Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
 
   
  GIUNTA ALLA SUA DECIMA EDIZIONE, LA GUIDA I VINI D’ITALIA DELL’ESPRESSO

 
   
  Ha una nuova veste grafica ancora più chiara e attraente e offre un prezioso resoconto puntuale e dettagliato dell’attualità vinicola del nostro paese. Un volume di agile formato e facile consultazione che sottopone la produzione enologica nazionale ad un’analisi attenta e sistematica attraverso ben 20.000 vini assaggiati di cui circa 10.000 selezionati. Non mancano le informazioni di carattere generale con un’interessante introduzione alla degustazione che si aggiunge alle indicazioni sulla conservazione e sul servizio del vino, ai consigli per l’abbinamento con il cibo, senza dimenticare la presenza di un utile repertorio delle denominazioni di origine, di un glossario tecnico e l’utilissimo corredo costituito dalle “cartine” a colori delle principali denominazioni, inserite all’inizio delle pagine riservate ad ogni regione. Una serie di ragguagli, forse superflui per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per tutti coloro che si avvicinano con curiosità al vino e desiderano saperne di più. Ed è al grande pubblico di consumatori e appassionati che si rivolge con linguaggio diretto e immediato I Vini d’Italia senza rinunciare a rappresentare uno strumento indispensabile anche per gli operatori del settore in virtù del ricco corredo di notizie e dati messi a disposizione con una veste grafica chiara ed attraente. Il nucleo centrale della Guida 2011, dedicato alla recensione di vini e aziende, raccoglie 2.580 produttori, suddivisi per regioni e disposti in ordine alfabetico. Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono segnalate dall’attribuzione di stelle (da una a tre) in funzione della loro continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2011 sono state assegnate a 382 produttori, tra i quali 14 classificati con la massima valutazione di tre stelle. Particolare attenzione è stata rivolta proprio ai prodotti dal rapporto qualità/prezzo favorevole con il riepilogo dei “migliori acquisti” di ogni regione. Con la menzione speciale de “I 50 Outsider” sono stati selezionati i migliori vini delle denominazioni o tipologie che si sono particolarmente distinte negli assaggi pur senza raggiungere livelli d’eccellenza. In questa lista sono appunto segnalati vini come il miglior Lambrusco, Prosecco o Santa Maddalena, che magari non potranno essere considerati “grandi” in assoluto ma che grandi lo sono comunque per bevibilità e dignità. La massima classificazione è invece costituita da I Vini dell’Eccellenza, distinta dal simbolo delle cinque bottiglie corrispondenti ad un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2011 ne attribuisce 231, un numero record che supera di 17 unità quelle della precedente edizione. Un risultato che deriva da una crescita complessiva del movimento enologico nazionale e che, rispetto al recente passato, non è più dominato dalla presenza di vini piemontesi e toscani. Certo, il Piemonte, con 57 eccellenze, e la Toscana, con 41, mantengono la loro leadership ma oggi si muovono con sempre maggiore autorit zone e tipologie considerate fino a poco tempo fa solo marginali. Con 28 eccellenze è ancora il Barolo a detenere lo scettro del re dei vini italiani, ma tutte le tipologie classiche, dal Barbaresco al Brunello di Montalcino, dall Amarone al Chianti Classico o al Taurasi, confermano il loro valore. E ancora più incisivamente che nel passato consolidano la loro reputazione (come scriviamo da tempo) gli affascinanti rossi dell Etna e i Nebbiolo del Nord Piemonte, amplificano la loro presenza i Montepulciano d Abruzzo, gli Aglianico del Vulture, i rossi della Valtellina. Escono allo scoperto i Cannonau sardi, i Primitivo pugliesi e, novit assoluta, perfino i Cesanese laziali. Confermano i segnali di rinascita qualitativa sia i Lambrusco emiliani che i rossi calabresi e, addirittura, valdostani. E se non mancano riscontri positivi dal Vino Nobile, dal Rosso di Montalcino e dal Sagrantino di Montefalco, una risposta all egemonia dei vitigni autoctoni giunge dall exploit dei tagli da cabernet e merlot bolgheresi e altoatesini. La spumantistica nazionale si affida ancora alle bollicine della Franciacorta (5 eccellenze) e del Trentino (2), mentre sul fronte dei bianchi la scena è dominata dai vini dell Alto Adige, mai cos numerosi e agguerriti (è la terza regione in assoluto con 27 eccellenze complessive), seguita da una serie di probanti conferma che arrivano dal Friuli (7 eccellenze), dal Soave, dal Gavi, dal Verdicchio, dai bianchi di San Gimignano, dal Greco di Tufo, per finire con il sorprendente successo dei Vermentino sardi. Ed è proprio la Sardegna a guidare la consistente pattuglia dei vini dolci italici, anzi a capeggiare tutte le classifiche con la sublime Malvasia di Bosa 2006 di Columbu. Restando in tema di punteggi piazzano un fantastico colpo da 19.5 solo quattro vini: il Barolo Monfortino 2002 di Giacomo Conterno, il Barolo Monprivato C d Morissio Riserva 2003 di Giuseppe Mascarello e Figlio, Il Caberlot 2007 del Podere Il Carnasciale, per finire con lo splendida annata 2007 de Le Pergole Torte di Montevertine. A quota 19/20 troviamo il bianco Manna di Franz Haas, un solido gruppo di piemontesi (il Barbaresco Paj 2004 di Roagna, il Barolo 2006 di Bartolo Mascarello, i Barolo Cannubi S. Lorenzo Ravera e il Brunate Le Coste di Giuseppe Rinaldi), il Valtellina Sassella Riserva Rocce Rosse 1999 di Ar.pe.pe, il Montepulciano d Abruzzo 2007 di Emidio Pepe, l etneo Contrada Rampante 2008 di Passopisciaro e, infine, il Cannonau di Sardegna S Annada 2008 di Giuseppe Sedilesu. Euro 22,00 in edicola e libreria Direttore: Enzo Vizzari  
   
 

<<BACK