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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2010
 
   
  IN TOSCANA DETENUTI TOSSICODIPENDENTI IN COMUNITÀ TERAPEUTICA

 
   
  Firenze, 11 ottobre 2010 - I detenuti tossico/alcoldipendenti potranno curarsi in comunità teapeutica. Lo stabilisce una delibera portata in giunta dall´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, che fissa anche l´importo da distribuire alle Asl toscane: 350.000 euro per il 2010. L´opportunità riguarda quei detenuti che possono usufruire di misure alternative alla detenzione. Nell´ambito del progressivo trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie penitenziarie, la Regione ha ritenuto opportuno che anche i detenuti tossico e alcoldipendenti potessero usufruire dei percorsi riabilitativi nelle comunità terapeutiche. Le comunità terapeutiche che operano sul territorio toscano sono 63, e tutte - sia quelle a gestione pubblica che del privato sociale - sono risultate idonee a ospitare soggetti con misure alternative, in quanto in possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e funzionali. Sui circa 4.000 detenuti presenti nelle carceri toscane, si stima che quasi un terzo, circa 1.300, siano tossico o alcoldipendenti. Fra le sostanze utilizzate, la cocaina occupa il primo posto (43,7%), seguita da eroina (41,5%) e cannabis (12,7%). «Mi sembra un segno di grande civiltà garantire ai detenuti la stessa dignità e tutela della salute che viene garantita ai cittadini liberi - commenta l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Negli ultimi tempi, molte sono state le iniziative messe in atto dalla Regione per migliorare la salute dei detenuti: penso alla distribuzione di materassi nuovi in tutti gli istituti di pena, o alla diffusione di kit per l´igiene personale. Consentire ai detenuti di intraprendere un percorso di recupero e riabilitazione nelle comunità terapeutiche è un passo ulteriore nella direzione della tutela della loro salute». Nella delibera si stabilisce che il percorso di presa in carico dei detenuti tossico-alcoldipendenti dovrà essere equiparato in tutto e per tutto a quello delle persone tossico-alcoldipendenti in libertà; che dovrà esserci un´interazione tra Asl, Sert (i Servizi per le tossicodipendenze), Comunità terapeutiche, Prap (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria) toscano e magistratura di sorveglianza, per definire percorsi assistenziali e procedure idonee per i detenuti tossico-alcoldipendenti sottoposti a misure alternative alla detenzione, qualora vogliano intraprendere programmi di recupero. E si incarica il Comitato Regionale di Coordinamento sulle Dipendenze di definire, di concerto con il Prap e la magistratura di sorveglianza, una proposta di percorso assistenziale. In tema di tossicodipenze, si chiude oggi a Montecatini il convegno del Ceart (Coordinamento Enti Ausiliari della Regione Toscana), momento di verifica e confronto sull´andamento del settore tossicodipendenze nel corso dell´ultimo anno, e di formazione e riflessione per tutti gli operatori.  
   
 

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