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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  UE: EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA: É TEMPO PER LA RIDUZIONE, IL REIMPIEGO E IL RICICLAGGIO

 
   
   Bruxelles, 4 ottobre 2010 - Un sistema integrato di gestione dei rifiuti che dia priorità alla riduzione, al reimpiego e al riciclaggio dovrebbe essere predisposto al fine di evitare il ripetersi in futuro di un´emergenza nella raccolta dei rifiuti in Campania, secondo quanto afferma il testo adottato giovedì dalla commissione petizioni. La relazione segue una missione d´inchiesta effettuata nell´aprile scorso e propone inoltre sanzioni più severe e maggior dialogo con la cittadinanza. La relazione approvata afferma che "governi nazionali di ogni colore politico che si sono succeduti e i diversi commissari non sono stati in grado, nonostante gli ingenti fondi pubblici spesi, di risolvere questo annoso problema". I deputati della commissione petizioni ricordano che l´emergenza in Campania non é finita, ma "è attualmente dormiente e vi è un serio rischio che possa scoppiare nuovamente". Un piano integrato di gestione - Per evitare il ripetersi della situazione di due anni fa, i deputati in commissione chiedono la predisposizione di un piano di gestione integrato che dia priorità alla prevenzione dei rifiuti, attraverso riduzione, reimpiego e riciclo e la raccolta differenziata. Tali azioni dovrebbero includere anche la bonifica delle aree contaminate, sottolineando che "per troppo tempo la Campania è stata beneficiario netto di rifiuti industriali e domestici provenienti da altre regioni". Ruolo della criminalità organizzata - "Vi sono prove che per decenni la Camorra ha importato rifiuti tossici dalle industrie del nord scaricandoli in centinaia di discariche abusive o, addirittura, in mare. Se le affermazioni circa la portata di questa attività illegale si avvicinano al vero, è inconcepibile che le autorità, o quantomeno alcune di esse, non fossero al corrente della situazione", conclude il testo approvato. Supervisione militare controproducente - Fra le altre raccomandazioni contenute nella relazione, c´é quella di "ricostruire il dialogo tra i cittadini e le autorità e tra i diversi livelli di governo": i deputati affermano infatti che: "La supervisione militare è controproducente rispetto alla trasparenza e a ogni ragionevole percezione di normalità". Erogazione dei fondi sospesa più volte - "Le infrastrutture richieste sono importanti e costose; comprendono impianti di riciclaggio e un´adeguata rete di discariche", notano i deputati della commissione petizioni. Nel 2007, la Commissione europea decise di sospendere i pagamenti di €135 milioni in contributi comunitari relativi all´esercizio finanziario 2006-2013 per i progetti di raccolta e smaltimento di rifiuti in Campania e €10.5 milioni per il periodo 2000-2006. "I finanziamenti sospesi, tuttavia, dovranno essere impiegati per aiutare a innescare il processo di attuazione, sempre che l´Italia sia in grado di dimostrare un impegno concreto e l´ambizione di conformarsi al diritto Ue", afferma la relazione. Sanzioni più severe - È necessario affrontare anche il tema dello smaltimento delle ecoballe "mummificate" con la tecnologia adeguata e utilizzando esclusivamente i siti ufficialmente accreditati e compatibili con la direttiva discariche dell´Ue, secondo quanto affermano i deputati, che aggiungono: "Le sanzioni per lo scarico incontrollato di rifiuti vanno progressivamente inasprite come deterrente". L´italia é stata condannata dalla Corte di Giustizia dell´Unione per violazione della legislazione comunitaria sullo smaltimento e raccolta dei rifiuti due volte, nel 2007 e nel 2010. Missione d´inchiesta in Campania - Una delegazione della commissione petizioni, guidata da Judith A. Merkies (S&d, Nl) é stata in Campania fra il 28 e il 30 aprile per verificare led accuse e proteste contenute in 15 diverse petizioni presentate da cittadini. I deputati hanno cosi potuto incontrare gli autori delle petizioni, le aziende che amministrano le strutture per i rifiuti, le autorità responsabili locali, regionali e nazionali e esperti indipendenti.  
   
 

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