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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2010
 
   
  ´ACQUA A KM ZERO´: PROMUOVERE E CONSOLIDARE L´IDEA DI ACQUA BENE PUBBLICO, CAMBIARE GLI STILI DI VITA MA ANCHE FARE SCELTE POLITICHE IMPORTANTI

 
   
  Firenze, 11 ottobre 2010 - «L´acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere. Dobbiamo diffondere e consolidare questa cultura e spingere la gente, attraverso il buon esempio di chi governa ma anche attraverso scelte politiche importanti, a cambiare il proprio stile di vita». Enrico Rossi ha partecipato stamattina all´inaugurazione del nuovo fontanello che Publiacqua ha installato in piazza Bartali, davanti al centro commerciale Coop di Gavinana, a Firenze. É stata anche l´occasione per lanciare la campagna ´Acqua a km zero´, ideata da Unicoop (con la collaborazione di Publiacqua) per promuovere il consumo dell´acqua del rubinetto o, se proprio non si può fare a meno di comprare quella in bottiglia, scegliere quella che fa meno strada per arrivare negli scaffali dei punti vendita. Ma anche per individuare un nuovo modo non solo di consumo dell´acqua ma di gestione. «É un´iniziativa – ha aggiunto Rossi - che apprezzo moltissimo perchè va in controtendenza. Dirà qualcuno: dov´è il trucco, perchè una catena della grande distribuzione, che guadagna molto dalla vendita dell´acqua minerale, lancia questa proposta? Secondo me è il segnale evidente che anche i grandi colossi del commercio al dettaglio hanno capito che è arrivato il momento di cambiare e di andare incontro alle esigenze dei cittadini consumatori. Dimostrando in questo modo grande intelligenza». Rimettere al centro la persona ed il bene pubblico è un imperativo non soltanto per Stato ed istituzioni ma anche per i soggetti economici. «In altri Paesi – ha sottolineato Rossi - questo ´cambio´ è già cominciato, adesso tocca anche a noi dare il buon esempio affinchè la gente capisca che è da questo ´cambio´ che dipende il futuro dei nostri figli. La Tosc ana viene spesso indicata come un modello di virtù in molti campi, un po´ meno per quanto riguarda il consumo di acqua minerale. Dobbiamo modificare i nostri comportamenti, è indispensabile. D´ora in poi anche in Regione l´acqua del rubinetto sostituirà quella minerale». Un passo come questo deve essere accompagnato anche da scelte politiche adeguate. «Il buon esempio è essenziale – ha proseguito Rossi - ma questo va accompagnato da precise scelte da parte di chi governa. Anzitutto continuare a pensare all´acqua come bene pubblico, e su questo investire. In Toscana circa il 60% dell´acqua è in mano pubblica e se vogliamo stimolare il cambiamento dello stile di consumo è necessario che anche l´acqua che esce dal rubinetto di casa sia di qualità». É stato fatto molto in questo senso ma ancora non basta». Viene investito molto dalle aziende pubbliche per rinnovare tubature e acquedotti ha proseguito il presidente - ma anche su questo versante bisognerà pensare di fare ancora di più. Pensate che circa il 30% di tutta la nostra acqua si disperde nel terreno, segno che le strutture hanno bisogno di essere rimodernate e adeguate. E non dimentichiamo infine i cambiamenti climatici che ancora oggi, e siamo nel 2010, possono mettere in difficoltà ampie zone della Toscana a causa di periodi di siccità. Dobbiamo guardare al futuro in maniera diversa, rimettere in discussione certe scelte e preparsi a prenderne di importanti». Come ad esempio una riorganizzazione degli organismi che si occupano della gestione dell´acqua». Nell´ultimo Dpef presentato in Consiglio regionale – ha concluso Rossi - abbiamo proposto la nomina di un unico commissario dei 6 Ato che avrà il compito di promuovere l´aggregazione delle società pubbliche che gestiscono l´acqua».  
   
 

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