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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Novembre 2006 |
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BANCA INTESA: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 A 2.173 MLN. DI EURO, +17,8% RISPETTO AI 1.845 MLN. DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2005.
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Milano, 20 novembre 2006 - Si è riunito il 14 novembre sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006. I risultati dei primi nove mesi del 2006 evidenziano un ulteriore significativo miglioramento della redditività, dopo quello già registrato nell’esercizio 2005. L’utile netto consolidato del Gruppo Intesa nel periodo, pari a 2. 173 milioni di euro, cresce del 17,8% rispetto ai 1. 845 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dal secondo trimestre 2006 è stato ricondotto alla specifica voce di bilancio relativa alle attività in via di dismissione l’apporto delle componenti interessate dall’operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 28 marzo, di cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Intesa nelle società esattoriali a Riscossione S. P. A. , cui a decorrere dal 1° ottobre 2006 è stata prevista l’attribuzione delle funzioni di riscossione. I dati di conto economico e di stato patrimoniale del primo trimestre del 2006 e dei quattro trimestri del 2005 sono stati riesposti conformemente, ai fini di comparabilità dei risultati. I dati di stato patrimoniale al 30 settembre 2006 non comprendono più le componenti relative alle società esattoriali, poiché sono state cedute alla fine del terzo trimestre. Inoltre, dal secondo trimestre 2006, gli oneri del cost of carry degli equity swap sono stati riclassificati, escludendoli dagli interessi netti e includendoli nel risultato dell’attività di negoziazione, voce in cui confluiscono i relativi proventi. I dati di conto economico del primo trimestre del 2006 e dei quattro trimestri del 2005 sono stati riclassificati conformemente, ai fini di comparabilità dei risultati. I risultati di conto economico dei primi nove mesi del 2006 - Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2006 registra proventi operativi netti pari a 7. 795 milioni di euro, in crescita dell’ 8% rispetto ai 7. 218 milioni dei primi nove mesi del 2005. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 4. 207 milioni, in aumento del 5,8% rispetto ai 3. 976 milioni del corrispondente periodo del 2005. Gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto diminuiscono del 26,7%, da 150 a 110 milioni, anche a seguito della riclassificazione della quota di pertinenza del risultato di Nextra per l’intervenuta cessione del 65% del capitale a Crédit Agricole (il risultato di Nextra è stato incluso per il 100% nei dati dei nove mesi del 2005 e per il 35% nei nove mesi del 2006) e dell’apporto negativo dell’interessenza detenuta in Pirelli (-24 milioni, in relazione alla perdita consolidata rilevata da quest’ultima al 30 settembre 2006); se si escludessero questi due effetti, i proventi operativi netti crescerebbero dell’8,7%. Le commissioni nette sono pari a 2. 708 milioni di euro, con un aumento del 4,9%, rispetto ai 2. 582 milioni dei primi nove mesi del 2005, nonostante la contrazione del 31% dei proventi da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi. L’aumento è trainato dalle commissioni derivanti da operazioni di finanza strutturata (+10,7%), intermediazione e collocamento di titoli (+7,8%), dalle garanzie rilasciate (+7,7%), dalle gestioni patrimoniali (+5,5%) e dalle carte di pagamento (+5,2%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 480 milioni (+30% rispetto ai circa 370 milioni dei primi nove mesi del 2005, trainate dal collocamento di Intesa Garanzia Attiva, il primo fondo a capitale garantito in Italia), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 110 milioni di euro (rispetto ai circa 160 milioni dei primi nove mesi del 2005) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 160 milioni (in linea con i primi nove mesi del 2005). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 733 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 506 milioni dei primi nove mesi del 2005, in larga misura dovuta alla componente strutturale (al risultato dei primi nove mesi del 2006 contribuisce un effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat pari a circa 100 milioni di euro, rispetto ai circa 80 milioni registrati nei primi nove mesi del 2005 in relazione al “convertendo” Fiat). Gli oneri operativi ammontano a 3. 958 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 4,3% rispetto ai 3. 796 milioni dei primi nove mesi del 2005, trainato dalla componente relativa al Centro-est Europa (+11%) e derivante dalle spese del personale (+3,4%), dalle spese amministrative (+5,0%) e dagli ammortamenti (+7,5%). L’andamento delle spese amministrative è determinato da un aumento dell’ 11% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e del 2,3% delle altre spese. Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3. 837 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 3. 422 milioni dei primi nove mesi del 2005, con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 52,6% al 50,8%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 625 milioni di euro, in calo dell’ 8,4% rispetto ai 682 milioni del corrispondente periodo del 2005. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 51 milioni di euro, rispetto ai 124 milioni dei primi nove mesi del 2005. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 3. 263 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto ai 2. 864 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dopo la contabilizzazione di imposte per 1. 069 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 66 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 87 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 2. 173 milioni di euro, rispetto ai 1. 845 milioni dei primi nove mesi del 2005 (+17,8%). L’utile netto della Capogruppo ammonta a 1. 949 milioni di euro, rispetto ai 1. 241 milioni dei primi nove mesi del 2005. Il differente andamento dell’utile della Capogruppo rispetto a quello consolidato è dovuto soprattutto ai 704 milioni di euro di dividendi distribuiti nel secondo trimestre 2006 dalla controllata Intesa Holding Asset Management a valere sulla plusvalenza realizzata dalla cessione di Nextra alla fine dello scorso esercizio e iscritta nel conto economico consolidato del 2005. I risultati di conto economico del terzo trimestre 2006 - Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2006 registra proventi operativi netti pari a 2. 534 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto al terzo trimestre 2005 e in flessione dello 0,8% rispetto al secondo trimestre 2006. In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 1. 434 milioni, in aumento del 6,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005 e dell’ 1,5% rispetto al secondo trimestre 2006. Gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto scendono a 31 milioni dai 47 del terzo trimestre 2005 e dai 50 milioni del secondo trimestre 2006; se si escludessero i già citati effetti della riclassificazione della quota di pertinenza del risultato di Nextra nel terzo trimestre 2005 e dell’apporto negativo dell’interessenza in Pirelli nel terzo trimestre 2006, i proventi operativi netti registrerebbero un aumento dell’ 8,1% rispetto al terzo trimestre 2005 e dello 0,2% rispetto al secondo trimestre 2006. Le commissioni nette sono pari a 863 milioni di euro, con un aumento del 5,5%, rispetto al terzo trimestre 2005, conseguente all’aumento delle commissioni derivanti da operazioni di finanza strutturata (+45%), intermediazione e collocamento di titoli (+14,7%) e garanzie rilasciate (+12,3%) e alla lieve flessione del complesso delle altre commissioni (-1,6%); rispetto al secondo trimestre 2006 si registra una diminuzione del 3,6%, determinata dalle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli (-14,4%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di fondi comuni ammontano a circa 130 milioni (circa 130 milioni anche nel terzo trimestre 2005 e 160 milioni nel secondo trimestre 2006), quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 30 milioni di euro (assenti nel terzo trimestre 2005 e pari a circa 35 milioni nel secondo trimestre 2006) e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 50 milioni (in linea sia con il terzo trimestre 2005 sia con il secondo trimestre 2006). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 202 milioni di euro, in crescita rispetto ai 170 milioni del terzo trimestre 2005 e ai 175 milioni del secondo trimestre 2006. Gli oneri operativi ammontano a 1. 318 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 3,9% rispetto al terzo trimestre del 2005, trainato dalla componente relativa al Centro-est Europa (+7,8%) e derivante dalle spese del personale (+1,7%), dalle spese amministrative (+6,9%) - risultante da un aumento del 18,6% dei costi per la crescita (spese informatiche, di formazione e pubblicitarie) e del 2,1% delle altre spese - e dagli ammortamenti (+8,3%). Rispetto al secondo trimestre 2006, si rileva un calo dell’ 1,6%, determinato dalla riduzione delle spese del personale (-1,8%) e delle spese amministrative (-3,4%) e da un aumento degli ammortamenti (+5,6%). Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 1. 216 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto al terzo trimestre 2005 - con un miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 53,3% al 52% - e in linea con il secondo trimestre 2006. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 195 milioni di euro, rispetto ai 209 milioni del corrispondente periodo del 2005 e ai 188 milioni del secondo trimestre del 2006. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di un milione di euro, rispetto ai 42 milioni del terzo trimestre 2005 e ai 50 milioni del secondo trimestre 2006. Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 1. 022 milioni di euro, in crescita dell’ 8,5% rispetto al terzo trimestre 2005 e in diminuzione del 5% rispetto al secondo trimestre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte per 319 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 23 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 29 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 697 milioni di euro, rispetto ai 645 milioni del terzo trimestre 2005 (+8,1%) e ai 725 milioni del secondo trimestre 2006. Lo stato patrimoniale al 30 settembre 2006 - Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2006 i crediti verso la clientela ammontano a 179 miliardi di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 30 settembre 2005 e del 6,2% rispetto a fine 2005. Il complesso dei crediti in sofferenza, incagliati e scaduti/sconfinanti da oltre 180 giorni ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 5. 156 milioni di euro, rispetto ai 5. 078 milioni del 31 dicembre 2005; in quest’ambito, i crediti in sofferenza aumentano da 1. 229 a 1. 585 milioni di euro, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,9% (0,7% al 31 dicembre 2005) e un grado di copertura del 67% (69% a fine 2005), gli incagli si mantengono sostanzialmente invariati, passando da 3. 134 a 3. 178 milioni, e le posizioni scadute/sconfinanti scendono da 715 a 393 milioni. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 498 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 30 settembre 2005 e del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2005. Nell’ambito della massa amministrata, la raccolta diretta ammonta a 194 miliardi, in aumento del 7,8% rispetto al 30 settembre 2005 e del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2005, e la raccolta indiretta raggiunge i 303 miliardi, in aumento del 3,4% rispetto al 30 settembre 2005 e del 5,3% rispetto a fine 2005. L’ammontare di risparmio gestito - in cui, dopo il perfezionamento dell’accordo con Crédit Agricole nel risparmio gestito dello scorso dicembre, non rientrano più i fondi comuni - ammonta a 60 miliardi, con una crescita del 5,7% rispetto al 30 settembre 2005, dovuta sia alle gestioni patrimoniali sia alla bancassicurazione, e del 2,2% rispetto a fine 2005, a seguito di una diminuzione delle gestioni patrimoniali largamente compensata da collocamenti di polizze vita per circa 5,4 miliardi di euro nei nove mesi. I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2006 risultano pari al 7,3% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 7,1% del 31 dicembre 2005), all’ 8,1% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,9%) e all’ 11,3% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 10,3%). Al 30 settembre 2006, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3. 913 sportelli bancari - di cui 3. 137 in Italia e 776 all’estero - con 56. 741 dipendenti, 1. 089 persone in più rispetto al 31 dicembre 2005. I risultati per area di Business - La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende fino a 50 milioni di euro di fatturato, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di credito industriale e leasing) registra nei primi nove mesi del 2006 una crescita dei proventi operativi netti del 5,9% dai 3. 905 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 4. 135 milioni dei primi nove mesi del 2006, pari al 53% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (54% nei primi nove mesi del 2005). All’aumento dei ricavi hanno concorso in particolare la crescita dei mutui (stock +10%) e dei prestiti personali (stock +26%). Gli oneri operativi aumentano del 3,5%, da 2. 085 a 2. 158 milioni, portando a un risultato della gestione operativa in crescita dell’ 8,6%, da 1. 820 a 1. 977 milioni, e a un cost/income ratio in diminuzione dal 53% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta da 240 a 379 milioni, soprattutto a seguito della classificazione ad incaglio di posizioni che al 31 dicembre 2005 erano risultate scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni (categoria di crediti deteriorati introdotta da Banca d’Italia alla fine del 2005). Dopo un risultato negativo per un milione su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 1. 597 milioni di euro rispetto ai 1. 580 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate italiane, tutte a forte radicamento locale) registra una crescita dei proventi operativi netti del 7,9% da 1. 159 a 1. 251 milioni di euro, pari al 16% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2005). Con oneri operativi pari a 593 milioni, in crescita del 3,7% rispetto ai 572 milioni dei primi nove mesi del 2005, il risultato della gestione operativa segna un incremento del 12,1%, da 587 a 658 milioni, e il cost/income ratio flette dal 49% al 47%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 98 milioni, in calo dell’ 11,7% rispetto ai 111 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 563 milioni, in crescita del 14,2% rispetto ai 493 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia una significativa crescita dei proventi operativi netti, che aumentano del 14,6% da 796 a 912 milioni di euro, pari al 12% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (11% nei primi nove mesi del 2005). Gli oneri operativi registrano un aumento dell’ 11,1% da 424 a 471 milioni, trainato dalle spese e dagli investimenti per la crescita in Centro-est Europa; quindi il risultato della gestione operativa cresce del 18,5%, da 372 a 441 milioni, e il cost/income ratio scende dal 53% al 52%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 89 milioni, in crescita dell’ 8,5% rispetto agli 82 milioni dei primi nove mesi del 2005; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 355 milioni, in aumento del 20,7% rispetto ai 294 milioni dei primi nove mesi del 2005. La Divisione Corporate (che segue le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato - Mid Corporates e Large Corporates e le Istituzioni Finanziarie e include Caboto, nonché la società prodotto operante nel factoring e la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un significativo aumento dei proventi operativi netti, che raggiungono i 1. 429 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto ai 1. 264 milioni dei primi nove mesi del 2005, pari al 18% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2005). Dopo oneri operativi pari a 513 milioni, in aumento del 4,5% rispetto ai 491 milioni dei primi nove mesi del 2005, il risultato della gestione operativa ammonta a 916 milioni, in crescita del 18,5% rispetto ai 773 milioni dei primi nove mesi del 2005; il cost/income ratio flette dal 39% al 36%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 9,8%, da 51 a 46 milioni; dopo un saldo positivo su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 27 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 897 milioni, in crescita del 24,2%, rispetto ai 722 milioni dei primi nove mesi del 2005. Dal 1° gennaio 2006, l’attività riguardante il settore pubblico-infrastrutturale è stata conferita dalla Divisione Corporate a Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo (Biis), controllata del Gruppo, i cui ambiti di intervento spaziano dal finanziamento delle opere pubbliche alle cartolarizzazioni dei crediti degli enti pubblici alla finanza di progetto; per semplicità di rappresentazione, i dati di Biis restano inclusi nella Divisione Corporate. L’andamento registrato da Biis nei primi nove mesi del 2006 rispetto ai dati pro-forma dei primi nove mesi del 2005 evidenzia una dinamica sostenuta, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa: i proventi operativi netti aumentano del 64,3% a circa 74 milioni di euro e il risultato della gestione operativa più che raddoppia a circa 43 milioni, con impieghi - costituiti da crediti verso clientela e attività finanziarie disponibili per la vendita - in crescita del 29,2% a circa 8,8 miliardi di euro. Anche alla luce dei risultati dei primi nove mesi, per l’esercizio in corso ci si attende un miglioramento del risultato della gestione operativa rispetto al 2005, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa 2005-2007. . |
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