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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Ottobre 2010
 
   
  I RISTORANTI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2011: 33A EDIZIONE

 
   
  Sono 16 i ristoranti con “tre cappelli”. Al vertice, per la prima volta con un punteggio di 19,75/20, La Francescana di Massimo Bottura. Fra le regioni, sempre prima come numero di tavole di qualità la Lombardia, ma prosegue la crescita di Piemonte e Campania. Chi sale, chi scende. Anni duri per la ristorazione, ma la “Nuova Cucina Italiana”, con i cuochi che la rappresentano, si afferma nel mondo: qualità globale e identità italiana. Il “decalogo” della Nuova Cucina Italiana. I premi speciali. La Guida, in libreria, in edicola, su iPhone. Veste grafica completamente rinnovata Ottengono “3 cappelli”, cioè un punteggio compreso fra 18/20 e 19,75/20, 16 ristoranti. Ottiene per la prima volta nella storia della Guida il punteggio di 19,75/20 (“20/20 non si dà: significherebbe condannare un cuoco alla perfezione eterna”, dice il Direttore della Guida Enzo Vizzari), La Francescana di Massimo Bottura di Modena: “cucina moderna, italiana e originale come nessun’altra”: Massimo Bottura è il cuoco che meglio di ogni altro incarna e interpreta il modello della “Nuova Cucina Italiana”; conferma a 19,5/20 per Vissani di Baschi e per Le Calandre (famiglia Alajmo) di Rubano. A 19/20 accanto alla Pergola (Heinz Beck) del Rome Cavalieri, sale Uliassi di Senigallia. A 18,5/20, con l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Cracco di Milano, dal Pescatore (Santini) di Canneto sull’Oglio, Combal.zero (Scabin) di Rivoli Torinese, Villa Crespi (Cannavacciuolo) di Orta San Giulio, salgono Piazza Duomo (Crippa) di Alba e Reale (Romito) di Rivisondoli, entrambi a 17,5/20 l’anno scorso. A 18/20, accanto ai confermati Duomo di Ragusa (Sultano), il Canto della Certosa di Maggiano (Lopriore), e Torre del Saracino di Vico Equense (Esposito), sale La Madia di Licata (Cuttaia). Sono poi 62 i ristoranti con “2 cappelli”, cioè un punteggio compreso fra 16,5 e 17,5, e 222 quelli con “un cappello”, con un punteggio fra 15/20 e 16/20. Fra le regioni, la Lombardia resta al primo posto con 51 locali con almeno “un cappello”, seguono il Piemonte con 33 e la Campania con 29, entrambe in forte e costante crescita. Quindi, nell’ordine, l’Emilia, il Lazio, la Toscana, la Liguria, il Veneto, l’Alto Adige e le altre regioni, tutte senza apprezzabili cambiamenti rispetto alla Guida dell’anno precedente. Chi sale, chi scende Fra le variazioni di punteggio nella fascia alta della graduatoria: crescono… - da 19,5 a 19,75 La Francescana (Modena) - da 18 a 19 Uliassi (Senigallia) - da 17,5 a 18,5 Piazza Duomo (Alba) e Reale (Rivisondoli) - da 17,5 a 18 La Madia (Licata) - da 17 a 17,5 Antica Corona Reale (Cervere), all’Enoteca (Canale) e Trussardi alla Scala (Milano) - da 16,5 a 17 Dalle Antiche Contrade (Cuneo), Il Pellicano (Porto Ercole) - da 16 a 17 Grand Hotel Angiolieri L’accanto (Vico Equense), l’Hotel Manzi Terme Il Mosaico (Ischia), Ilario Vinciguerra (Galliate Lombardo) e Osteria del Povero Diavolo (Torriana) …e scendono: - da 19 a 18,5 Enoteca Pinchiorri (Firenze) - da 18 a 17,5 Miramonti l’Altro (Concesio), Perbellini (Isola Rizza) - da 17 a 16,5 Dolce Stil Novo (Venaria Reale), Antonello Colonna (Roma) - da 16,5 a 16 Dolada (Pieve d’Alpago), Relais San Maurizio (Santo Stefano Belbo), Locanda San Lorenzo (Puos d’Alpago), Oasis Sapori Antichi (Vallesaccarda), Pappacarbone (Cava dei Tirreni) “Qualità globale e identità italiana” “Biennio di crisi profonda dell’economia il 2009/2010, biennio di sofferenza per la ristorazione italiana: un numero senza precedenti di cessazioni di attività, di ridimensionamenti e di riposizionamenti sul mercato, di bilanci in sofferenza” scrive Enzo Vizzari nell’introduzione della Guida. “Ma anche la conferma del valore assoluto di quel nutrito drappello di locali che oggi rappresentano al meglio la Nuova Cucina Italiana: solide radici nelle tradizioni regionali, ricerca ed esaltazione della qualità di prodotti che tutto il mondo apprezza, impiego ragionato delle tecniche innovative”. Aggiunge Vizzari: “Le difficoltà economiche e la contrazione del mercato a ogni livello hanno toccato più o meno tutti, ma la selezione, pur dolorosa, ha premiato le professionalità più solide e ha dato ragione a chi ha compreso che il cliente, soprattutto nei momenti critici, diventa più esigente e cerca la miglior qualità possibile al minor prezzo possibile, disposto a spendere cifre importanti soltanto a fronte dell’eccellenza, vera. A proposito di eccellenze un ristorante ottiene quest’anno dalla Guida un punteggio mai ricevuto in passato da alcun altro: è La Francescana di Massimo Bottura, la cui cucina a noi pare riassuma ed esprima al livello più alto le qualità e le peculiarità della Nuova Cucina Italiana” A cura di Enzo Vizzari 768 pagine 22,00 euro in edicola e libreria  
   
 

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