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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2010
 
   
  DELEGAZIONE BAVARESE VISITA PORTO MONFALCONE

 
   
   Monfalcone, 11 ottobre 2010 - La possibilità di intercettare i traffici dell´Europa centrale, e in particolare proprio quelli della Baviera, rappresenta una delle chiavi di volta del progetto Unicredit di potenziamento della portualità del Friuli Venezia Giulia. Lo ha confermato l´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, accogliendo il 7 ottobre al porto di Monfalcone la delegazione economico-istutuzionale bavarese in visita in questi giorni in regione, guidata dal viceministro ai Trasporti Katja Hessel. A illustrare gli investimenti previsti a Monfalcone da Unicredit è stato il presidente della Camera di commercio e dell´Azienda speciale per il porto Emilio Sgarlata, assieme al professor Giacomo Borruso, dell´Università di Trieste, che ha seguito il progetto sin dalla sua fase di gestazione. All´incontro erano presenti anche il sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto e il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, che hanno sottolineato il pieno appoggio e l´unità di tutte le istituzioni e le forze economiche dell´Isontino sul piano elaborato dalla banca. Nel decennio che va dal 1999 al 2008, prima quindi della crisi, il porto di Monfalcone - che è lo scalo più a Nord di tutto il Mediterraneo - ha avuto una crescita costante, nell´ordine del 50 per cento complessivamente, raggiungendo i 4,5 milioni di tonnellate di merci manipolate, con una specializzazione nelle merci varie. È in fase di realizzazione il progetto ´´Autostrade del mare´´, per poter sviluppare il traffico di traghetti con il Sud Italia e, in prospettiva, con la Grecia e la Turchia. Le strutture portuali dell´´´Autostrada´´ saranno completate, è stato detto, tra la fine del 2011 e l´inizio dell´anno successivo. Con il progetto Unicredit sono previsti solo a Monfalcone investimenti privati di 424 milioni di euro, in modo da sviluppare le potenzialità dello scalo anche nel settore dei container, per arrivare a 3 milioni di Teu all´anno. Sono in programma la costruzione di un nuovo terminal con una superficie di 750 mila metri quadrati e uno sviluppo di 1.500 metri delle banchine, oltre ad un approfondimento del canale di accesso a 15 metri. Si aggiungono poi 210 milioni di investimenti pubblici per migliorare ulteriormente i collegamenti stradali e soprattutto ferroviari, già oggi molto favorevoli, visto che il 70 per cento delle merci viene inoltrato attualmente via treno. L´interesse della Baviera per i porti situati a Sud, in alternativa agli scali anseatici, è stato confermato dal viceministro Katja Hessel; una scelta che permetterebbe di risparmiare sia i tempi di trasporto via terra delle merci fino alle banchine, sia soprattutto i giorni di navigazione. Molto approfondita è stata la discussione che si è sviluppata al termine della presentazione, con numerose e puntali domande da parte degli ospiti della Baviera, interessati anche ad approfondire le potenzialità attuali dei porti di Monfalcone e Trieste, oltre che gli sviluppi futuri resi possibili grazie al progetto Unicredit. Ciò ha consentito all´assessore regionale Riccardi di precisare che la parte italiana del Corridoio europeo Adriatico-baltico è di fatto quasi completa, grazie alla linea ferroviaria Pontebbana, in grado già oggi di sostenere un considerevole aumento del traffico merci.  
   
 

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