Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 12 Ottobre 2010
 
   
  L’INTERVENTO PRECOCE NEL DISAGIO GIOVANILE. L’IMPORTANZA DI SERVIZI CHE SAPPIANO OFFRIRE AI GIOVANI SPAZI DI ACCOGLIENZA E RISPOSTA ADEGUATI A LORO, ACCESSIBILI E NON STIGMATIZZANTI

 
   
  Milano, 12 ottobre 2010 - Alcune manifestazioni di disagio nei giovani non vengono riconosciute, perché sintomi e segni sono associati a “momenti passeggeri”, confusi con quelli delle “crisi adolescenziali e giovanili” o minimizzati nella speranza che “tutto passi con il tempo”. Ora sappiamo con certezza che anche una situazione di disagio “generico” richiede particolare attenzione e una valutazione accurata per consentire un intervento adeguato ed efficace prima che il disturbo si accentui o si stabilizzi con una progressiva compromissione del progetto di vita della persona. Segnali di rischio I disturbi psicotici esordiscono per lo più in età giovanile; tuttavia i sintomi specifici, caratterizzati da un deficit o da una distorsione nella valutazione della realtà (come deliri e allucinazioni), raramente compaiono all’improvviso; nella maggior parte dei casi, si possono osservare cambiamenti e segni di disagio già 2-4 anni prima dell’esordio vero e proprio. I segnali di rischio più frequenti sono: - riduzione dell’attenzione e della concentrazione - decadimento del funzionamento di ruolo (ad es. Problemi scolastici o sul lavoro) - ritiro sociale - disturbi del sonno - irritabilità - sospettosità - ansia - depressione Vi è, dunque, un lungo periodo di tempo caratterizzato da una sintomatologia ancora fluida, in cui è possibile intervenire offrendo al giovane e ai suoi famigliari, attraverso interventi psicoterapici, psicoeducazionali e di supporto al ruolo sociale, l’opportunità di “rafforzarsi”, prevenendo così un disagio più grave. Anche nel caso in cui il primo episodio psicotico si sia già manifestato, la sua chiara individuazione in termini diagnostici e il tempestivo accesso a trattamenti multicomponenziali possono ridurre l’impatto psicosociale del disturbo e migliorarne in modo significativo la prognosi a lungo termine: l’arco di tre-cinque anni dopo la remissione dalla fase acuta, definisce un “periodo critico” in cui la persona è ancora ad alta vulnerabilità ma la malattia è ancora plastica e sensibile al trattamento. Diventa indispensabile rendere disponibili e mettere in atto strategie d’intervento specifiche e integrate, con obiettivi quali la riduzione dei sintomi e il consolidamento della remissione, l’attenuazione degli eventi stressanti, la progressione del progetto di vita. Una possibile risposta: il Programma 2000 (Programma di individuazione intervento precoce nelle psicosi) del Dipartimento di Salute Mentale dell’A.o. Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano. Il Programma 2000 è il primo programma italiano d’individuazione e trattamento precoce di giovani ad alto rischio o all’esordio psicotico. E’ attivo dal 1999 nel Dipartimento di Salute Mentale dell’A. O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda. L’obiettivo primario è offrire ai giovani tutte le opportunità terapeutiche e preventive più aggiornate atte ritardare l’insorgenza del disturbo, trattare i sintomi emersi, ridurre le ricadute e contrastare la conseguente disabilità: * intervenendo tempestivamente, individuando le situazioni di rischio o al primo episodio psicotico, motivando al trattamento pazienti e familiari * migliorando l’esito del trattamento a lungo temine attraverso il fronteggiamento dei sintomi ed il mantenimento e/o miglioramento del funzionamento sociale * diffondendo l’interesse per gli approcci preventivi nel campo della salute mentale Il programma si rivolge a giovani tra i 17 e 30 anni, al primo episodio psicotico, ma la presa in carico viene effettuata anche per i soggetti considerati ad alto rischio di sviluppare il disturbo. Il Programma 2000 ha sede in una struttura ubicata in un parco cittadino, in un ambiente amichevole e non stigmatizzante, non a contatto con persone in fase avanzata di malattia: questo consente di ridurre la paura dello stigma, migliorando la motivazione e la partecipazione al trattamento. L’équipe è composta da psicologi psicoterapeuti, educatori, psichiatri, volontari e tirocinanti. La segnalazione di un caso ( proveniente da altre strutture del Dsm o da Famiglia, Scuola, Mmg, Neuropsichiatria, Associazioni ecc.), è seguita da una approfondita valutazione, che coinvolge da subito la famiglia e che viene immediatamente attivata ( 3-4 giorni) e si completa al massimo entro due settimane. L’eventuale presa in carico si articola nella combinazione di colloqui psichiatrici, trattamento farmacologico, psicoterapia cognitivo-comportamentale, attività di gruppo (gestione dell’ansia, competenza sociale e problem solving), supporto sociale volto a sostenere o rinforzare il funzionamento sociale (scuola, lavoro, tempo libero), supporto e guida per le famiglie, corsi di computer e di lingua inglese, laboratorio musicale e multimediale, che consentono di personalizzare il trattamento sulla base dei bisogni del giovane e della sua famiglia.  
   
 

<<BACK