FORMIGONI: SÌ A UN FEDERALISMO FISCALE EUROPEO PIÙ COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI NELLA GESTIONE DEI FONDI UE NON SI PUÒ TRATTARE IL TERRITORIO EUROPEO COME SE FOSSE UN UNICO INDISTINTO
Milano, 19 ottobre 2010 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni chiede che si realizzi un federalismo fiscale europeo. Lo ha fatto all´incontro organizzato ieri pomeriggio dall´Istituto per gli studi di politica internazionale a Milano: tra i relatori il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani e il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi. "Occorre immaginare - ha detto Formigoni a Palazzo Clerici - forme di collegamento più diretto tra la Commissione Europea e i governi regionali. Ciò consentirebbe di accrescere il livello di responsabilità delle Regioni nella gestione di alcune specifiche materie, come ad esempio la gestione dei fondi strutturali". Il presidente parla di eccessivo controllo a proposito dello Stato nei confronti di questi fondi: un maggior coinvolgimento delle Regioni potrebbe risultare più efficace per i singoli territori, i Governi nazionali e la stessa Unione Europea. La sfida lanciata da Formigoni è quella di "inventare nuovi sistemi di relazione tra i vari livelli istituzionali e nuove reti capaci di scontare il grande mutamento che la globalizzazione introduce nella vita dei popoli della nostra epoca". Le Regioni - spiega Formigoni - "giocano un ruolo sempre più importante: le nuove regole e le nuove esigenze di identità dei territori sono destinate a portare i sistemi di governo verso nuovi e diversi equilibri. In quest´ottica esse devono assumere un ruolo trainante, a partire dalla constatazione che oggi sono diventate il vero punto forza dei sistemi nazionali e che vi è una domanda politica che si rivolge a loro e le rende istituzioni politiche". Il riferimento è alla vicinanza dei grandi Governi regionali e sub-nazionali ai propri territori: "Hanno dimostrato di saper reagire alla crisi in modo più rapido ed efficiente rispetto ai sistemi nazionali e hanno trascinato in un meccanismo virtuoso anche i propri sistemi nazionali". Per questo - conclude Formigoni alla luce anche dell´esperienza positiva avviata nel 2009 con il World Regions Forum - "occorre strutturare una governance dell´Unione che non sia autoreferenziale" e che sappia valorizzare il ruolo dei Governi sub-nazionali.