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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
 
   
  SCIENZIATI SCOPRONO CHE FARMACO ANTI AIDS ATTACCA IL VIRUS DELL´HERPES

 
   
  Bruxelles, 14 ottobre 2010 - Un team europeo di ricercatori ha scoperto che il raltegravir, il farmaco veduto dall´azienda farmaceutica Merck con il nome di Isentress e usato per curare l´Aids (sindrome da immunodeficienza acquisita), potrebbe aiutare a curare il virus dell´herpes. Lo studio, finanziato in parte dal progetto Spine2-complexes ("From receptor to gene: structures of complexes from signalling pathways linking immunology, neurobiology and cancer"), che ha ricevuto 12 Mio Eur nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue, potrebbe portare allo sviluppo di un farmaco capace di combattere l´intera famiglia degli herpesvirus. Guidati dall´Istituto di ricerca in biomedicina (Irb Barcellona) in Spagna, i ricercatori hanno fornito prove che il raltegravir può inibire la funzione di una proteina essenziale per la riproduzione di un tipo di herpes virus. "Questi risultati hanno un evidente impatto medico per tre ragioni," ha spiegato Miquel Coll, coordinatore del programma Biologia strutturale e computazionale dell´Irb. "In primo luogo, gli esseri umani non possiedono la proteina virale che viene colpita, di conseguenza questo permetterebbe di usare un farmaco altamente specifico che non mostra gli effetti secondari che altri farmaci potrebbero avere. In secondo luogo, l´inibitore non è tossico per gli esseri umani se somministrato a concentrazioni terapeutiche poiché già si trova sul mercato e quindi i test di tossicità sono facilitati; e in terzo luogo, possediamo i dati che indicano che tutti gli herpes virus hanno questa proteina. Perciò essa potrebbe essere un bersaglio valido contro tutta la famiglia Herpesviridae." Gli herpes virus comprendono patogeni come l´herpes simplex 1 e 2, il virus che causa la varicella (altrimenti conosciuto come virus zoster), l´Epstein-barr virus (che è associato con molti tipi di cancro), il virus della sesta malattia, il citomegalovirus e l´herpes virus associato con il sarcoma di Kaposi. Il citomegalovirus umano (Hcmv) su cui è stato eseguito lo studio causa difetti neurologici nell´1% dei neonati nei paesi sviluppati. Esso produce anche retiniti che si aggravano in cecità nel 25% dei malati di Aids, difetti al cervello e al sistema nervoso centrale in giovani adulti, infiammazioni del colon, mononucleosi (più comunemente conosciuta come "malattia del bacio") e gravi malattie della gola. Sebbene il 90% degli adulti siano portatori del Hcmv questo virus è opportunistico, poiché agisce in soggetti con sistemi immunitari indeboliti, tra cui malati di cancro e Aids, soggetti trapiantati e neonati. Per riprodursi, l´herpes virus entra nel nucleo di una cellula e ne utilizza i meccanismi per copiare il suo Dna (acido deossiribonucleico) varie volte in una grande singola catena. Una volta fatta questa copia, un complesso chiamato terminasi, formato da tre sub unità proteiche, suddivide il nuovo Dna in piccoli frammenti delle dimensioni di un singolo genoma virale e li introduce in involucri vuoti (capsidi) che si sono sviluppati nel nucleo della cellula. I nuovi virus abbandonano quindi la cellula per continuare l´infezione. I ricercatori hanno analizzato la struttura 3D (tridimensionale) di una parte della terminasi usando la più moderna tecnica di espressione proteica ad alte prestazioni, con la collaborazione del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) a Grenoble, Francia, e hanno scoperto che è simile all´integrasi del virus dell´Aids, per il quale sono disponibili dei farmaci. I saggi sono stati eseguiti direttamente sulla proteina in provette. "Ora dobbiamo effettuare i saggi su intere cellule infettate, migliorare l´effetto del farmaco e convalidare la sua efficacia anche con altri tipi di herpes virus," ha detto il dott. Coll, il cui laboratorio ha brevettato questa seconda applicazione per il raltegravir. A questo studio hanno contribuito anche esperti provenienti da Repubblica ceca, Francia, Germania, Ungheria, Israele, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Le conclusioni di questi esperti sono state pubblicate nella rivista Proceedings of the National Academies of Sciences (Pnas). Per maggiori informazioni, visitare: Spine2-complexes: http://www.Spine2.eu/spine2/  Irb Barcellona: http://www.Irbbarcelona.org/index.php/en  Pnas: http://www.Pnas.org/    
   
 

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