carla Casciari, annunciando la sua partecipazione alla Conferenza regionale sulla famiglia promossa il 25 settembre, a Perugia, dal Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria. “L’umbria – ha detto Casciari - ha saputo rispondere meglio di altre realtà alle scosse causate dalla crisi economica, perché qui la famiglia funge quasi da ammortizzatore sociale naturale e la Regione ha saputo predisporre per tempo provvedimenti specifici di sostegno e aiuto alle famiglie, come quelli cosiddetti anticrisi approvati nel 2009”. Tuttavia le nuove emergenze che si stanno evidenziando “obbligano - dice l’assessore - a ripensare e sviluppare nuove strategie di intervento a sostegno delle famiglie e delle persone che le compongono, malgrado le crescenti difficoltà causate dalla politica di tagli ai trasferimenti alle Regioni operata dal Governo nazionale”. La precarizzazione del lavoro e l’invecchiamento della popolazione – spiega Casciari - gettano molte famiglie in un processo di impoverimento economico e di destabilizzazione sociale che le fa oscillare fra normalità e disagio. Una precarietà che si ripercuote anche sulle nuove generazioni che hanno difficoltà a costruirsi un futuro autonomo. E’ dunque in questo contesto che, a fine della precedente legislatura, la Regione Umbria si è dotata di una legge a protezione e a sostegno della famiglia (L.r. N. 13 del 2010 - “Disciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia” n.D.r.). “La legge, ora in fase di attuazione, rivolge particolare attenzione alle famiglie vulnerabili o fragili, che si trovano in una situazione di disagio transitorio a causa della perdita del lavoro o dell’insorge di altre difficoltà e che possono potenzialmente scivolare nella soglia di povertà. Gli interventi che la Giunta regionale sta predisponendo sono basati su criteri generali già concertati con gli enti locali e presto saranno sottoposti alla partecipazione delle altre parti sociali interessate. Le famiglie potranno beneficiare degli aiuti previsti dalla legge attraverso un “contratto di sostegno”, di cui si sta definendo il Regolamento. Sarà poi la famiglia destinataria dell’intervento a scegliere la soluzione che meglio risponde alle difficoltà del momento, dall’erogazione diretta del contributo, alle agevolazioni nei costi dei servizi pubblici, a misure a sostegno dell’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. “La famiglia – spiega l’assessore - dovrà essere valorizzata come luogo di relazioni in cui assicurare diritti e risposte ai bisogni dei componenti. In particolare andranno sostenute le competenze genitoriali e le responsabilità familiare nei compiti educativi e di cura e riconosciuto il valore sociale del lavoro di cura con interventi appropriati, soprattutto per le donne”. La legge regionale individua inoltre una vasta gamma di interventi che abbracciano tutto il ciclo di vita familiare: l’accesso alla casa, un sostegno nel momento della nascita di un figlio o l’arrivo di un minore a seguito di adozione o affido, aiuti nei compiti educativi e di cura, riconoscimento del diritto allo studio, inserimento nel mondo del lavoro, ed infine il riconoscimento del lavoro di cura delle famiglie. “Da qui - ha concluso Casciari – l’attenzione con cui la Regione Umbria sta valutando tutte le questioni per individuare proprio le aree di bisogno che necessitano di maggior sostegno”. |
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