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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  RESPIRO (BREATH) ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE A VICENZA IN QUATTRO SPAZI DELLA CITTÀ PER UNA MOSTRA DI ART FOR THE WORLD EUROPA

 
   
  Vicenza, 4 ottobre 2010 - Esposta anche una selezione di billboards della Collezione Zambon Respiro (Breath) Ma anche: anima, apnea, arresto, blocco, calma, fiato, fremito, fruscio, gemito, inspirazione, interruzione, ossigeno, pace, palpito, pausa, pneuma, quiete, rifugio, rilassamento, rumore, silenzio, soffio, sollievo, sonno, sospensione, sospiro, sosta, sussurro, tranquillità, tregua, vento, vita… Una mostra a cura di Adelina von Fürstenberg, e organizzata da Art for The World Europa, per la Fondazione Zoé, Vicenza. Con video/audio installazioni degli artisti Vito Acconci, Sheba Chhachhi, Masbedo, Nikos Navridis, Farid Rahimi e billboards (cartelloni) della collezione Zambon Group, creati per la mostra The Edge of Awareness,1998-1999, dagli artisti Stefano Arienti, Willie Bester, Silvie Defraoui, Alfredo Jaar, Matt Mullican, Robert Rauschenberg, Miguel Angel Rios, Sophie Ristelhueber, Teresa Serrano, Pat Steir. Vicenza, 8 ottobre – 21 novembre 2010 Negli spazi della Fondazione Zoé, Loggia del Capitaniato, Teatro Comunale e Spazio Monotono. Con la mostra Respiro (Breath), Zambon Group ripropone il dialogo sul tema della salute e dell’arte iniziato nel 1998 quando, in occasione del 50° anniversario dell’Organizzazione Mondiale della Salute, sostenne The Edge of Awareness, un’ampia mostra itinerante a cura di Adelina von Fürstenberg, organizzata da Art for The World, secondo tematiche legate alla salute fisica e mentale, e con grandi installazioni di oltre quaranta artisti internazionali, da Sol Lewitt a Nari Ward, da Robert Rauschenberg a Chen Zen. Presentata con successo in quattro continenti, The Edge of Awareness venne esposta, tra il 1998 e il 1999, presso l’Oms di Ginevra, il Palazzo di Vetro dell’Onu e al P.s.1 di New York, il Sesc Pompeia di San Paolo, Brasile, la Lalit Kala Akademi di Nuova Delhi, e il Palazzo della Triennale di Milano. La Mostra Per la seconda edizione di Vivere Sani, Vivere Bene Vicenza 2010 – quattro giorni di eventi e conferenze sul tema della salute organizzata dalla Fondazione Zoé, cui fa capo Zambon Group – la mostra Respiro (Breath) investe i luoghi della manifestazione con una serie di opere che affrontano, sotto diversi punti di vista, la tematica del respiro e della salute in generale. Proponendosi come un itinerario di installazioni artistiche in diversi spazi della città di Vicenza - la sede della Fondazione Zoé a Palazzo Bissari, la Loggia del Capitaniato, il foyer del Teatro Comunale e lo Spazio Monotono – insieme a una selezione di billboards (cartelloni) della Collezione Zambon Group, la mostra prevede video ed audio installazioni che sviluppano tematiche legate alla respirazione, all’apnea e all’immersione. Tra le opere presentate presso lo Spazio Monotono, la video installazione di Nikos Navridis può essere interpretata come una grande “scultura che respira”, un intervento che mira a dare forma all’invisibile. Attraverso la visualizzazione del processo del respiro e del suo ritmo, l’artista pone l’accento sulle possibili forme che possono scaturire da questa attività basica, comune a tutti gli esseri umani. Nel secondo lavoro Difficult Breaths (2004) l’artista ha voluto trasformare i respiri in una forma di indice, un modo per misurare il mondo, lavorando con gruppi di persone che usano il respiro nel loro lavoro. Nel secondo lavoro Difficult Breaths (2004) l’artista ha voluto trasformare i respiri in una forma di indice, un modo per misurare il mondo, lavorando con gruppi di persone che usano il respiro nel loro lavoro. Il video The Water Diviner (2008) di Sheba Chhachhi mostra un elefante – icona della cultura indiana nella quale è radicato il lavoro dell’artista – immerso nell’acqua, in apnea. Le immagini fluttuanti trasmettono l’eleganza dell’animale, ma anche tutta la sua fragilità. L’artista ha presentato per la prima volta il suo lavoro in Italia in occasione della mostra Urban Manners organizzata da Art for The World nel 2007 e ospitata negli spazi dell’Hangar Bicocca a Milano. I Masbedo (Jacopo Bedogni e Nicolò Massazza) presentano il cortometraggio Distante un padre, parte del film collettivo Then and Now Beyond Borders and Differences, prodotto da Art for The World nel maggio 2010. I registi e videoartisti trasformano qui il dramma di un sommozzatore in apnea in una riflessione sui delicati equilibri fra la vita, la morte e oltre. Farid Rahimi presenta il video Untitled Movie (2001-2009), una sequenza di paesaggi di montagna ripresi con una telecamera "basculante" che oscilla seguendo il ritmo del respiro dell’artista. L´orizzonte, reso mobile dall’attività respiratoria, rappresenta lo spostamento della prospettiva, l’alternativa: una metafora artistica dell´orizzonte interiore. E’ inoltre presente nella mostra l’installazione sonora Running Tape, lavoro storico di Vito Acconci realizzato nel 1969 a New York come parte della serie dei “tape situation”. Questo lavoro registra i passi, le parole e il fiato dell’artista durante una corsa a Central Park.  
   
 

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