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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Ottobre 2010
 
   
  UE; LA RELAZIONE SULLO SPAZIO SCHENGEN EVIDENZIA ANCORA QUALE OSTACOLO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE

 
   
   Bruxelles, 14 ottobre 2010 - Nella relazione sull’applicazione del codice frontiere Schengen alle frontiere interne, la Commissione europea mette a fuoco tre principali motivi di preoccupazione:difficoltà connesse alle verifiche che sarebbero effettuate in maniera periodica e sistematica in certe zone di frontiera interne;presenza di ostacoli alla scorrevolezza del traffico ai valichi di frontiera stradali delle frontiere interne;ritardi nel notificare il ripristino dei controlli alle frontiere interne. "La creazione di uno spazio senza frontiere interne in cui le persone possono circolare liberamente rappresenta uno dei più grandi traguardi della cooperazione europea e un vantaggio reale per i cittadini.È pertanto deplorevole che non tutti ne rispettino le regole, come si legge nella relazione", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria Ue per gli Affari interni. L´accordo di Schengen prevede che le persone, indipendentemente dalla cittadinanza, possano attraversare le frontiere interne ovunque senza dover subire verifiche di frontiera.Sono invece consentite su tutto il territorio, anche nelle zone di frontiera, le verifiche sulle persone effettuate dalle autorità competenti degli Stati membri nell’esercizio delle competenze di polizia, purché non abbiano effetto equivalente alle verifiche di frontiera. La Commissione è preoccupata per le difficoltà segnalate dai viaggiatori, che subirebbero verifiche periodiche e sistematiche in determinate zone di frontiera interne.Per avere un controllo adeguato della situazione e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, la Commissione ritiene che gli Stati membri dovrebbero dare maggiori informazioni riguardo alla frequenza e ai motivi delle verifiche nelle zone frontaliere interne. La Commissione sta pertanto esaminando i reclami e chiedendo spiegazioni agli Stati membri.Se queste non saranno soddisfacenti, la Commissione utilizzerà tutti i mezzi a disposizione per assicurare la corretta applicazione del diritto dell’Unione esolleciterà dagli Stati membri statistiche sui controlli di polizia effettuati nei loro territori, in particolare nelle zone di frontiera interne.Oltre a ciò, nella proposta di revisione del meccanismo di valutazione di Schengen , la Commissione prevede di organizzare visite sul posto senza preavviso per essere sicura che non siano fatte verifiche alle frontiere interne. La Commissione rileva inoltre che sono tuttora mantenute ai valichi stradali delle frontiere interne le grosse infrastrutture, spesso combinate a forti limitazioni della velocità.Gli Stati membri dovrebbero eliminare tutti questi ostacoli per favorire lo scorrimento del traffico, in particolare i limiti di velocità non dettati esclusivamente da considerazioni di sicurezza stradale. Da ultimo, per quanto riguarda la possibilità ammessa dal codice frontiere Schengen di ripristinare temporaneamente i controlli di frontiera alle frontiere interne, la Commissione insiste sulla necessità di comunicare tempestivamente tale ripristino.Chiede poi agli Stati membri di inviarle informazioni dettagliate che le consentano, se del caso, di dare un parere e procedere a consultazioni formali con gli Stati membri.  
   
 

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