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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Novembre 2006
 
   
  INVESTIMENTI PER 2,8 MILIONI DI EURO NELLO STABILIMENTO APOFRUIT DI APRILIA PREVISTI UN AUMENTO DELLA CAPACITÀ FRIGORIFERA, UNA ULTERIORE SALA DI LAVORAZIONE E L’ADOZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE - LINEE DI ALTA QUALITÀ, BIOLOGICO

 
   
  Nuovi investimenti per 2,8 milioni di euro ad Aprilia per Apofruit Italia. La grande cooperativa ortofrutticola italiana - 3800 soci produttori, 220. 000 tonnellate di ortofrutta fresca trattata annualmente, 8 stabilimenti di lavorazione distribuiti tra Emilia Romagna, Lazio e Basilicata, 179 milioni di euro di fatturato consolidato nel 2005 –con questo ulteriore investimento si pone l’obiettivo di valorizzare le produzioni ortofrutticole laziali di qualità sui mercati internazionali. Il progetto prevede la realizzazione di nuove celle frigorifere per una capienza di 4. 000 tonnellate (+45% rispetto alle strutture frigorifere attuali), una nuova sala lavorazione e l’adozione di nuove e più avanzate tecnologie che permetteranno lavorazioni a maggior valore aggiunto. L’investimento prevede anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile e pulita. Investimenti, innovazioni e prospettive sono stati esaminati giovedì 16 novembre nello Stabilimento Apofruit Italia di Aprilia (Latina), dopo una visita alla struttura, nel corso del Convegno: “La Valorizzazione Internazionale dei prodotti ortofrutticoli del Lazio - Le proposte di Apofruit Italia”. L’intervento progettato da Apofruit Italia nello stabilimento di Aprilia si inquadra in una più ampia strategia, messa a punto dall’azienda, per valorizzare la propria produzione sui mercati internazionali, che prevede: sviluppo di linee di alta qualità, incremento delle produzioni biologiche e gestione di varietà vegetali in esclusiva. I principali prodotti ortofrutticoli del Lazio, kiwi e susine, hanno le caratteristiche per poter cogliere le opportunità offerte dalla globalizzazione, che pure causa al settore gravissimi problemi di competizione. Già oggi Apofruit Italia esporta l’82% della propria produzione di susine Angelino, il 96% del kiwi giallo e il 75% del kiwi verde. «Il nostro obiettivo oggi –afferma Renzo Piraccini Direttore Generale di Apofruit Italia– è quello di consolidare questi positivi risultati. Allo scopo intendiamo raddoppiare, nei prossimi due anni, le vendite a marchio Made in Blu, la linea di alta qualità promossa dalla Compagnia Italiana della Frutta Spa, che vede Apofruit Italia insieme ad altri importanti imprese private e cooperative». Apofruit Italia intende anche rafforzare la propria presenza nel biologico, settore nel quale esprime già una forte leadership a livello nazionale. L’obiettivo non è solo quello di incrementare le vendite ma anche di fare del marchio Almaverde Bio un punto di riferimento per il mercato europeo. «I positivi risultati conseguiti fino ad ora nel Lazio ha sostenuto Giovanni Teresi Consigliere delegato di Apofruit Italia per il Lazio- sono anche il frutto delle innovazioni varietali sviluppate in questi anni, basti pensare al kiwi giallo. Continueremo ad investire in innovazione. Ad esempio, abbiamo in corso importanti contatti con costitutori americani e francesi di nuove varietà di susine ad elevata qualità gustative. Inoltre stiamo testando, con la consulenza tecnico-scientifica dell’Università di Udine e di Bologna, nuovo materiale genetico sul kiwi. Dal 2008 passeremo alla sperimentazione in campo, sia nel Lazio che in Romagna». Gli investimenti previsti e la nuova strategia produrranno un significativo incremento occupazionale per lo stabilimento di Aprilia, che già nell’ultimo triennio ha visto aumentare le giornate lavorative dalle 3100 del 2002 alle 9. 600 del 2005, e un considerevole aumento di attività nell’indotto. Un elemento che crea soddisfazione, ed incontra il favore di Pio Scaciotti, Capo della segreteria dell’Assessorato regionale alle Attività produttive. Lo sviluppo realizzato da Apofruit Italia è anche il frutto di un costruttivo rapporto con le Istituzioni locali, tra cui in particolare la Regione Lazio, e con le Organizzazioni Sindacali laziali con cui, nei mesi scorsi, l’azienda ha sottoscritto un importante accordo sulla flessibilità. Per Luciano Sita, alla sua prima “uscita” pubblica come Presidente Nazionale di Legacoop Agroalimentare, occorre non solo sostenere politicamente e dal punto di vista delle istituzioni e delle associazioni un simile progetto, ma andrà sostenuto anche finanziarmente. Sita, che ha definito Apofruit Italia un bell’esempio di efficienza e di integrazione fra diverse realtà produttive, ritiene sia importante supportare simili “operazioni” anche attraverso quegli strumenti finanziari di cui la Lega Coop si sta dotando. .  
   
 

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