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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  REGIONE BASILICATA -ENI/SHELL, OK OSSERVATORIO AMBIENTE E FONDI FORESTE “OLTRE 5 MILIONI DI EURO SUBITO DISPONIBILI PER LE ATTIVITÀ FORESTALI. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SU IDROCARBURI E NON SOLO MISURANDO LE VARIAZIONI”

 
   
  Potenza, 4 ottobre 2010 - Recupero dei fondi destinati a misure non attuate nelle passate annualità per impiegarli già nel piano di forestazione 2010 e avvio dell’osservatorio ambientale sulla Basilicata con l’inizio del 2011, per integrarlo nel sistema di monitoraggio ambientale sulle estrazioni. Sono queste i due positivi risultati a cui è giunto il Comitato paritetico sull’accordo sulle estrazioni in Val d’Agri tra Regione Basilicata ed Eni/shell, presieduto da Angelo Raffaele Rinaldi, capo di gabinetto del Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo. La Basilicata ha infatti chiesto e ottenuto che oltre 5 milioni di euro che, negli anni passati, in virtù dell’accordo, dovevano essere destinati ad alcuni interventi che ancora non sono partiti fossero spostati sulle attività di forestazione. In questo modo, non solo sarà possibile procedere ad una compensazione ambientale tutta “verde”, con un incremento di superficie boscata, ma si darà anche continuità lavorativa ai circa 5mila addetti del settore. Il trasferimento, infatti, sarà reso immediatamente operativo (e in questo gli esponenti delle compagnie presenti al tavolo hanno assunto un impegno vincolante), anche in attesa che si perfezionino i passaggi formali, consentendo l’impegno delle somme già sul programma di forestazione dell’anno in corso. Partono da subito anche le operazioni per far avviare, già da gennaio del 2011, l’attività dell’osservatorio ambientale che si inserirà nell’ambito delle attività di monitoraggio sulle estrazioni per poi poter fruire di apposite fonti di finanziamento (previste sempre nell’accordo) che ne renderanno più stabile l’attività consentendo una programmazione di lungo termine delle attività. L’osservatorio, che dovrà nel tempo estendere le proprie competenze anche oltre le sole questioni legate alle estrazioni di idrocarburi, partirà proprio dall’esame della situazione esistente, raccogliendo i dati già disponibili e provvedendo a rilevarne di nuovi, con particolare attenzione alle zone di “bianco”, vale a dire quelle in cui non ci sono attività estrattive in corso ma saranno avviate a breve, al fine di poter poi rilevare le eventuali variazioni. Il progetto, messo a punto dal direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Donato Viggiano, prevede investimenti tanto in infrastrutture tecnologiche, con un forte potenziamento della rete di rilevamento dei dati, quanto sulle professionalità, con il coinvolgimento di un numero di ricercatori che nel tempo potrà essere incrementato.  
   
 

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