Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2010
 
   
  PARMA, SCUOLA: “NON NASCONDIAMO LE DIFFICOLTÀ” ROMANINI PARLA DELLA SITUAZIONE LOCALE DOPO LE DICHIARAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE LIMINA

 
   
  Parma, 28 settembre 2010 - “ E’ vero che Parma ha delle eccellenze, alle quali si sono aggiunti la scuola per l’Europa e il liceo musicale. Lo dimostra la forte attrattività del sistema di istruzione secondaria che presenta un saldo attivo rispetto alle province limitrofe di oltre 1.200 alunni. Questo dato tuttavia non può nascondere l’estrema difficoltà nella quale anche la scuola di Parma è venuta a trovarsi per effetto dei due anni di tagli del governo”. Per l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini la situazione della scuola locale non è così rassicurante come invece appare dalle dichiarazioni rese dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale nel corso della sua visita a Parma. “In questo biennio la popolazione scolastica è aumentata di circa 750 unità e contemporaneamente gli insegnanti sono diminuiti di quasi 240 così come il personale ausiliario e tecnico calato di circa 140 unità. Con questi numeri, nonostante lo sforzo operato dall’Ufficio scolastico provinciale, le conseguenze per la scuola di Parma sono state pesanti”. L’aumento delle pluriclassi in montagna ( 33), della lista d’attesa nelle scuole dell’infanzia, la richiesta non evasa di 25 classi a tempo pieno, sono solo alcune delle conseguenze che segnala l’assessore provinciale insieme al tema della mancanza di risorse per le sostituzioni brevi e per i docenti dell’ora alternativa alla religione cattolica, senza parlare del taglio ai bilanci delle scuole. “A fronte di questa situazione gli Enti Locali sono chiamati spesso a sopperire assumendo ruoli sussidiari che non competerebbero loro, ma la situazione che si è determinata non potrà reggere – spiega Romanini – Con una riduzione dei trasferimenti di 374milioni di euro nel 2011 e di oltre 450miloni di euro nel 2012, la Regione non è più nelle condizioni di poter recuperare questa diminuzione di risorse. Nella medesima situazione si troveranno Province e Comuni, basta pensare che nel prossimo anno sul nostro territorio arriveranno 48 milioni di euro in meno che non potranno certo essere compensati con un taglio agli sprechi o con risorse degli enti locali. Non sarà possibile assorbire il deficit senza tagliare i servizi. E allora non c’è bisogno di nascondere le difficoltà, come ha cercato di fare il Direttore Limina, ma piuttosto essere tutti consapevoli che il sistema non sarà in grado di sopportare il terzo anno di tagli programmato senza rischiare il collasso e che tutti, gli amministratori locali in primo luogo, indipendentemente dal proprio orientamento politico, si diano da fare perché il percorso intrapreso dal governo si interrompa per lasciar spazio a scelte più ponderate”. Oggi l’assessore Romanini riferirà al Consiglio provinciale sulla situazione .  
   
 

<<BACK