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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Ottobre 2010
 
   
  A PALERMO GIORNATA DI STUDIO SULLA MEDICINA DEL DOLORE: AMPIO PROGRAMMA NAZIONALE DI FORMAZIONE PER AFFRONTARE CON APPROPRIATEZZA IL DOLORE SI STIMA SIANO OLTRE 130.000 I MALATI CON DOLORE A PALERMO E QUASI 900 MILA IN SICILIA

 
   
  Milano, 7 ottobre 2010 – Palermo è stata scelta per ospitare il corso di formazione, che si èì’ tenuto sabato 9 ottobre 2010 presso il Nh Jolly Hotel Foro Italico e che hai coinvolto molti specialisti della Regione che si occupano di trattamento del dolore: scelta che mette in luce la particolare attenzione e competenza che la Regione Sicilia e alcune delle sue strutture sanitarie hanno maturato sulla terapia del dolore. Sono 36, su tutto il territorio nazionale da nord a sud, gli incontri formativi Map (acronimo di Managing Pain, Orientarsi nella Terapia del Dolore), per i medici impegnati nella cura del dolore, organizzati nell’ambito di Change Pain un ampio e importante programma internazionale di educazione e sensibilizzazione co-promosso da Efic, la federazione europea della associazioni scientifiche che si occupano di cura del dolore, e dall’azienda farmaceutica Grünenthal. I corsi Map sono il risultato di un lavoro di coordinamento e di coinvolgimento multidisciplinare che ha portato specialisti del territorio a confrontare le proprie esperienze, per fare delle strutture palermitane un riferimento sempre più importante nella terapia del dolore, in una Regione con quasi 900 mila persone che soffrono di malattie che causano dolore. Il corso sarà condotto da un team di esperti operanti in strutture sanitarie di riferimento per il bacino di utenza del territorio: la Dottoressa Maria Lucia, Direttore di Anestesia Rianimazione e Terapia del Dolore, A. Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo, il dottor Sebastiano Adamo, Responsabile Terapia del Dolore dell’Ospedale Arnas Civico di Palermo, e il Professor Michele D’arienzo, Direttore della Cattedra di Ortopedia e Traumatologia di Università degli Studi di Palermo. “L’ambulatorio di Terapia del dolore dell’Ospedale Civico - afferma il dr. Adamo - con la sua attività riesce a visitare e trattare 40 pazienti al giorno, attività purtroppo ben al di sotto delle richieste del territorio. Si tratta di pazienti con dolore cronico o acuto, benigno o maligno”. Gli ambulatori e il Day Hospital del Centro diretto dalla dr.Ssa Lucia visitano e trattano mediamente 100 pazienti al giorno e inoltre ogni settimana eseguono 12-15 interventi mininvasivi sul rachide e impianti di pompe intratecali e di stimolatori midollari. “Il centro ha bisogno di essere potenziato per far fronte al ruolo di Hub che ci è stato attribuito nella organizzazione della Rete Regionale di Terapia del Dolore”, spiega la dr.Ssa Lucia. “L’attività della Clinica Universitaria - dichiara il Prof. D’arienzo - è suddivisa tra il Pronto Soccorso e l’attività dell’ambulatorio con prestazioni che coprono le necessità di controllo del dolore post operatorio e la terapia del dolore cronico”. La legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore ha fatto fare un salto culturale al nostro Paese che, da fanalino di coda in Europa, oggi è dotato di una legge innovativa che molti altri Paesi Europei ci invidiano e alla quale guardano quale esempio. La nuova legge offre la possibilità di passare dalla fase teorica del diritto a non soffrire, agli interventi più concreti sia per aderire all’impegno a ridurre o eliminare il dolore inutile, ma soprattutto pervenire a risultati terapeutici soddisfacenti per il malato. Da qui la forte esigenza formativa per favorire quel cambiamento culturale nella classe medica e per garantire il terreno più favorevole alla legge e alla sua piena applicazione. Lo stesso Ministero della Salute ha riconosciuto la rilevanza del problema formativo e ha intrapreso una serie di iniziative educazionali dedicate sia ai Medici Specialisti che ai Medici di Medicina Generale per il migliore utilizzo dei farmaci oppioidi. Il corso Ecm Map di Palermo si colloca a sostegno della diffusione di una nuova “cultura del diritto a non soffrire”, che intende affrontare, con i medici specialisti i due aspetti necessari per assicurare un’ottimale terapia del dolore: la relazione medico-paziente e il percorso diagnostico-terapeutico. Un rapporto ottimale con il malato è sempre auspicabile per affrontare al meglio qualsiasi tipo di malattia, ma, quando si tratta il dolore - cronico o acuto che sia - l’alleanza tra medico e paziente è vitale perché il dolore, oltre a minare profondamente la vita del paziente, è “segno della malattia che parla” o “esso stesso malattia” e come tale porta con sé un pesante carico di timori e preoccupazioni. Allora è necessario costruire un ponte comunicativo tra medico e paziente al quale quest’ultimo potrà affidarsi nella lunga lotta al nemico-dolore. Coaching, quindi, attraverso empatia e relazione con il paziente, ma anche un approfondimento sulle diverse alternative terapeutiche e un’analisi comparata dell’impiego in Italia e in Europa dei farmaci oppiacei. L’italia ne registra decisamente un consumo modesto, lontano dalla media negli altri Paesi Europei, segno di un inadeguato trattamento del dolore. I contenuti formativi dei corsi Map sono stati messi a punto da un team nazionale multidisciplinare nel trattamento del dolore, che ha voluto mettere a disposizione dei colleghi le loro esperienze facendo dell’integrazione delle competenze il punto di forza assicurato dalla partecipazione al progetto delle società scientifiche di riferimento dei medici oncologi, anestesisti di terapia del dolore e cure palliative, reumatologi, ortopedici, geriatri, neurologi e dei medici di medicina generale. Obiettivo ultimo: consentire ai pazienti con malattie dolorose un più agevole accesso a una classe di farmaci che è in grado di migliorare significativamente la loro qualità di vita. Per troppo tempo il dolore è stato considerato un sintomo ineluttabile, oggi invece è dimostrato che il suo trattamento è una necessità etica e una malattia da curare.  
   
 

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