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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Ottobre 2010
 
   
  L’UMBRIA ALLA “BUCHMESSE”: UNA PROMOZIONE INTEGRATA DI EDITORIA, CULTURA E TURISMO

 
   
  A Frankfurt am Main, nello speciale padiglione dedicato al turismo, alla sua editoria e promozione, l’Umbria si è vestita di nuovo, e il risultato si vede. Vetrato e colorato di gigantografie lacustri, ambientate al Lago Trasimeno, in cui una giovane madre è colta dall’obiettivo su un pontile con i suoi bambini (a confermare, con la naturalezza del suo atteggiamento, la verità degli slogan della campagna promozionale, “Scopri l’arte di vivere” e “Umbria, a land rich in time”), lo “stand” marca un deciso salto di qualità rispetto all’anno scorso. “L’obiettivo – dice Fabrizio Bracco, assessore alla cultura e turismo della Regione – è quello di integrare sempre di più cultura e turismo, non tanto nel vecchio senso di vedere nella cultura una sorta di traino strumentale per la promozione turistica, ma considerando i beni culturali, eventi ed iniziative costruiti intorno ad essi, in una parola la creatività culturale, come un fattore capace in sé di produrre valore economico”. È dello stesso avviso Giovanni Carnevali, libraio ed editore di Foligno, che da anni è il punto di riferimento dell’organizzazione della presenza di tipografi ed editori umbri alla Fiera di Francoforte. “Nel nostro ‘stand’ – sottolinea, mostrando una gran pila di manifesti e materiale promozionale, intorno a cui si affollano interessati visitatori, attratti anche dalle piccole degustazioni di cacio, salami e ottimi vini umbri, con cui Carnevali rende più gradevoli gli incontri fra gli operatori -, la promozione dei libri sostiene anche la promozione turistica: la strada maestra è questa, e in futuro si dovrà sempre più fare in modo che editoria e turismo procedano insieme, considerando anche che una parte consistente di essa consiste in raffinate edizioni di volumi e collane dedicate ad aspetti noti e meno noti del territorio, in una capillare ‘mappatura’ del nostro patrimonio artistico, storico e culturale, che ogni anno si accresce di novità”. E l’editoria al tempo della crisi? Giovanni Carnevali, in sintonia con gli organizzatori della “Buchmesse”, che già parlano di un incremento dello 0,8 per cento di presenze rispetto all’anno scorso, è sostanzialmente ottimista: “Abbiamo portato in fiera 45 aziende editoriali, più o meno lo stesso numero dell’anno scorso: gli effetti della crisi non sono stati tali da determinare flessioni. E questo ‘stand’ francofortese riafferma anche quest’anno la sua funzione di promozione e sostegno di tutta la ‘filiera’ integrata, editoria ma anche arte tipografica, di cui l’Umbria è ricca, turismo, cultura, con notevoli risultati di immagine verso un pubblico interessato all’Italia”. E i libri artigianali ai tempi di “Internet” e dell’“e-Book”? “Benvengano – risponde con sicurezza Giovanni Carnevali -, non possono che derivarne effetti benefici: i nostri libri, tagliando i vecchi tempi delle attese, sono subito messi in rete, con l’eliminazione di tempi morti e l’accelerazione dei movimenti e delle contrattazioni”. Carnevali sottolinea la vivacità, la ricchezza e la qualità dell’offerta editoriale umbra, sostenuta da una grande arte tipografica: “Nell’ultimo anno, imprese come ‘La Cittadella’ di Assisi, per citarne alcune, o ‘Morlacchi Editore’, hanno arricchito i propri cataloghi di un’ottantina di titoli. Ma cito come esempi dinamici ‘Calzetti’, punto di riferimento in Italia per l’editoria che si occupa di sport; o la ‘Effe’ di Fabbri che opera nel settore dei libri d’arte e che ha pubblicato di recente un bel volume su Giuseppe Piermarini tra Barocco e Neoclassicismo; o la ‘Quattroemme’ con le sue novità sulle abbazie benedettine; o la produzione del ‘Centro Studi sull’Alto Medioevo’, i cui accurati volumi approdano nelle più importanti biblioteche del mondo. Ma potrei ugualmente parlare – continua Cardinali – del volume del professor Pedretti su Leonardo da Vinci, pubblicato da ‘Edicit’, o del vero e proprio ‘best seller’ della ‘Volumnia’ sulla Collezione di Ceramiche Rubboli, o delle monografie d’arte della ‘Tau’ di Todi, o della ‘Edimond’ col suo libro sulla Cascata delle Marmore, e di tanti altri esempi significativi. Tutto questo per dire – riassume Carnevali – che anche ai tempi della crisi l’editoria umbra fa massa critica di qualità”. Certo – ammette Giovanni Carnevali – c’è forse meno ‘mecenatismo’ da parte dei soggetti istituzionali, decisivi nella produzione di volumi complessi e nella ristampa di grandi opere. Ma ci sono anche confortanti fenomeni nuovi come le Edizioni “Orfini – Numeister” (dal nome del primo stampatore a Foligno della “Divina Commedia”): 100 privati cittadini folignati amanti del libro si sono messi insieme per dar vita ad un catalogo che promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, soprattutto del territorio folignate. “30 volumi – spiega Giovanni Carnevali – e diverse edizioni esaurite, una importante collana sui ‘minori’ della pittura umbra e in prossima uscita un bel volume sul Piervittori: è una realtà molto viva, una formula ed una proposta – conclude – che potrebbe essere fatta propria da tutti i comuni dell’Umbria”  
   
 

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