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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
 
   
  MILANO: PRESENTATA LA STAGIONE ARTISTICA DEL TEATRO MARTINITT UN PROGETTO ARTISTICO INTERESSANTE PENSATO PER LA CITTÀ E IL QUARTIERE

 
   
   Milano, 14 ottobre 2010 - Apre le porte alla città, il prossimo 21 ottobre, il nuovissimo Teatro Martinitt, con una struttura completamente rinnovata che ospita oltre 400 spettatori e che propone un cartellone ricchissimo: 126 spettacoli da ottobre ad aprile. “L’offerta culturale del Teatro Martinitt – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – che si apre ora alla cittadinanza, dà forma e figure a un interessante progetto realizzato appositamente per la città, per questo quartiere in particolare e in rapporto al panorama teatrale di Milano. Si tratta, infatti, di una stagione imperniata sulla commedia a cui sono affiancate danza e musica, con una specifica attenzione ai giovani talenti. Un genere antico, la commedia, che trova così un nuovo spazio per far crescere il desiderio e il bisogno di un sorriso. Talora anche con l’ironia graffiante della satira, la fustigazione dei (mal)costumi, la verve dei giovani autori, l’umorismo corrosivo. Perché come scriveva Guillaume Apollinaire, ‘il bicchiere ha lo schianto d’un romper di risate’ ossia, fuor di metafora, occorre saper provocare, incuriosire, suscitare reazioni, spezzare l’indolenza, l’indifferenza morale ed emozionale che spesso affligge la nostra società”. In origine la sede del nuovo teatro fu utilizzata dagli orfani di Milano, i Martinitt, per le loro recite e rappresentazioni, in un primo momento riservate ai parenti e in seguito aperte al pubblico. Costruito nel 1932, dopo varie vicissitudini, legate anche a diversi interventi di adeguamento, l’edificio è divenuto anche cinema per la proiezione di film educativi. Intorno alla metà degli anni ’70, quando i cambiamenti socio-culturali e legislativi hanno portato a una rapida evoluzione degli istituti per minori, che con il diminuire dei ragazzi si sono trasformati gradualmente in comunità alloggio, sia l’istituto che il teatro furono abbandonati. Oggi, dopo più di trent’anni, il teatro torna a vivere sotto la direzione artistica e la gestione della Società La Bilancia.  
   
 

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