Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2010
 
   
  MILANO, CENTRO PER L’AUTISMO. MORATTI E LANDI: “UN SOSTEGNO CONCRETO PER LE FAMIGLIE, SARÀ UN POLO D’AVANGUARDIA DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

 
   
  Milano, 11 ottobre 2010 - “Oggi il sistema sanitario milanese si arricchisce di un nuovo immobile che sarà destinato alla cura dell’autismo. Un risultato raggiunto grazie all’impegno congiunto del Comune di Milano, dell’Azienda Ospedaliera San Paolo e dall’associazione Onlus Koala, Una struttura capace di riunire eccellenze diverse, quella scientifica, urbanistica, dei centri di ricerca, delle associazioni, dei medici, dei volontari e delle famiglie. Una rete che farà di questo Centro, già polo d’avanguardia del sistema sanitario lombardo, il punto di riferimento nazionale per l’autismo”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta alla consegna dell’immobile della nuova sede del Centro per l’Autismo e i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo dell’Azienda Ospedaliera San Paolo. Tra i presenti alla cerimonia l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, il presidente dell’associazione Koala Cesare Reale, il direttore generale dell’ospedale San Paolo Giuseppe Catarisano e il direttore della Clinica di Neuropsichiatria Infantile del nosocomio milanese Carlo Lenti. “Con la nuova sede di Via Ovada – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti – il Centro sarà in grado di accogliere più bambini e più famiglie. Un nuovo spazio, concesso dal Comune all’interno del progetto urbanistico ‘Abitare a Milano’, strutturato secondo le più moderne concezioni assistenziali e pensato su misura dei più piccoli, con un giardino, aree gioco e piste ciclabili accanto agli spazi terapeutici. Un intervento innovativo che regala alla città un nuovo parco pubblico, di circa 10mila metri quadrati, collegando i quartieri della Barona e di Sant’ambrogio. Un progetto nato per promuovere la qualità dell’ambiente, aumentare gli spazi verdi e che, da oggi, potrà vantare anche un nuovo polo scientifico di eccellenza che darà maggior respiro sia all’attività di cura dei pazienti sia a quella di ricerca”. Attualmente il Centro per l’Autismo di Via Vallarsa ha in carico 80 bambini e ragazzi di età compresa, tra i 2 anni e mezzo e i 18 anni e, ogni anno, sono circa 40 le nuove famiglie che chiedono di essere seguite. Grazie alla nuova struttura di Via Ovada, si prevede di incrementare di circa il 30% il numero di pazienti che potranno essere accolti. “Questa nuovo Centro – ha concluso il Sindaco – rappresenta un aiuto concreto per le famiglie che, qui, potranno trovare il sostegno di cui hanno bisogno grazie al supporto di équipe multidisciplinari”. “L’immobile che abbiamo consegnato oggi- ha dichiarato l’assessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna-, destinato ad ospitare un centro d’eccellenza, ci vede protagonisti, insieme all’Ospedale San Paolo e all’Associazione Koala, di una inedita partnership tra pubblico e privato che ha lo scopo di fornire risposte adeguate ai ragazzi ed alle loro famiglie che convivono con il grosso problema dell’’autismo Una patologia in forte crescita che presenta urgenti necessità di intervento. Oggi la diagnosi di autismo fortunatamente è precoce, e molto più precisa, di quanto non accadesse fino a qualche anno fa. L’epidemiologia purtroppo è, invece, ancora frammentaria per Milano: conta 1 bambino affetto da autismo ogni 150 nati. Questi dati ci impongono una forte presa di coscienza ed un altrettanto forte slancio progettuale: si stima, infatti, che nella nostra città gli autistici fra i 0 ed i 18 anni possano essere non meno di 1.100”. “E sono le famiglie - ha sottolineato l’assessore Landi Di Chiavenna- a portare il peso più oneroso, dal punto di vista psicologico e sociale, dell’accudimento del ragazzo autistico. La famiglia si sente a sua volta tagliata fuori dalla “normalità”, chiusa in una dimensione di sofferenza che disorienta ancora di più di fronte alla implacabilità della diagnosi, ed alla purtroppo frequente vaghezza sugli interventi terapeutici, dalla mancanza negli ospedali di personale specializzato dedicato a questa malattia.. E’ su questo senso di marginalizzazione, di respingimento emotivo e sociale che abbiamo pensato di costruire una risposta davvero concreta, seriamente efficace con ricadute positive nell’immediato presente”.  
   
 

<<BACK