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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Ottobre 2010
 
   
  TURISMO: ECCO LA PROPOSTA DELLE REGIONI PER PIANO STRATEGICO

 
   
  Cernobbio (Como) - Si muove su undici punti la proposta di Piano strategico del turismo presentata il 15 ottobre dalle Regioni nella Conferenza nazionale del turismo. Il documento approvato dalla Conferenza delle regioni affronta nodi importanti e mai sciolti del turismo nazionale, avviando di fatto il confronto con tutti gli attori principali del turismo a partire dal governo, enti locali e rappresentanti delle imprese. Partendo dalla precedente Conferenza nazionale del turismo di Riva del Garda del giugno 2008, le regioni sottolineano come "il Piano strategico nazionale non è stato mai adottato, e molta parte delle proposte e delle priorità individuate nel 2008 sono ancora di stretta attualità". Il documento si apre con il problema della governance del turismo, sottolineando che "occorre un recupero della funzione di collaborazione costante del governo, del dipartimento del Turismo con la Conferenza delle Regioni in modo tale da tradurre le politiche turistiche regionali in interventi e strumenti legislativi ed attuativi condivisi e di integrazione con gli altri comparti economici". Il terzo punto della piattaforma delle regioni è la promozione e il ruolo dell´Enit. "Appare prioritario riprendere ? scrivono le regioni ? e portare a conclusione il confronto, avviato ma interrotto, sulla riforma dell´Agenzia nazionale del turismo (Enit), rivalutando il ruolo di tale Agenzia alla luce della sua esperienza e della sue capacità operative". "Nel contempo ? aggiungono ? occorrerà che il governo doti l´Agenzia di risorse finanziarie adeguate alla realizzazione di azioni di promozione all´estero al fine di rafforzare il brand Italia, fondamentale per qualunque azione promozionale da parte delle Regioni". Attenzioni concentrate da parte delle Regioni anche sui sistemi di monitoraggio e sul ruolo dell´Osservatorio nazionale del Turismo (punto quarto) e sulla politica della fiscalità agevolata e incentivi al settore (punto cinque). La proposta di Piano strategico affronta poi al sesto e settimo punto la questione della qualità dei servizi e la formazione. Sul primo punto, "è necessario ? scrivono le regioni ? che il governo preveda politiche di sostegno e incentivi a favore delle strutture ricettive al fine di renderle maggiormente competitive nel mercato, accrescendo così la cultura della responsabilità". Nell´altro punto, quello della formazione e della informazione, le regioni chiedono espressamente che il Piano strategico preveda che il governo ponga in essere specifiche politiche di sostegno alla formazione. Sul fronte del Demanio (al punto nove), sul quale pende la nota del maggio scorso della Commissione europea che ritiene non conforme al diritto dell´Unione le norme della legge 25 del 2010 inerenti il rilascio e il rinnovo delle concessioni, le regioni chiedono che "in un´ottica di realizzazione di un federalismo vero, che oltre alle competenze amministrative dovrà trasferire alle Regioni le risorse necessarie per governare, si ritiene necessario che gli introiti dei canoni di concessione versati oggi dalle imprese balneari allo Stato, debbano essere devoluti alla Regioni per investire in progetti di difesa della costa e per garantire i servizi di spiaggia". La proposta di Piano strategico si chiude con i capitoli sulle professioni turistiche nella dimensione europea e sull´Unione europea e il turismo. In questo senso le Regioni "auspicano l´istituzione di un tavolo di lavoro con rappresentanti pubblici e privati al fine di stimolare la partecipazione degli attori italiani all´adozione di azioni concrete in ambito europeo, in quanto solo la conoscenza di nuovi strumenti, delle nuove politiche e linee di tendenza consentiranno all´Italia di non perdere le occasioni che potranno venire dalle prossime sfide internazionali".  
   
 

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