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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2010
 
   
  UN PROGETTO REGIONALE IN SOCCORSO ALLA ZOOTECNIA

 
   
  Tezze sul Brenta (Vi) - “Riduzione del carico inquinante generato dai reflui zootecnico nell’area del Bacino Scolante della Laguna veneta – Riduca Reflui” è il nome di un progetto sperimentale che la Regione ha avviato in collaborazione con Veneto Agricoltura con il doppio obiettivo di ridurre, da un lato, i carichi inquinanti derivanti dai reflui zootecnici nell’area del bacino scolante della laguna di Venezia, dall’altro di produrre energia (Biogas a monte del trattamento dei reflui) e di valorizzare le deiazioni, ovvero il loro uso in campagna (valorizzazione degli effluenti con trattamenti conservativi dell’azoto). Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative per l’applicazione della cosidetta Direttiva Nitrati, emanata dall’Ue per regolamentare lo spargimento dei reflui zootecnici nei terreni agricoli e quindi ridurre l’inquinamento sia dei terreni, sia delle acque di superficie e di falda . L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Tezze sul Brenta dall’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, dall’Amministratore Unico di Veneto Agricoltura, Paolo Pizzolato e dal Presidente del Consorzio di Bonifica Brenta, Danilo Cuman.. A seguito della Direttiva europea, la Regione del Veneto si è posta come capofila in ambito nazionale, adottando un apposito Piano straordinario nitrati per promuovere l’utilizzo a fini energetici del surplus dei reflui zootecnici mediante il finanziamento di digestori anerobici, aziendali o consortili, appositamente dedicati. Nello specifico, l’attività sperimentale realizzata da Veneto Agricoltura e dal Consorzio di bonifica Brenta, intende valutare l’efficacia delle Aree forestali di infiltrazione nella riduzione di quote parte dell’azoto di origine zootecnica contenuta nei digestati provenienti da impianti agricoli per la produzione di biogas. L’impianto aziendale di biogas realizzato presso l’azienda agricola è caratterizzato da dimensioni ridotte, che lo rendono particolarmente adatto alle esigenze di una piccola media azienda. “Ritengo – ha sottolineato l’assessore Conte – che questo progetto sperimentale possa concorrere in modo interessante a fornire concrete soluzioni al grave problema dell’inquinamento delle falde causato dai nitrati, problema che ha portato l’unione Europea già nel 1991 ad emanare specifiche normative con riferimento alle emissioni di origine agricola ed urbana: Si tratta – ha poi precisato Conte _ di un progetto finalizzato ad approfondire e valutare le soluzioni e le tecnologie attualmente disponibili ed economicamente sostenibili, che permettano alle aziende agricole di operare entro i limiti delkla Direttiva”  
   
 

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