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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2010
 
   
  SULLE ROTTE DEL MONDO: GRAZIE AI MISSIONARI UN PONTE CON ASIA E OCEANIA

 
   
   Trnto, 28 settembre 2010 - "In Europa avvertiamo tutti un senso di inadeguatezza. Vengono meno gli strumenti per capire ciò che accade, anche nel nostro confronto continuo con il resto del mondo. Viviamo una crisi valoriale oltre che demografica e cominciamo a percepire che le sicurezze del passato stanno scricchiolando. Ecco perché il contributo che ci può arrivare dai nostri missionari è importante. Esso ci può aiutare ad affrontare la crisi attuale senza chiuderci in difesa, coniugando anzi due parole importanti: conoscenza e solidarietà." Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha aperto ieri la seconda edizione della manifestazione Sulle rotte del mondo, organizzata dalla Provincia autonoma e dall´Arcidiocesi di Trento, dedicata quest´anno ai missionari trentini che operano in Asia e Oceania. Con lui, nella sala Depero del palazzo della Provincia, l´arcivescovo di Trento Luigi Bressan, suor Annarita Zamboni, di Vigolo Vattaro, da anni nelle Filippine, Siddharth Shanker Saxena, indiano, docente di Fisica quantistica alla Cambridge university, anche antropologo e consulente di numerosi organismi internazionali. Una trentina i missionari che in questi giorni hanno raggiunto il Trentino dai luoghi di missione. Assieme ad essi molti altri ospiti, fra qui lo scrittore Dominique Lapierre, che stasera parlerà al centro Santa Chiara di Trento. Si è aperta ieri sulle note di Rashmi Bhatt e Debipasad Ghosh, due musicisti indiani maestri rispettivamente nell’uso della tabla (percussioni) e del sarod (strumento a corde simile al sitar) la seconda edizione della manifestazione “Sulle rotte del mondo”, dedicata quest’anno ai missionari trentini in Asia e Oceania. Un evento molto atteso da tutto il Trentino, dopo il successo dell´edizione dello scorso anno, dedicata ai missionari provenienti dall´Africa. Quest´anno, al centro dell´attenzione sono i missionari che svolgono il loro operato in Asia e Oceania: una cinquantina in tutto, una trentina quelli giunto fino ad oggi in Trentino. L’arcivescovo di Trento Luigi Bressan ha rivolto ad essi un caloroso benvenuto, ricordando l´importanza del continente asiatico, che da solo racchiude oggi circa il 65% della popolazione mondiale. “Un continente complesso, che non si è dato un’unità a livello politico-rappresentativo, come è accaduto invece per Africa e America Latina; un continente che si affaccia sull’Oceania, con la grande Australia e le sue tante isole. Anche, qui sono approdati i nostri missionari. Di alcuni conosciamo la storia - annoveriamo fra essi anche alcuni vescovi - ma ancora in maniera insufficiente: dalla Cina alla Birmania, dal Laos all’India, dal Medio Oriente all´Australia sono molte le figure di trentini che hanno lasciato un segno in quelle terre. Si apre dunque con oggi una settimana estremamente densa, che ci offrirà spunti importanti sui quali riflettere. Dalle testimonianze dei missionari e delle missionarie che si adoperano in contesti tanto lontani e tanto differenti dal nostro, per culture, religioni, contesti politico-sociali, abbiamo molto da imparare." "Non siamo così numerosi come i missionari dall’Africa giunti in Trentino lo scorso anno - ha detto a sua volta suor Rita Zamboni, nelle Filippine da 19 anni - e questo dato di per sé è sintomo di una lontananza geografica, culturale e linguistica. L´asia è il Continente più popolato, culla di civiltà antichissime e delle grandi religioni monoteiste. Un Continente di povertà e ricchezza, che tuttavia coltiva il valore dell’armonia e dove il sacro pervade la vita quotidiana, in ogni suo momento, anche se dio è chiamato con nomi diversi e anche se qualche ideologia ha cercato di cancellarlo. Oggi però ci sta riuscendo l’evoluzione tecnologica, che mette in crisi i valori tradizionali senza cambiare le rigide divisioni in classi sociali, che si riflettono fin dentro alle famiglie. I poveri sono moltissimi: nelle Filippine il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il 10% emigra. Ma la banca dei poveri (la Grameen bank di Muhammad Yunus) è nata in Asia e si sta diffondendo a macchia d’olio, con una forte partecipazione delle donne.” Tante insomma le contraddizioni, come ribadito dal professor Saxena, nato in India, cresciuto fra Europa e Stati Uniti, un vero e proprio cittadino del mondo, capace di muoversi a suo agio sia sui territori delle cosiddette "scienze esatte" sia in quelli che attengono più strettamente al confronto fra le culture e le religioni. Due le coordinate lungo le quali ha sviluppato il suo intervento: il settarismo, che oggi minaccia anche paesi in cui le diverse fedi hanno imparato - seppur spesso faticosamente - a convivere già da molti secoli, e il cosmopolitismo, come suo necessario antidoto, "senza però cancellare le culture locali, piuttosto aprendo nuovi spazi per il confronto e il dialogo, per ampliare le sinergie, per lottate con strumento nuovi contro la povertà. " Infine il presidente Dellai: "Il Trentino - ha ammonito - non deve considerarsi al centro del mondo; deve quindi evitare il rischio di autoreferenzialità insito in un territorio come il nostro, piccolo e dotato di una grande autonomia. Per questo sono importanti iniziative come Sulle rotte del mondo. Esse possono aiutare anche il Trentino a trovare la sua rotta in una stagione di grandi cambiamenti, di grandi trasformazioni strutturali, senz achiuderci in difesa, come sta accadendo anche a civilissimi paesi dell´antica Europa, cercando piuttosto di coniugare due parole molto importanti, conoscenza e solidarietà. Conoscenza perché se non ci si sforza di conoscere, di comprendere cosa sta accadendo dentro e fuori i nostri confini cresce la paura, aumenta l’inquietudine. E specularmente solidarietà, perché se si conosce si è anche più propensi a condividere e a dare il proprio contributo, conformemente ad una tradizione che in Trentino ha radici antiche e profonde, e coinvolge istituzioni, associazioni, semplici cittadini. Nella giornata dell’Autonomia, il 5 settembre scorso, abbiamo non a caso dedicato la prima edizione del premio speciale istituito per quella celebrazione a Carlo Spagnolli, medico da anni in Africa; attraverso la sua figura abbiamo voluto dare un riconoscimento ai tanti trentin e trentine, religiosi e laici, che portano nel mondo questi nostri valori. Le giornate delle Rotte possono aiutarci inoltre a riflettere sul tema della convivenza fra diverse culture e religioni, posto che anche la nostra è ormai, a tutti gli effetti, una società pienamente plurale."  
   
 

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