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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Settembre 2010 |
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SPESA EFFICACE E TASSE GIUSTE, ECCO IL FEDERALISMO TOSCANO
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Firenze, 29 settembre 2010 - Il federalismo? Si costruisce in due: dall´alto e dal basso. Ed è quello che la Toscana intende fare, senza perdere tempo. Per spendere in modo piùefficiente ed efficace, a tutti i livelli, ma anche per imparare a tassare in modo giusto e coordinato ed esser pronti domani, quando con il federalismo (fiscale) arriverà anche l´autonomia tributaria. Ne ha parlato ieri l´assessore alle riforme, on. Riccardo Nencini, durante la seduta congiunta di Consiglio regionale e Consiglio delle autonomie locali in via Cavour a Firenze. «Dobbiamo affiancare al percorso nazionale un nostro progetto di federalismo fiscale, che permetta ai territori di essere pronti a recepire le riforme in tutta la loro portata» spiega. Gli obiettivi? «Anzitutto semplificare il sistema tributario - chiarisce -, recuperare l´evasion e fiscale e redistribuire il maggior gettito che ne deriverà sul territorio. Ma anche utilizzare la leva fiscale e l´autonomia che il federalismo concederà per alimentare le politiche economiche e sociali e sostenere gli investimenti. Penso a detrazioni d´imposta per le imprese virtuose, ma anche ad una flessibilità fiscale al servizio dello sviluppo sostenibile». In una parola: occorre fare squadra e muoversi in modo coordinato, perché i vantaggi potranno essere di tutti. In fondo, constata sempre l´assessore, il federalismo non è nato per dividere e lo spiega bene la radice latina: “foedus” era un patto ed il significato era dunque unire. Certo non mancano gli ostacoli. Nencini ne ricorda tre: «il grumo nero di evasione fiscale, attività sommerse ed economie criminali, lo scarso coordinamento tra tutte le istituzioni sul territorio e lo scollamento tra istituzioni pubbliche e cittadini, con un deficit di valori costituzionali effettivi e di senso civico». «Il federalismo fiscale da solo è insufficiente - conclude l´assessore - e si deve accompagnare ad un federalismo istituzionale, con un forte riassetto sui territori delle geometrie, sopprimendo enti intermedi e riorganizzando le forme associative. I due federalismi devono muoversi in sinergia». Nencini elenca alcuni numeri, che la dicono lunga su come l´Italia sia divisa in due: per il Pil (la Calabria ha il 50% del Pil della Lombardia), per la spesa pubblica procapite (Lombardia + 4.600 € all´anno; Calabria – 4.100 € all´anno), per le entrate pubbliche (Nord: 13.300€; Centro: 12.400€; Sud: 7.000€). Il modello toscano di federalismo potrà anche aiutare a correggere il modello di federalismo che si sta costruendo a Roma. Per farlo, sottolinea l´assessore, occorre un presidio attivo dei rapporti con lo Stato e le a ltre Regioni, serve cooperazione tra e con gli enti locali, ènecessario definire una strategia comune nel nuovo programma regionale di sviluppo e lavorare insieme all´osservatorio sul federalismo fiscale che la Regione ha deciso di costruire. |
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