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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2010
 
   
  DA REGIONE UMBRIA 9OOMILA EURO PER INCREMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA “PORTA A PORTA”

 
   
   Perugia, 4 ottobre 2010 – Estendere la raccolta differenziata “porta a porta” che, in attuazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, entro il 2012 dovrà raggiungere l’80 per cento degli abitanti dell’Umbria. Con questo obiettivo la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, ha assegnato 900mila euro ai quattro “Ati” (Ambiti territoriali integrati) che nel 2010 hanno iniziato a conferire i rifiuti prodotti nel territorio di competenza con la nuova modalità di raccolta. “Il sistema ‘porta a porta’ - ha sottolineato Rometti - come dimostrano i risultati delle esperienze già in atto, determina un forte incremento della percentuale di raccolta differenziata nelle aree raggiunte dal servizio. Un modello che si sta sviluppando su tutto il territorio regionale e che vogliamo incrementare, sostenendo l’impegno degli enti e dei cittadini. La raccolta differenziata – ha aggiunto - ha immediati benefici per la comunità dal punto di vista ambientale ed economico. Si riduce, infatti, la quantità di materiali che confluiscono in discarica e si risparmiano materia prima ed energia”. A sostegno della riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata domiciliare, con il Programma triennale 2009 – 2011, la Regione ha destinato a favore degli “Ati” la cifra complessiva di 2 milioni e 780mila euro. Nel ripartire la somma di 900mila euro per l’annualità 2010, la Giunta regionale ha tenuto conto non solo del numero degli abitanti nel territorio di competenza, ma anche della “copertura” del servizio di raccolta domiciliare che si intende realizzare. Nell’ati 1 la riorganizzazione ha già portato ad alcuni risultati significativi nel corso del 2009: su base annuale l’intero comune di Gubbio ha superato il 50% (raggiungendo, con un anno di anticipo, l’obbiettivo della normativa statale e regionale previsto per il 2010) mentre il comune di Città di Castello ha praticamente raddoppiato il proprio livello di raccolta differenziata, sebbene la riorganizzazione sia stata operativa solo nella seconda metà dell’anno e non abbia, per ora, riguardato l’intero territorio comunale. L’intero “Ati” ha registrato, nel 2009, un incremento superiore al 4 per cento, oltre tutto in presenza di una significativa riduzione (-4,5%) della quantità di rifiuti complessivamente prodotti. Già al termine del 2009 la riorganizzazione del servizio era attiva su circa la metà della popolazione residente e l’estensione prevista nel 2010 riguarda un ulteriore 15% della popolazione. Nell’ati 2, al termine del 2009, il servizio domiciliare era attivo nell’intero comune di Marsciano, su buona parte del comune di Corciano e dell’area del Trasimeno, oltre che in altre zone demograficamente meno significative (tra cui alcune frazioni nell’area nord del comune di Perugia), per un totale di circa 82.000 abitanti (circa il 20% del totale). Nel 2010 è prevista l’estensione del servizio fino a raggiungere circa il 40% della popolazione complessiva dell’Ati. Nell’ati 3, il Programma prevede l’estensione del servizio domiciliare su una copertura molto vicina all’obiettivo del 79% della popolazione residente previsto dal Piano regionale. Buona parte dell’estensione è prevista nel 2011. Attualmente il servizio domiciliare è attivo per circa il 30% della popolazione residente nei comuni di Foligno e Spoleto. Nell’ati 4, il servizio domiciliare è, allo stato attuale, attivo solo sul 15% della popolazione e nel 2010 è stata programmata l’estensione in soli due comuni, per un totale di 3500 abitanti residenti. Complessivamente, nel corso del 2010, saranno oltre 116mila gli umbri a cui verrà esteso il servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, oltre 70mila dei quali nel territorio di competenza dell’Ati 2. Le risorse stanziate dalla Regione saranno, pertanto, così ripartite: 185371 euro all’Ati 1; 550116 euro all’Ati 2; 137352 euro all’Ati 3 e 27160 euro all’Ati 4.  
   
 

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