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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Ottobre 2010
 
   
  CAMBIA LA POPOLAZIONE SPORTIVA: ANCHE NELLO SPORT LE DONNE PRENDONO TERRENO

 
   
  Milano, 13 ottobre 2010 - Vent’anni fa, le donne che praticavano sport in età adulta erano veramente poche. Oggi, grazie alla diffusione delle palestre e ad un bisogno sempre più espresso di benessere e forma fisica, si assiste ad una larga partecipazione femminile allo sport anche in età over 40. Secondo dati Istat, l’incremento dell’adesione femminile allo sport ha superato per ritmi di crescita quello maschile (+5,3% rispetto a -0,9%). Alcuni consigli pratici dagli esperti per prendere il meglio dallo sport evitando di ‘farci del male’. Uomini e donne vivono lo sport in modo completamente diverso. Alcuni sport si connotano infatti come prettamente femminili, mentre per altri la quota di uomini praticanti è sempre superiore a quella delle donne: ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica risultano essere maggiormente diffusi fra le donne (39,5% rispetto al 15,3% degli uomini), così come il nuoto (26,6% rispetto al 16,9%), la danza e il ballo (13,5% contro l’1,4%) e la pallavolo (8% rispetto al 3%). Per tutte le altre attività la quota dei maschi praticanti è sempre superiore a quella delle donne. In particolare, alcuni sport si configurano come prettamente maschili: fra questi ovviamente il calcio (praticato dal 39,7% degli uomini a fronte dell’esiguo 1,5% delle donne), il ciclismo (9,6% rispetto al 2,9%), il tennis (7,7% rispetto al 3,7%), la caccia e la pesca (praticate esclusivamente dagli uomini). Nella Scelta Dello Sport Consultare Prima Il Proprio Medico - <<Esistono però anche limiti funzionali e biomeccanici di cui, soprattutto le donne, devono tenere conto nella scelta dello sport da praticare>> spiega Piero Volpi, medico sportivo presidente del Comitato Sport di Sigascot. <<Per esempio, una biomeccanica del ginocchio più sfavorevole rispetto all’uomo in certi sport; inoltre la donna ha una massa muscolare meno sviluppata che può andare incontro a problemi in sport come il basket o la pallavolo. Per questo motivo è importante che la scelta dello sport sia sì individuale e che incontri il gusto personale, ma deve esserci anche un indirizzo del medico di base o dello sport che consigli qual è lo sport migliore per le proprie caratteristiche>>. Alcuni Consigli Semplici Per Evitare Di ‘Farsi Male’ Praticando Uno Sport Che Dovrebbe ‘Farci Bene’: (grazie al dottor P. Volpi) - Negli ultimi 20 anni è completamente cambiata la popolazione degli sportivi. Mentre 20 anni fa la percentuale degli sportivi era molto elevata tra i giovani, oggi la popolazione sportiva più attiva e più numerosa è quella dei 40enni. <<Una causa è certamente legata ai costi delle attrezzature; basta pensare al costo dell’equipaggiamento da sci, oppure del costo delle scarpe da corsa, dell’attrezzatura per il ciclismo oppure per il golf..Inoltre, molte persone hanno riscoperto il piacere di praticare uno sport dopo i 40 anni. Se però lo sportivo adulto non ha avuto un background di cultura sportiva fin da piccolo, si troverà in grande difficoltà perché un tendine non si allena dai 40 anni ma si allena da giovane, così come la muscolatura>>. Il rischio, quindi è andare incontro a infortuni e traumi evitabili seguendo i consigli di un medico o di un preparatore atletico. Secondo il dottor Volpi, grande esperto in materia di prevenzione e traumatologia dello sport, questi sono i 6 punti chiave per la prevenzione dei traumi a qualunque età: 1) Apprendere la tecnica (il gesto tecnico): la conoscenza della tecnica è la miglior prevenzione 2) Rivolgersi ad un preparatore atletico: per esempio, seguire lezioni per giocare a golf, per sciare, ecc. Evitare di buttarsi improvvisando un gesto tecnico anche in sport apparentemente semplici come la corsa..Il rischio di traumi è davvero elevato! 3) Non smettere di apprendere e perseguire il gesto tecnico: anche se si pratica uno sport da anni è importante seguire le evoluzione dei gesti tecnici specifici. 4) Non esasperare la fisicità: la muscolatura è importante ma non va esasperata la ricerca della definizione muscolare. Una buona tecnica permette di ridurre i traumi più di una importante muscolatura! 5) Per i genitori: rimandare l’agonismo dei propri figli in età più adulte (non iniziare l’agonismo a 8 anni). 6) Dopo i 40 anni: rivolgersi ad un medico dello sport oppure al proprio medico di base per la scelta dello sport da praticare che, oltre al piacere soggettivo, deve tenere conto del reale stato di tendini e articolazioni.  
   
 

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