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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  MESSINA: LOMBARDO,"37 CANTIERI AVVIATI MA DA STATO SOLO 10% FONDI"

 
   
  Palermo, 4 ottobre 2010 - Trentacinque interventi giaŽ in fase di completamento; venticinque giaŽ appaltati. A un anno dalle frane che hanno devastato la frazione messinese di Giampilieri e i territori dei comuni di Scaletta Zanclea e di Itala, causando trentasette morti e danni per centinaia di milioni di euro, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ed il dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile, Pietro Lo Monaco, ha fatto un primo bilancio delle opere realizzate sotto il coordinamento della struttura commissariale istituita con lŽordinanza della Presidenza del consiglio dei ministri 3815/09. Tecnici e mezzi della Protezione civile regionale, del Genio civile di Messina, di Provincia e Comune, delle Ferrovie dello Stato e del Consorzio autostrade siciliane, stanno operando a partire dalla messa in sicurezza dei costoni rocciosi e dei versanti delle colline che il primo ottobre dellŽanno scorso, a causa delle forti piogge (piuŽ di 220 millimetri in meno di cinque ore, quanto ne cade normalmente in due mesi) si sciolsero in fiumi di fango che invasero i centri abitati, le strade e la ferrovia, distruggendo decine di abitazioni e seminando la morte. In un anno, sono stati spesi i 139 milioni disponibili, erogati dal Ministero dellŽAmbiente (20 milioni), dal Fondo Protezione civile (30 milioni) e dalla Regione con i fondi Fas 2007/2013 (65 milioni), oltre quelli ottenuti attraverso lŽAccordo di programma quadro (24 milioni). Il fabbisogno stimato per il ritorno alla normalitaŽ, con la costruzione di alloggi, le opere di urbanizzazione e il rimborso alle popolazioni e alle attivitaŽ produttive, eŽ, peroŽ, di 320 milioni. AllŽappello mancano quindi 181 milioni. "La Regione - ha detto il presidente Lombardo, che l’ 1 ottobre è satato a Giampilieri per commemorare le trentasette vittime - ha anticipato almeno la metaŽ dei fondi fin qui spesi, attingendo ai Fas e ai fondi della Protezione civile anche se non sono stati ancora firmati i decreti di attribuzione. Abbiamo ricevuto appena una sessantina di milioni. EŽ giusto che lo Stato si impegni e faccia la sua parte. Andremo comunque avanti con i lavori e non ci fermeremo per mancanza di fondi. Tra le risorse che servono, ci sono quelle per i vigili del fuoco, che hanno fatto un lavoro encomiabile, li pagheremo noi e pagheremo anche le ore di straordinario. Abbiamo ritenuto prioritarie, in questa prima fase le opere di messa in sicurezza ed a quelle abbiamo destinato le risorse disponibili". "Parecchio resta da fare - ha spiegato il dirigente della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco - peroŽ parecchio eŽ stato giaŽ cantierato. In questi giorni partiranno altri cantieri importanti per mettere in sicurezza e rifunzionalizzare il territorio e dare uno sbocco allŽacqua che scende dalle montagne. Nella seconda fase passeremo ai rimborsi alle persone che hanno perso la casa, alla ricostruzione degli alloggi per le persone meno abbienti che anche con i rimborsi non ce la farebbero ad avere una nuova casa e metteremo tutti nelle condizioni di ricostruire la propria casa nel contesto urbano e non fuori dalle citta. Abbiamo scelto questa strada, anzicheŽ realizzare una new town per recuperare il tessuto urbano esistente".  
   
 

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