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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
 
   
  PATTO DI STABILITÀ, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA CAPACITÀ DI SPESA AI COMUNI E PROVINCE PER 92 MILIONI DI EURO. SALIERA: "COSÌ SI PAGANO I FORNITORI E SI METTE IN MOTO IL TESSUTO ECONOMICO"

 
   
  Bologna, 14 ottobre 2010 – Una boccata di ossigeno alle casse dei Comuni e delle Province dell’Emilia-romagna, l’impegno a presentare a breve una proposta per affrontare i problemi creati dal patto di stabilità nazionale. La Regione Emilia-romagna ha deciso di mettere a disposizione dei Comuni e delle Province quote del proprio patto di stabilità per un importo pari a 92 milioni di euro, affinché possano pagare i fornitori, le imprese che fanno lavori pubblici o forniture in conto capitale. Senza l’intervento della Regione, infatti, molti Comuni, pur avendo le risorse disponibili, non potevano pagare i fornitori a causa dei vincoli imposti dalle norme governative inerenti al patto di stabilità. “Nei mesi scorsi molti Comuni avevano lamentato che benché avessero le risorse disponibili non potevano pagare i fornitori a causa delle norme del governo in materia di patto di stabilità” - spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al bilancio della Regione Emilia-romagna. “Siamo stati in grado e abbiamo scelto di rispondere positivamente a tutte le richieste che ci sono venute dagli enti locali riducendo la nostra quota di liquidità prevista dal patto”, continua Saliera per la quale operando in questo modo “la Regione ha voluto dare un segnale concreto della propria attenzione verso i cittadini, gli enti locali, le imprese: in questo modo, soprattutto nel difficile momento di crisi economica, possiamo permettere a Comuni e Province che hanno i requisiti, esageratamente restrittivi, previsti dalla legge33/2009, di procedere ai pagamenti, altrimenti impossibili, dei propri fornitori con effetti che saranno sicuramente positivi sull’economia e sul lavoro”. Ai 24 Comuni interessati vanno in totale oltre 42 milioni di euro, mentre le 6 Province potranno fare interventi per quasi 50 milioni di euro, ma l’impegno della Regione su questo versante non si ferma: “Affronteremo i problemi creati dal patto di stabilità nazionale con un apposito provvedimento legislativo che proporremo all’Assemblea legislativa regionale nelle prossime settimane - ha detto Saliera”. Di seguito: le quote assegnate ai Comuni e alle Province Comuni
Comune Importo
Argelato (Bo) 1.186.000,00
Bagnolo in Piano (Re) 1.510.000,00
Bibbiano (Re) 739.352,19
Cadeo (Pc) 508.812,25
Campagnola Emilia (Re) 1.066.710,00
Campegine (Re) 1.738.193,45
Carpi (Mo) 2.000.000,00
Casalgrande (Re) 2.400.000,00
Castelfranco Emilia (Mo) 1.000.000,00
Cotignola (Ra) 1.236.714,42
Felino (Pr) 2.415.000,00
Fusignano (Ra) 200.000,00
Gatteo (Fc) 1.712.452,34
Gossolegno (Pc) 1.639.897,16
Guastalla (Re) 681.638,00
Longiano (Fc) 1.040.579,98
Lugo (Ra) 5.000.000,00
Medicina (Bo) 3.997.999,50
Meldola (Fc) 2.400.000,00
Novafeltria (Rn) 725.679,56
San Mauro Pascoli (Fc) 1.700.000,00
San Polo d’Enza (Re) 1.395.000,00
Traversetolo (Pr) 537.486,05
Vignola (Mo) 5.486.338,00
Totale 42.317.853,65
Province
Provincia Importo
Modena 12.000.000,00
Parma 10.000.000,00
Piacenza 13.300.000,00
Ravenna 2.000.000,00
Reggio Emilia 5.500.000,00
Rimini 7.000.000,00
Totale 49.800.000,00
 
   
 

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