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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Ottobre 2010 |
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VENDITA AL DETTAGLIO NELL´UE: NON ANCORA GIUSTA E EUROPEA COME DOVREBBE ESSERE UNA RELAZIONE PROPONE DI INCORAGGIARE IL COMMERCIO ELETTRONICO
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Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Le grandi cattedrali del commercio -super e ipermercati - fanno la parte del leone quasi dappertutto in Europa, a discapito di negozi di vendita al dettaglio e vecchie botteghe. Al di là della nostalgia, il problema è quello dell´accessibilità di questi centri alle persone anziane, sprovviste di macchina, o gli abitanti delle zone rurali. La Commissione ha presentato una valutazione della situazione del mercato al dettaglio in Europa, a cui il Parlamento risponde con un rapporto. Il rapporto, curato dalla parlamentare di centro-destra (Ppe) svedese Anna Maria Corazza Bildt, evidenzia i problemi aperti nella vendita al dettaglio all´interno del mercato unico Ue. E-commerce, la soluzione? L´accessibilità dei centri commerciali e la necessità di garantire tutta una serie di beni a tutti i cittadini sono problemi che crescono con l´invecchiamento della popolazione. La relazione propone di incoraggiare il commercio elettronico, per rispondere alla sfida dell´accessibilità tenendo una pressione sui prezzi dei negozi. Condizioni di lavoro - La relazione constata che uno dei grandi problemi all´interno del mercato unico europeo è la condizione dei lavoratori impiegati nel commercio, troppo disomogenea da un paese all´altro, sia a livello giuridico che nella pratica. L´economia informale ha un impatto negativo sugli standard per il lavoro, e - mentre il settore assorbe spesso manodopera non qualificata - è difficile riorientare i lavoratori a nuove mansioni. La "giungla" della vendita al dettaglio - Non solo troppe poche garanzie per il consumatore, che ha scarsi strumenti per difendersi dalle pratiche commerciali sleali, ma anche una mancanza di leggi europee per combattere la concorrenza scorretta e garanzie inadeguate per tutelarsi nella catena di distribuzione: nella "giungla" del commercio al dettaglio, c´è anche una mancanza di trasparenza nei controlli di qualità e la difficoltà di trovare parametri comuni nel commercio oltre frontiera. Il commercio al dettaglio non è al verde - Infine, problemi legati alla sostenibilità della vendita al dettaglio: negozi, supermercati e centri commerciali, sono luoghi energivori, e spesso implicano spostamenti in macchina che non aiutano l´ambiente. Inoltre nella catena di distribuzione, i costi ambientali non sono tenuti sufficientemente in conto. Infine, mancano standard comuni europei per misurare il ciclo di vita dei prodotti, e quindi il loro vero impatto ambientale. |
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