Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2010
 
   
  AMBIENTE FVG: PRESENTATO NUOVO SISTEMA INFORMATIVO DIFESA SUOLO

 
   
   Tolmezzo, 28 settembre 2010 - Una filosofia, quella della Regione per la prevenzione dei rischi di carattere idrogeologico, che a conclusione del convegno di Tolmezzo su "Il dissesto idrogeologico in Friuli Venezia Giulia conoscenza e prevenzione efficace", è stata ribadita del consigliere regionale, Luigi Cacitti, intervenuto a trarre le conclusioni, e che ha ricordato che è stato calcolato il costo del dissesto. Per ogni euro non speso in fase di prevenzione, ha detto, se ne dovranno spendere poi almeno 5 nella fase dell´emergenza da calamità. Le assise di Tolmezzo sono state l´occasione per la presentazione del nuovo Sistema informativo Difesa del Suolo (Sisd), illustrato da Fabio Di Bernardo, della Protezione civile. Si tratta di uno strumento informatico che raccoglierà i dati sulla situazione del territorio provenienti da vari enti e soggetti, sintetizzandone i contenuti per poi inserirli nel catasto o archivio delle frane del Friuli Venezia Giulia, che farà parte integrante del sistema. Al Sisd, che sarà aggiornato costantemente, parteciperanno vari soggetti: la Protezione civile, che è depositaria dell´archivio, i Servizi geologico e dell´Idraulica della direzione centrale Ambiente e Lavori Pubblici, e la direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali. Nel corso dei lavori odierni sono intervenuti: Mario Ravalico, sul ruolo del servizio geologico della Regione nella gestione dei dissesti idrogeologici; Paolo Paronuzzi, dell´Università di Udine, sulla reinterpretazione della frana del Vajont a 50 anni dal disastro; Federico Agliardi, dell´Università Bicocca di Milano, sulla pericolosità e rischio per caduta di massi e in particolare sul progetto Interreg Massmove; Franco Cucchi, dell´Università di Trieste, sulla pericolosità e rischio da colate detritiche; Marco Borga, dell´Università di Padova, su pericolosità e rischio per frane superficiali; e Riccardo Ramella, dell´Istituto nazionale di oceanografica e di geofisica sperimentale di Trieste, sul monitoraggio delle frane.  
   
 

<<BACK