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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Ottobre 2010
 
   
  BENI INTANGIBILI, UN PATRIMONIO DELL’UMANITA’ DA SALVARE. A VENEZIA UN CONVEGNO INTERNAZIONALE

 
   
   Venezia, 20 ottobre 2010 - Tre le sessioni del convegno“The Intangible Cultural Heritage: a World Stage for the Venetian Traditions”: la prima affronterà gli aspetti più strettamente giuridici della Convenzione Internazionale Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Intangibile, la seconda verterà sulla ricchezza del patrimonio culturale intangibile nazionale ed in particolare veneziano (dalla Gondola al Carnevale di Venezia, dalla lavorazione del Vetro di Murano ai Merletti di Burano, concludendo con la tradizione dei pregiati tessuti veneziani), e l’ultima sarà riservata alla dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale immateriale. Il convegno vede la partecipazione dei principali esperti nazionali ed internazionali del settore. Si terrà alla Stazione Crociere di Venezia, Terminal 103, il 22 e 23 ottobre 2010, il convegno internazionale “The intangible cultural heritage: a world stage for the venetian traditions”. Organizzato dalla Vtp Events, società interamente partecipata dalla Venezia Terminal Passeggeri S.p.a. Gestore del Porto Passeggeri di Venezia, l’appuntamento, unico nel suo genere nel panorama degli eventi a livello locale, presenterà il patrimonio culturale intangibile nazionale e le relative politiche italiane di tutela e salvaguardia, anche al fine di promuovere una migliore conoscenza, comprensione, catalogazione e riconoscimento della ricchezza e varietà del patrimonio culturale intangibile veneziano. In seno all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l´Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), è stata adottata nel 2003 la convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale intangibile (o immateriale, secondo il testo francese della convenzione) che ha per scopo il salvaguardare il patrimonio intangibile delle comunità, dei gruppi e degli individui interessati, un capitale particolarmente vulnerabile del processo identitario culturale. Vi rientrano le tradizioni orali e popolari, l´arte dello spettacolo, le musiche, le feste, i rituali, l´artigianato, le pratiche sociali e tradizionali. Beni intangibili, ma non per questo meno preziosi di quelli tangibili, che devono poter essere identificati come beni di interesse culturale dell’umanità e conseguentemente tutelati a livello nazionale e mondiale. Per il momento sono iscritti in questa lista come beni “italiani” l’Opera dei Pupi Siciliani, un’arte teatrale unica nel panorama europeo, ed il Canto a Tenore dei Pastori del Centro della Sardegna in Barbagia, tra i più straordinari esempi di polifonia del Mediterraneo, per complessità, ricchezza timbrica e forza espressiva. Per l’anno in corso il nostro Paese in collaborazione con Marocco, Spagna e Grecia sostiene l’iscrizione nella lista della dieta mediterranea, modello nutrizionale ispirato alle abitudini alimentari dei Paesi di questo bacino. Tre le sessioni del convegno: la prima affronterà gli aspetti più strettamente giuridici della Convenzione Internazionale Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Intangibile, e vedrà l’intervento tra gli altri, di Francesco Francioni, Istituto Universitario Europeo, Firenze, Toshiyuki Kono, Università di Kyushu, Fukuoka, Cécile Duvelle, Capo della Sezione del Patrimonio Immateriale dell´Unesco e del Segretariato della Convenzione del 2003 sul patrimonio immateriale, Parigi. La seconda verterà sulla ricchezza del patrimonio culturale intangibile nazionale ed in particolare veneziano (dalla Gondola al Carnevale di Venezia, dalla lavorazione del Vetro di Murano ai Merletti di Burano, concludendo con la tradizione dei pregiati tessuti veneziani). Tra i relatori, Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco, Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm, Milano; Pier Luigi Petrillo, Coordinatore del Gruppo di Lavoro Unesco, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. L’ultima sarà infine riservata alla dimensione interdisciplinare del patrimonio culturale immateriale con le relazioni di Francesco Bandarin, Direttore Generale dell´Unesco per la Cultura, Parigi; Annette Kur, Istituto Max Planck per la Proprietà Intellettuale, la Concorrenza e il Diritto Tributario, Monaco di Baviera, Università di Stoccolma; e Tullio Scovazzi, Università degli Studi di Milano-bicocca, Milano Il convegno ha ricevuto vari patrocini, tra cui quelli del Ministero per gli Affari Esteri, del Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Comune di Venezia, della Provincia di Venezia, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Università di Milano-bicocca, di Confindustria Venezia, di Confartigianato Venezia, dell’Aippi (Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Industriale), dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia e della Camera di Commercio di Venezia.  
   
 

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