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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  TRENTO: PIANO OPERATIVO EWELFARE E POLITICHE PER LA FAMIGLIA

 
   
   Trento, 4 ottobre 2010 - Si intitola "Piano operativo eWelf@are e politiche per la famiglia" ed è il nuovo strumento a disposizione delle famiglie trentine per supportarle nel rapporto quotidiano con le nuove tecnologie e sotto il profilo dei servizi rivolti alla persona. Approvato dalla Giunta nella seduta odierna, su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, fa parte dei percorsi individuati dal "Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità" che l´esecutivo provinciale aveva approvato nel luglio del 2009 per innovare le politiche familiari e creare i presupposti per un territorio sensibile e amico della famiglia. Tre gli ambiti di intervento individuati: la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari; il rapporto famiglia-lavoro con le nuove tecnologie; l´alfabetizzazione digitale delle famiglie trentine. Il Piano operativo sarà presentato in anteprima a Trento il 7 ottobre, nell´ambito del secondo forum italiano di "Ambient Assisted Living", in programma dal 6 all´8 ottobre all´Fbk di Povo. L´idea alla base del Piano è quella di promuovere la modernizzazione e lo sviluppo sociale ed economico del territorio, mettendo a frutto le forti potenzialità e opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In Trentino, infatti, sono già operativi numerosi servizi: basti pensare alla cablatura del territorio con la fibra ottica attuata dall´amministrazione provinciale, ma anche alla Tv digitale, al contact center per l’erogazione di teleservizi socio-assistenziali, alle politiche di conciliazione fra lavoro e famiglia, oppure all´informatizzazione della scuola. In questo senso nel mese di maggio 2010 si è svolto a Trento un seminario di studio, dal titolo: "Nuove tecnologie e servizi per l´innovazione sociale", che ha coinvolto oltre 150 professionisti provenienti dal mondo della ricerca, dall´università, dalle istituzione e dalle imprese sociali e sanitarie. Nel corso del work shop è stata presentata l´esperienza trentina, ovvero 32 progettualità sviluppate dal 1990 ad oggi su tematiche di "Ambient Assisted Living", finalizzate a sviluppare tecnologie per utenti deboli all´interno delle abitazioni, ma anche per la cura della salute e per fornire servizi all´utenza domestica. Dal seminario e dagli oltre trenta progetti già intrapresi in Trentino, che hanno coinvolto attori diversi, si è passati all´elaborazione delle linee di indirizzo del "Piano operativo eWelf@are e politiche per la famiglia", suddiviso appunto in tre macro ambiti di intervento: la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari; il rapporto famiglia-lavoro con le nuove tecnologie; l’alfabetizzazione digitale. 1) Il macro ambito riguardante la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari dà applicazione alla legge provinciale n. 16/2010 di riforma del sistema sanitario. Due gli interventi previsti: a. I Punti Unici Provinciali di Accesso. Sintetizzano una sfida anche culturale rispetto all’evoluzione dei sistemi regionali di welfare e permettono di valorizzare gli investimenti di salute e benessere a partire dalle comunità locali. B. La seconda fase del Contact Centre. Nel corso del biennio 2008-2009, nell’ambito del Comprensorio “Bassa Valsugana e Tesino” è stato sperimento il progetto “Contact Centre” che ha visto la connessione delle abitazioni di dieci persone in carico al servizio sociale con una centrale tecnologica, tramite la quale poter erogare da remoto una serie di servizi a domicilio, rilevare situazioni di pericolo all’interno degli alloggi, fornire informazioni di vario genere all’utenza, in aggiunta ai servizi già attivi di telesoccorso e di telecontrollo. Il bagaglio di conoscenze acquisito grazie a questa prima fase, permette oggi di proseguire mettendo a disposizione questa tecnologia ad una massa significativa di utenti. 2) Famiglia, lavoro e le nuove tecnologie. Le politiche di conciliazione famiglia e lavoro rappresentano non solo una questione sociale ma anche un obiettivo di business, perché consentono di ottenere effetti positivi sulla qualità del clima organizzativo, sulle motivazioni dei lavoratori, sull’attrattività dell’azienda nel mercato del lavoro, sulla produttività degli individui, sui tassi di assenteismo e di turn-over. Se le tecnologie informatiche possono offrire un notevole supporto alle politiche per il benessere lavorativo, altri strumenti come il telelavoro o i telecentri possono eliminare alla radice gli ostacoli di spazio e di tempo, consentendo la diffusione sempre più ampia del lavoro on-line. 3) Il terzo ed ultimo ambito riguarda l’alfabetizzazione digitale che viene attuata su tre livelli: a. Competenze educative e Ict (Information and Communications Technology). Le nuove tecnologie consentono di usufruire di una serie di servizi offerti sia dalla Pubblica Amministrazione, sia dalle aziende private, ma Internet e cellulari permettono anche la possibilità di mantenere costantemente i contatti con persone vicine o lontane. Questi strumenti sono molto potenti e possono essere estremamente coinvolgenti, specialmente per i bambini e gli adolescenti che sono sempre più precocemente esperti nell´utilizzo delle nuove tecnologie, anche se non sufficientemente maturi per gestire i rischi cui potrebbero andare incontro. Le nuove generazioni utilizzano in maniera spinta le opportunità di essere in continuo collegamento attraverso modalità e strumenti offerti dalla telefonia mobile (sms, mms) e da Internet (e-mail, chat, social network), ma la tecnologia informatica divide le generazioni. B. Il gap generazionale e i rischi di internet. Sotto il profilo psicologico e sociale, i nuovi servizi di Internet hanno un’attrattiva notevole per gli adolescenti, perché permettono loro di fare esperimenti che hanno a che fare con lo sviluppo della propria identità e i rapporti sociali. Le nuove tecnologie pervadono la nostra esistenza e in particolar modo quella delle nuove generazioni, ma le famiglie hanno delle grosse difficoltà nel capire come gestire il rapporto dei figli con le nuove tecnologie: il genitore di oggi è cresciuto con la radio e la Tv e riesce abbastanza bene a gestire questi strumenti, sia perché esiste ormai un´esperienza consolidata, sia perché nel corso degli anni sono state definiti dei precisi codici di regolamentazione. C. Il digital divide per gli anziani. Sotto l’effetto congiunto di un tasso di natalità ridotto e di una maggiore longevità le nostre società stanno invecchiando. Da diverse indagini statistiche emerge come il problema dell’analfabetismo digitale sia particolarmente diffuso tra le persone anziane. Eppure l´e-inclusion per gli anziani significa, in primo luogo, minore solitudine ed in secondo luogo accesso a servizi pubblici o privati molto utili e a volte fondamentali in caso di impedimenti fisici. Un aspetto che può fare la differenza nel favorire o meno l’utilizzo del web da parte degli anziani è l’accessibilità; purtroppo queste tecnologie sono studiate di norma solo per un’utenza giovane. Per tali motivi è prevista la diffusione di software gratuiti specifici per le esigenze degli anziani, che rendano l’approccio alle nuove tecnologie più “user-friendly”, la realizzazione di percorsi formativi, già sperimentati in altre realtà, nei quali dei ragazzi svolgano volontariamente attività di tutoraggio in aula e l’uso di guide semplici e facili. Il Piano operativo nelle sue linee guida sarà presentato nell´ambito del secondo Forum italiano di "Ambient Assisted Living", nell´appuntamento in programma il 7 ottobre dalle 16.30 alle 18, all´Fbk di Povo. Il Forum, promosso dall´associazione omonima della quale fa parte la Provincia autonoma di Trento, ha lo scopo di approfondire e diffondere la sensibilità per le tematiche dell’Ambient Assisted Living, viste appunto come approccio innovativo e integrato volto a rispondere alle sfide socio-economiche dovute all´invecchiamento della popolazione.  
   
 

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