Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  ALZHEIMER: PIU´ CURE DOMICILIARI

 
   
  Milano, 4 ottobre 2010 - L´invecchiamento della popolazione è "una grande sfida per la nostra società" e richiede risposte sempre nuove e articolate, tenuto conto anche della crisi della famiglia, che spesso non è più in grado di prendersi cura delle persone anziane o malate. Per quanto riguarda in particolare le persone affette da Alzheimer, "alleggerire la pressione sulla residenzialità e potenziare le cure domiciliari e le strutture intermedie più ´leggere´ è una necessità e noi siamo impegnati su questo". E´ quanto ha detto l’ 1 ottobre l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia Giulio Boscagli nel suo intervento al convengo "Longevità e Alzheimer". L´incontro è stato organizzato dal settimanale Vita, in collaborazione con Regione Lombardia, in occasione della Giornata che l´Onu dedica alle persone anziane. In Lombardia ci sono oltre 115.000 malati di Alzheimer. Nelle 647 Rsa sono stati attivati 79 "nuclei Alzheimer" con complessivi 1.634 posti letto. L´impegno economico della Regione per questa specifica attività è di 31 milioni di euro all´anno. In tutte le Rsa ci sono comunque casi di persone affette da questa malattia. "La pressione sulle strutture residenziali per questo tipo di assistenza - ha aggiunto Boscagli - si attenua se ci sono altre soluzioni. E´ inevitabile dunque andare verso la domiciliarità e strutture più leggere, diversificando l´offerta di servizi". In Lombardia, ha ricordato Boscagli, ci sono 57.000 posti nelle Rsa, ma gli utenti ogni anno sono 78.000, il che significa che c´è un ricambio molto veloce (circa un terzo ogni anno), segno che il ricorso a queste strutture rappresenta probabilmente in molti casi la risorsa estrema. Riflettendo sulle modalità con cui viene fornita questa assistenza e sui protagonisti di questa azione (associazioni, enti, volontariato, ecc), Boscagli ha sottolineato come il "prendersi cura delle persone sia parte della dimensione vera dell´uomo". "Noi parliamo di sussidiarietà - ha aggiunto - perché in questo campo non c´è nulla da inventare, occorre solo prendere atto della realtà. Il nostro obiettivo è dare a queste presenze vive della società una veste istituzionale. E´ con questi soggetti che noi vogliamo costruire le nostre politiche".  
   
 

<<BACK